Per Chester, il DI ha:Città dell’Inghilterra occidentale (80.400 ab. nel 2005), nel Cheshire (‘contea di C.’; 2083 km2 con 688.700 ab. nel 2007), situata sul fiume Dee, a 10 km dal suo estuario e 25 km a S di Liverpool. Fiorente scalo marittimo durante il Medioevo, nel 18° sec. vide i suoi traffici interamente assorbiti da Liverpool a causa dell’insabbiamento dei fondali. Rimane notevole centro commerciale, con attività industriali nei settori tessile, meccanico e alimentare (formaggi). Intenso il movimento turistico.
Era la romana Deva, capitale dei Cornavii. Divenne colonia romana nel 1° sec. d.C. Presa e distrutta dai Sassoni (614), ricostruita nel 907, sotto i Normanni fu centro della contea palatina nel Cheshire (11° sec.). Ottenuta la sua prima carta municipale (1160), fu eretta in contea da Enrico VII (1506) e nel 1541 Enrico VIII vi creò una sede vescovile.
Il titolo nobiliare di Conti di C. [...] è prerogativa degli eredi al trono.
- per il latino: Castra Legionem, (medievale) Cestria;
- per l'inglese: Legacaestir, Legaceaster, Cestre, Ceaster;
- per l'italiano: Cestria, Chestra, Chester;
Non c'è una voce per Cheshire ma in nota è riportato un Ceshire "italiano" del 1597.
Orbis Latinus ha:
- per Chester: Cicestrensis, Cicestria, Deva, Deva Cornaviorum, Devana, Legionis urbs, Legionum castra, Valeria Victrix, Zestria;
- per Cheshire: Cestriensis comitatus, Cestria.
Come per Wilton/Wiltshire, ripropongo: si potrebbe (...dovrebbe?) usare Cestria per ambedue i toponimi, distinguendoli coll'uso dell'articolo?