Il costrutto «‹se› + congiuntivo trapassato… condizionale composto» per fare congetture

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Giordano Galli
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Il costrutto «‹se› + congiuntivo trapassato… condizionale composto» per fare congetture

Intervento di Giordano Galli »

Un caro saluto a tutti

Ho sempre ‘saputo’ che la condizionale del costrutto in oggetto descrive, in un contesto precedente l’enunciazione, una condizione che non si è verificata. Tuttavia nel testo che segue mi sorprendo a interpretarla diversamente.

– Non può essere stata lei. Non abbiamo trovato nulla durante la perquisizione e chi ha divulgato il contenuto dei documenti doveva pur esserne in possesso.
– Sono stati pubblicati in serata, quindi, se li avesse nascosti nell’edificio subito dopo averli trafugati, avrebbe avuto il tempo di recuperarli.
– Certo, ma perché si sarebbe complicata la vita? Nessuno può averla avvertita del nostro arrivo.
– Sì, invece. E io penso di sapere di chi si tratta.

È corretto dire che qui il costrutto descrive una congettura?

Vi ringrazio di cuore dell’attenzione. Come sempre, ogni suggerimento di lettura sarà graditissimo.
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Millermann
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Re: Il costrutto «‹se› + congiuntivo trapassato… condizionale composto» per fare congetture

Intervento di Millermann »

La sua interpretazione non è poi cosí "sorprendente", anzi è esattamente come dice lei: il periodo ipotetico dell'irrealtà ha due possibili interpretazioni, a seconda del contesto.

Riporto le parole della Treccani:
La forma detta dell’irrealtà suggerisce in prima istanza che il fatto indicato dalla protasi non sia reale, come mostra l’esempio seguente:

(19) se Giorgio avesse preso il treno delle due a quest’ora sarebbe a casa

Tuttavia, la possibilità nel passato, anche se di grado basso, non è esclusa in presenza di un contesto coerente, per es.:

(20) prova a telefonare a Giorgio: se avesse preso il treno delle due a quest’ora sarebbe a casa

La forma detta della possibilità si comporta in modo simile. In prima istanza, suggerisce la possibilità della protasi (21); tuttavia, non esclude l’irrealtà nel presente (22):

(21) se Mauro fosse in casa lo accompagnerei al treno

(22) peccato che il telefono squilli a vuoto: se Mauro fosse in casa lo accompagnerei al treno
Oserei dire che le due differenti interpretazioni degli esempi (19) e (20), se espresse in un registro basso (che faccia uso dell'indicativo), selezionerebbero due tempi diversi (presente per implicare possibilità, imperfetto per irrealtà):

(19') se Giorgio aveva preso il treno delle due a quest’ora era a casa

(20') prova a telefonare a Giorgio: se ha preso il treno delle due a quest’ora è a casa

E lo stesso nel caso degli esempi (21) e (22):

(21') se Mauro è in casa lo accompagno al treno

(22') peccato che il telefono squilla a vuoto: se Mauro era in casa lo accompagnavo al treno

A questo punto mi verrebbe da osservare che l'interpretazione "possibilista" è esclusa per la prima persona: una frase come
Se io avessi preso il treno delle due a quest’ora sarei a casa
può essere interpretata soltanto nel senso dell'irrealtà (Se avevo preso il treno delle due a quest’ora ero a casa) e mai della possibilità *(Se ho preso il treno delle due a quest’ora sono a casa), ché non avrebbe alcun senso. :P

Anche per la seconda persona mi sembra un uso, se non da escludere, marginale e limitato a pochi, particolari contesti.

Nella frase del suo esempio, invece, il contesto fa propendere immediatamente per l'interpretazione "possibilista". :)
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DON FERRANTE
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Re: Il costrutto «‹se› + congiuntivo trapassato… condizionale composto» per fare congetture

Intervento di DON FERRANTE »

Tutto corretto, ma il problema, nel dialogo riportato dal signor Giordano, è dato dal tempo dell'apodosi.
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Millermann
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Re: Il costrutto «‹se› + congiuntivo trapassato… condizionale composto» per fare congetture

Intervento di Millermann »

Potrebbe spiegare meglio? :?

Il tempo dell'apodosi è il condizionale composto, tipico del periodo ipotetico dell'irrealtà. In un registro basso, con l'interpretazione possibilista, la frase di Giordano diverrebbe:

Sono stati pubblicati in serata, quindi, se li ha nascosti nell’edificio subito dopo averli trafugati, ha avuto il tempo di recuperarli.

Che cosa la rende perplesso? :)
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lorenzos
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Re: Il costrutto «‹se› + congiuntivo trapassato… condizionale composto» per fare congetture

Intervento di lorenzos »

Giordano Galli ha scritto: dom, 02 apr 2023 20:50 È corretto dire che qui il costrutto descrive una congettura?
Direi proprio di sì, come in
- Non so se Paolo sia stato a Roma, se ci fosse andato avrebbe certamente visto Luisa: chiediamo a lei
o in questo esempio di Marco Mazzoleni
23) b. Se avesse preso il treno aile 3 sarebbe arrivato aile 9, se (invece) l'avesse preso aile 5 sarebbe arrivato aile 11; adesso sono le 13, e quindi dovremmo comunque trovarlo in albergo.
--------
Che
“se”+ congiuntivo trapassato esprime un’ipotesi non realizzata nel passato
sia da porre tra le regole fantasma?
-------
Caro Millermann, posso dire anche
- Se avessi preso l'appuntamento a quest'ora sarei in lista, meglio che verifichi (se mi hanno inserito).
- Se ho preso l'appuntamento a quest'ora sono in lista, meglio che verifichi.
Gli Usa importano merci ed esportano parole e dollàri.
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Millermann
Interventi: 1522
Iscritto in data: ven, 26 giu 2015 19:21
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Re: Il costrutto «‹se› + congiuntivo trapassato… condizionale composto» per fare congetture

Intervento di Millermann »

lorenzos ha scritto: lun, 03 apr 2023 17:07 Caro Millermann, posso dire anche
- Se avessi preso l'appuntamento a quest'ora sarei in lista, meglio che verifichi (se mi hanno inserito).
- Se ho preso l'appuntamento a quest'ora sono in lista, meglio che verifichi.
Vero, ma in questo caso io so già a che ora ho preso l'appuntamento! Pertanto, secondo me, la frase dovrebbe essere un tantino piú... complicata: «Sapendo/dato/dal momento che se avessi preso l'appuntamento a quest'ora (e l'ho fatto) ecc. ecc.»
Ma cosí la versione all'indicativo non si può sentire! «Dato che se ho preso l'appuntamento...» :P

Semmai (e qui le do ragione, sono stato decisamente troppo sbrigativo nell'escludere l'uso alla prima persona :oops:) ha perfettamente senso dire:
Se avessi preso almeno 18 allo scritto sarei stato ammesso all'orale: non vedo l'ora di conoscere i risultati! (Se ho preso... sono stato ammesso...)

E anche:
Se (tu) avessi preso almeno 18 allo scritto saresti stato ammesso all'orale: non t'avvilire ancor prima di conoscere i risultati!

In entrambi i casi mi verrebbe piú naturale dire «Se (io/tu) dovessi aver preso almeno 18...», a sottolineare quella che dovrebbe essere una possibilità piuttosto esigua. Sono comunque, ammetterà, dei casi limite (di quelli che lei è il piú abile a trovare :mrgreen:).
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DON FERRANTE
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Re: Il costrutto «‹se› + congiuntivo trapassato… condizionale composto» per fare congetture

Intervento di DON FERRANTE »

Falso... dubbio. :| :mrgreen:
Avevo mal interpretato l'essenza del periodo: il condizionale composto mi aveva spinto a dare per possibile soltanto l'interpretazione controfattuale.
Giordano Galli
Interventi: 13
Iscritto in data: mar, 20 nov 2018 17:45
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Re: Il costrutto «‹se› + congiuntivo trapassato… condizionale composto» per fare congetture

Intervento di Giordano Galli »

Caro Millermann,

la ringrazio per la risposta, davvero utile, e per la segnalazione della pagina di Treccani, che ho studiato attentamente; mi scuso di non avere saputo trovarla prima di consultarvi.
Con la sola eccezione della mia curiosa difficoltà a accettare (20), nell’insieme gli esempi sono davvero confortanti.

Millermann ha scritto: lun, 03 apr 2023 14:48 A questo punto mi verrebbe da osservare che l'interpretazione "possibilista" è esclusa per la prima persona: una frase come
Se io avessi preso il treno delle due a quest’ora sarei a casa
può essere interpretata soltanto nel senso dell'irrealtà (Se avevo preso il treno delle due a quest’ora ero a casa) e mai della possibilità *(Se ho preso il treno delle due a quest’ora sono a casa), ché non avrebbe alcun senso. :P
Osservazione interessante. In effetti, se la conseguenza è espressa con il condizionale semplice, anche immaginando una persona vittima di un’amnesia che ragioni sulle proprie azioni, non riesco a costruire esempi convincenti che non escludano il verificarsi della condizione.

Grazie ancora!
Avatara utente
lorenzos
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Re: Il costrutto «‹se› + congiuntivo trapassato… condizionale composto» per fare congetture

Intervento di lorenzos »

Non so se è un complimento, comunque grazie :lol:
Millermann ha scritto: lun, 03 apr 2023 19:11
lorenzos ha scritto: lun, 03 apr 2023 17:07 Caro Millermann, posso dire anche
- Se avessi preso l'appuntamento a quest'ora sarei in lista, meglio che verifichi (se mi hanno inserito).
- Se ho preso l'appuntamento a quest'ora sono in lista, meglio che verifichi.
Vero, ma in questo caso io so già a che ora ho preso l'appuntamento!
Veramente, volevo dire che non ricordavo se l'appuntamento lo avessi preso. Ma non ha tutti i torti; avrei dovuto scrivere
- Se avessi preso l'appuntamento, a quest'ora sarei già stato messo in lista: meglio che verifichi (se mi hanno inserito).
Comunque, anche i suoi esempi a me non sembrano casi limite ma espressioni di vita vissuta, quale
- Se tu avessi accettato l'offerta, avresti (dovresti avere) avuto uno sconto: controlla la fattura.
e mi è piaciuto
Graffiacane ha scritto: sab, 11 mar 2023 17:05 una frase come la mela è mangiata da Martina, pur corretta, non trova spazio nella lingua reale.
Gli Usa importano merci ed esportano parole e dollàri.
Giordano Galli
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Iscritto in data: mar, 20 nov 2018 17:45
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Re: Il costrutto «‹se› + congiuntivo trapassato… condizionale composto» per fare congetture

Intervento di Giordano Galli »

lorenzos ha scritto: lun, 03 apr 2023 17:07 o in questo esempio di Marco Mazzoleni
23) b. Se avesse preso il treno alle 3 sarebbe arrivato alle 9, se (invece) l'avesse preso alle 5 sarebbe arrivato alle 11; adesso sono le 13, e quindi dovremmo comunque trovarlo in albergo.
Articolo preziosissimo: grazie infinite!

Vado a studiare. Spero solo di essere all’altezza. :-)
DON FERRANTE
Interventi: 345
Iscritto in data: sab, 05 set 2020 17:08

Re: Il costrutto «‹se› + congiuntivo trapassato… condizionale composto» per fare congetture

Intervento di DON FERRANTE »

Tutto torna, gentile Millerman. Fu solo una mala interpretazione del momento.
Aggiungo, a fortificare l'analisi, che, in questo tipo non controfattuale ma congetturale, cresce infatti la "spinta epistemica".
Non possiamo arrivare al punto di parafrasare con un se è vero che... allora..., ma con un se fosse vero che... allora dovrebbe/potrebbe... (appunto, modali in senso epistemico) sì.
Ovviamente, laddove si ha minor controllo della situazione l'architettura funziona meglio: è dura attribuire questa sfumatura a casi in 1' persona che dipendono esclusivamente dal soggetto, come un se avessi preso la macchina...; diverso da un se avessi preso un buon voto...
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