Italiano nella costituzione

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Difesa Italiano
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Italiano nella costituzione

Intervento di Difesa Italiano »

Dopo lungo tempo di inattività politica sul tema oggi una proposta di Sangiuliano mi ha rallegrato la giornata.

Vi condivido l'articolo del Messaggero
Avatara utente
Carnby
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Re: Italiano nella costituzione

Intervento di Carnby »

Sarebbe estremamente pericoloso, a mio avviso.
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Infarinato
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Re: Italiano nella costituzione

Intervento di Infarinato »

Carnby ha scritto: gio, 29 dic 2022 12:31 Sarebbe estremamente pericoloso, a mio avviso.
:?
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Lorenzo Federici
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Re: Italiano nella costituzione

Intervento di Lorenzo Federici »

Perché dovrebbe essere pericoloso?

Leggendo tutto l'articolo si capisce che ha una posizione simile alle nostre e propone di seguire il modello di Spagna e Francia, non vedo dove sia il pericolo.
domna charola
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Re: Italiano nella costituzione

Intervento di domna charola »

Carnby ha scritto: gio, 29 dic 2022 12:31 Sarebbe estremamente pericoloso, a mio avviso.
Potrei essere d'accordo; però mi piacerebbe poter vedere esplicitato il pericolo secondo lei, se possibile: magari coincide con quel che temo io...
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G. M.
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Re: Italiano nella costituzione

Intervento di G. M. »

Carnby ha scritto: gio, 29 dic 2022 12:31 Sarebbe estremamente pericoloso, a mio avviso.
Perché dice così?

Il «pericolo» che vedo io è che, se —come si ventila— di punto in bianco si attribuissero i caratteri della RAE o simili alla Crusca (com'è oggi con le persone che fisicamente la compongono e con essa collaborano), farebbe poco o nulla di concreto (per come piacerebbe a noi), e anzi si finirebbe per avere come «italiani anche ufficialmente» molti forestierismi non adattati. Secondo me (ma conoscete già la mia opinione, non sto a rispiegarvela in dettaglio) il problema della Crusca non è solo o non è tanto la mancanza di poteri effettivi nell'àmbito dello stato, ma proprio le posizioni concrete dei cruscanti circa la questione dell'itanglese (e, da questo punto di vista, per me è quasi un sollievo che non abbiano poteri...)*. Mi autocito, scusatemi:
[...] Se intendiamo combattere il cambiamento climatico, ha poco senso creare un organismo apposito e poi farlo dirigere da scienziati che negano il cambiamento climatico, oppure dicono che il cambiamento climatico c’è ma non fa male all’uomo, o che c’è ma non si può far nulla, o a cui semplicemente non importa se il cambiamento climatico è in atto o no. Può darsi che questi illustri scienziati abbiano pubblicato studi profondissimi e rinomati sui meccanismi che determinano le precipitazioni dell’Amazzonia, ma questo non è abbastanza, se poi a loro non importa se le precipitazioni dell’Amazzonia vanno a ramengo, e l’Amazzonia si trasforma in una savana o una foresta di betulle. Se vogliamo costituire un’associazione animalista, ha poco senso farla guidare da uno scienziato a cui della protezione degli animali importa fino a un certo punto, anche se magari ha una conoscenza inarrivabile dell’anatomia degli stambecchi. [...]
(...Ma sono sempre pronto a farmi sorprendere in senso positivo :wink:).

Crusca a parte, nel caso s'inserisse l'italiano nella Costituzione, mi è piaciuta la formulazione proposta in un articolo che ho letto qualche tempo fa, a parer mio elegante nella sua snellezza e densità:

L’italiano è la lingua ufficiale della Repubblica. Tutti i cittadini hanno il dovere di conoscerla e il diritto di usarla.

[*Motivo, questo, per cui ero molto dubbioso e alla fine non firmai la proposta di legge di Zoppetti.]
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Lorenzo Federici
Interventi: 812
Iscritto in data: sab, 27 ago 2022 16:50
Località: Frosinone

Re: Italiano nella costituzione

Intervento di Lorenzo Federici »

Per quanto molti cruscanti siano a favore dell'itanglese, come associazione nell'insieme sarebbe assurdo se lo promovessero. Se poi il ministro della cultura stesso — mica pizza e fichi — riesce a far capire agl'italiani il problema, dubito che la Crusca possa fare molto (e andare contro quelli che dovrebbero essere i loro principi).
Avatara utente
G. M.
Interventi: 2310
Iscritto in data: mar, 22 nov 2016 15:54

Re: Italiano nella costituzione

Intervento di G. M. »

In teoria sì, possiamo sperare in un «effetto responsabilizzante», ma non lo darei per iscontato. Anche gli elementi della Crusca che hanno una qualche sensibilità per il tema hanno passato anni e decenni a minimizzare e a schermirsi da ogni accusa (ridicola) di «nostalgia del fascismo» attuando la tattica di non fare praticamente nulla, con ammende preventive, «tolleranza» ostentata, sostituzioni di anglicismi con altri anglicismi, eccetera, imbevuti in una visione che hanno difeso e argomentato, con solo vaghi tentennamenti pur di fronte all'evidenza dei fatti che li contraddiceva ogni giorno di più. È difficile aspettarsi che queste persone cambino atteggiamento di colpo, nel momento in cui una qualche politica linguistica viene vagheggiata proprio da un partito che —sia vero o no— è percepito da molti (anche simpatizzanti) come erede o comunque non proprio nemico del nostro fascismo storico; dando così «dimostrazione» visibile al concetto incancrenito sempre presente al fondo dei pensieri, per cui «curare la lingua è roba da fascisti».
Utente cancellato 676

Re: Italiano nella costituzione

Intervento di Utente cancellato 676 »

Carnby ha scritto: gio, 29 dic 2022 12:31 Sarebbe estremamente pericoloso, a mio avviso.
Trovo piú pericoloso promuovere una tale iniziativa infarcendo la propria dichiarazione di anglismi o adattamenti di anglismi non necessari. Certo un traducente per radical chic decente non vʼè ancora a mio avviso, ma poteva provare a proporlo proprio lui, dando ancora più forza alla sua dichiarazione. Temo non abbia affatto lo spessore culturale per farlo. È pur sempre colui che ha proposto di imporre un pagamento per lʼingresso nel Pantheon, perché ha notato che è il monumento più visitato di Roma, senza neppure chiedersi se lo sia proprio in ragione della sua gratuità e che deterrente costituisca lʼimposizione di un pagamento per entrare in una chiesa monumentale.
brg
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Re: Italiano nella costituzione

Intervento di brg »

Ecco una di quelle esternazioni che mi lasciano perplesso. Se è vero che la lingua italiana non è menzionata esplicitamente nella carta costituzionale, essa è però già tutelata legalmente con queste parole (legge 15/12/1999, n. 482):
1. La lingua ufficiale della Repubblica è l'italiano.
2. La Repubblica, che valorizza il patrimonio linguistico e culturale della lingua italiana, promuove altresì la valorizzazione delle lingue e delle culture tutelate dalla presente legge.
Ho sottolineato la parte che mi pare più significativa per questa discussione e che non vedo come possa essere superata da nuove leggi.
Peraltro mi pare che il problema principale dell'italiano non è che non sia tutelato, ma piuttosto che non sia insegnato adeguatamente nelle scuole. Se il ministro dell'istruzione vuole fare qualcosa di concreto per la lingua italiana, può iniziare l'opera facendo il suo mestiere, cioè adoperarsi per un sistema scolastico capace di dare un'effettiva istruzione e formazione agli alunni.
Poi ovviamente ci sarebbe il problema di definirla questa lingua italiana, perché a me fanno molta più paura e ribrezzo gli espertoni-scienziatoni che stanno su tutti i canali televisivi a parlare di "evidenze scientifiche che supportano la minore severità della malattia nella stagione influenzale del venti-ventidue", che quelli che si esprimono come un Beppe Fenoglio ubriaco. Non vorrei insomma che il ministro sia uno di quelli che si accontentano di promuovere una lingua italian-sounding, piuttosto che una autenticamente italiana.
Avatara utente
Ferdinand Bardamu
Moderatore
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Località: Legnago (Verona)

Re: Italiano nella costituzione

Intervento di Ferdinand Bardamu »

brg ha scritto: ven, 30 dic 2022 20:05[…] a me fanno molta più paura e ribrezzo gli espertoni-scienziatoni che stanno su tutti i canali televisivi a parlare di "evidenze scientifiche che supportano la minore severità della malattia nella stagione influenzale del venti-ventidue", che quelli che si esprimono come un Beppe Fenoglio ubriaco.
I due insiemi s’intersecano in larghissima parte: i calchisti sono anche anglomani, e viceversa.
Cembalaro
Interventi: 94
Iscritto in data: sab, 02 nov 2013 14:46

Re: Italiano nella costituzione

Intervento di Cembalaro »

La Crusca pubblicizza un seminario che si terrà oggi alle 16.30, a cui si può partecipare anche (o forse soltanto) in videoconferenza con Zoom: https://accademiadellacrusca.it/it/cont ... 9vDjaMy3Wc
Il tema è: L'italiano come lingua ufficiale nella Costituzione? Proposte di politica linguistica a confronto.

In questo filone sono stati fusi due argomenti che mi pare restino distinti: l'intervista del ministro Sangiuliano che tra parentesi lascia intendere che affiderebbe poteri linguistico-normativi alla Crusca; e l'inserimento dell'Italiano in Costituzione come lingua ufficiale.
Per quanto riguarda la Costituzione, il disegno di legge di revisione costituzionale prevede semplicemente l'aggiunta, nell'art. 12, della seguente disposizione, già citata da G. M.:
L’italiano è la lingua ufficiale della Repubblica. Tutti i cittadini hanno il dovere di conoscerla e il diritto di usarla.

Per valutarla, bisogna considerare ciò che è espresso nel primo capitolo dei manuali di Diritto Costituzionale: il diritto costituzionale è costituito dal testo della Costituzione, dalle leggi di rango costituzionale, dalle sentenze della Corte Costituzionale, dalla dottrina maggioritaria, dai trattati internazionali (per il tramite dell'art. 117) e dalle sentenze delle corti internazionali. Cioè non solo dal testo della Costituzione.
Se si tiene conto di ciò, l'italiano come lingua ufficiale della Repubblica è già tutelata dalla Costituzione in forza di sentenze costituzionali e di leggi ordinarie come quella già citata da brg. Inoltre la lingua del testo costituzionale è appunto l'italiano: circostanza che in Assemblea Costituente emerge qua e là nelle discussioni come argomento per considerare sottinteso che quella è la lingua ufficiale. Va ricordato che le sentenze della Corte Costituzionale ricorrono talvolta, per chiarire l'intentio legislatoris, agli atti della Costituente. Gli atti possono essere letti sul sito della Camera dei Deputati, a partire da qui: http://legislature.camera.it/frameset.a ... o%2Easp%3F, oppure, raggruppati secondo certi criteri, sul sito https://www.nascitacostituzione.it.
Infine, mi scuso per il sottolineato, la lingua italiana è già esplicitamente in Costituzione. Si sa infatti che gli Statuti delle Regioni autonome hanno valore costituzionale (se contengono norme considerate in contrasto, esse sono impugnate dal Governo e cassate dalla Corte Costituzionale). Ebbene, lo Statuto della Regione Trentino-Alto Adige, all'art. 99 recita:
Art. 99. - Nella regione la lingua tedesca è parificata a quella italiana che è la lingua ufficiale dello Stato. (https://www.consiglio.regione.taa.it/do ... STATUT.pdf)

Si può, se proprio si vuole, promuovere a testo principale la tutela, ma mi pare pacifico che sarebbe una sciocchezza sostenere che l'italiano, come lingua ufficiale della Repubblica, non è tutelato in Costituzione.
Per di più la norma costituzionale proposta sarebbe del tutto inefficace a tutelare la forma e la sostanza della lingua, com'è evidente. A proposito: si sente davvero l'esigenza di garantire formalmente che i cittadini "sono liberi di usare la lingua italiana"?

Il seminario di oggi non prevede l'intervento di costituzionalisti ma solo di linguisti, e non mi sembra una buona cosa.
domna charola
Interventi: 1632
Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Re: Italiano nella costituzione

Intervento di domna charola »

Cembalaro ha scritto: lun, 27 mar 2023 14:47A proposito: si sente davvero l'esigenza di garantire formalmente che i cittadini "sono liberi di usare la lingua italiana"?
...beh... può tornarmi utile per ribattere alla mia quadra - quella che *suiccia i fogli - che è mio diritto usare l'obsoleto italico verbo "girare"... :roll:
Con elementi del genere a piede libero, e per giunta nel pubblico impiego, si fa presto a trovarsi in minoranza linguistica...
Avatara utente
Carnby
Interventi: 5277
Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
Località: Empolese-Valdelsa

Re: Italiano nella costituzione

Intervento di Carnby »

Immagino solo che cosa ne penserebbero gli altoatesini, i valdostani, i sardi. Oltre al fatto che mettere l'italiano in Costituzione come lingua ufficiale de iure (per dire, non lo è neppure l’inglese negli Stati Uniti d’America) non cambierebbe di una virgola il problema dell’ibridazione con l’inglese e il ruolo della Crusca (questo sì importante).
Avatara utente
G. M.
Interventi: 2310
Iscritto in data: mar, 22 nov 2016 15:54

Re: Italiano nella costituzione

Intervento di G. M. »

Carnby ha scritto: mar, 28 mar 2023 13:18 Immagino solo che cosa ne penserebbero gli altoatesini, i valdostani, i sardi.
Se si ritiene un problema, basta espandere leggermente il testo, come nella Costituzione spagnola:
Articolo 3
1. Il castigliano è la lingua ufficiale dello Stato. Tutti gli spagnoli hanno il dovere di conoscerla e il diritto di usarla.
2. Le ulteriori lingue spagnole saranno altresì ufficiali nell’ambito delle rispettive Comunità Autonome conformemente ai propri Statuti.
3. La ricchezza del pluralismo linguistico in Spagna è un patrimonio culturale che sarà oggetto di speciale rispetto e protezione.
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