[xLAZ] Stare ancora «a mèn[ne]»

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Lorenzo Federici
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[xLAZ] Stare ancora «a mèn[ne]»

Intervento di Lorenzo Federici »

«Stare ancora /ammɛ̍nnə/», dalle mie parti, significa essere ancora all'inizio di qualcosa (o, magari, doverla ancora iniziare). Non so quale sia l'origine di quest'espressione, perciò mi limito a riportare soltanto la pronuncia.

Ci sono altri dialetti centromeridionali in cui esiste quest'espressione? Qual è il suo etimo?
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Millermann
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Re: [xLAZ] Stare ancora «a mèn[ne]»

Intervento di Millermann »

In Calabria, il modo di dire equivalente è «essere [ancora] a pedi 'i piru», cioè «ai piedi del pero, sotto il pero», probabilmente ad aspettare che le pere cadano giú per raccoglierle (si noti anche l'uso di essere e non stare ;)).
Ho anche trovato un'immagine che esprime il concetto in modo inequivocabile! :lol:

Questa variante, in particolare, credo sia propria della Calabria meridionale; nella mia zona, invece, si dice «'mpèdi piru», col medesimo significato. Questo è spiegato in una storiella che sentivo raccontare da bambino, e che diceva più o meno cosí:
Una volta un marito richiese alla moglie di andare a raccogliere le pere, e per far ciò avrebbe dovuto salire sull'albero.
La donna, che soffriva di vertigini, arrivata ai piedi del pero non ebbe il coraggio di arrampicarsi e rimase lí ad aspettare.
Verso sera il marito, non vedendola tornare, andò a cercarla chiamandola a gran voce: «Muglieri mia, addúvi sí? (‹dove sei?›)»
Al che lei gli rispose: «'Mpedi piru, maritu miu!»
Cioè era ancora al punto di partenza! :)

Riguardo alla frase laziale, bisogna vedere qual è il significato letterale. Immagino non c'entri con le «ménne» (mammelle) per via della e aperta, vero? :?
Perché altrimenti sarebbe facile, con un po' di fantasia, inventare una storia analoga: il solito marito chiede alla solita moglie di andare a mungere la vacca (o la capra); lei, che non sa come fare, dispone il secchio sotto la mammella e aspetta... E il resto vien da sé! ;)
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Lorenzo Federici
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Re: [xLAZ] Stare ancora «a mèn[ne]»

Intervento di Lorenzo Federici »

Le mammelle qui sono le zizze, ma sì, la e è aperta quindi mi sembra difficile. *Mènne a orecchio potrebbe essere un verbo, corrispondente in italiano a quello che sarebbe stato *mèndere (come vénne /we̍nnə/ e véndere), ma che io sappia non esiste un verbo del genere. Sempre a orecchio *ammènno potrebbe essere un gerundio, che in italiano corrisponderebbe ad *ammèndo, ma non esiste, che io sappia, alcun verbo *àmme (che in italiano sarebbe *àmmere).
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Millermann
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Re: [xLAZ] Stare ancora «a mèn[ne]»

Intervento di Millermann »

Sí, le forme verbali mi sono chiare (qui in provincia di Cosenza la struttura dei verbi è analoga, con gl'infiniti apocopati). Devo dire però che l'ipotesi "verbale" non mi convince tantissimo: una costruzione come «stiamo [ancora] a *mèndere/*ammèndo» è troppo "italiana", secondo me.

La sua zona, come facevo notare sopra, è tra quelle in cui si usa largamente stare al posto di essere; trovo perciò plausibile che il modo di dire locale corrisponda a una costruzione del tipo «siamo [ancora] a ‹nome›» in italiano. Un po' come il mio «siamo ancora ai piedi del pero» (da cui, forse, sono influenzato un tantino).
Questo Mèn(ne) non potrebbe essere un nome geografico, un posto dove «siamo ancora», nel senso che non abbiamo progredito? :?

Altra idea: lei dice che ammènne, come ipotetico gerundio, in italiano corrisponderebbe a *ammèndo; siamo sicuri che non potrebbe essere, invece, ambendo (quindi non da *àmme bensí da *ammí)? Le assimilazioni progressive mb>mm e nd>nn di solito vanno di pari passo. Ora, ambire viene da «amb- ire», cioè «andare intorno». Allora, chissà, potrebbe essere «stiamo ancora girando intorno», non abbiamo neppure incominciato.
Ho troppa fantasia, vero? :lol:
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Lorenzo Federici
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Re: [xLAZ] Stare ancora «a mèn[ne]»

Intervento di Lorenzo Federici »

Effettivamente come spiegazione quadra. Qui abbiamo ciammella per ciambella.

Un'altra teoria che ho è che possa derivare da *ad mendum, che significherebbe con molta fantasia in difetto, ma non ho le competenze per dire se esista come espressione e se sia questa la sua traduzione. Ho provato anche a guardare questa lista di avverbi latini, ma non ce n'è nemmeno uno che abbia la sequenza men.

Ho provato anche a chiedere ai miei, comunque, per una qualche spiegazione: mia madre mi ha dato come significato indietro, mio padre l'ha associato scherzosamente ad amen.
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