In un testo che sto pensando di scrivere vorrei avere uno shinigami, ovvero, in soldoni, uno spirito della morte giapponese.
È tutto in una fase preliminare e poi potrei ricorrere a un calco, appunto spirito della morte o qualcosa del genere; ma al momento propendo per l'adattamento, e mi sto chiedendo come farlo.
Siamo fortunati perché come molte parole giapponesi si presta bene. Problema: come accentare? Scinìgami? Scinigàmi? Scinigamì?
Non so quasi nulla del giapponese, se non che... non c'è l'accento nello stesso senso in cui c'è per noi.
Ho provato a dare un'occhiata al testo canepariano ma mancano ampie parti e i concetti sono piuttosto complicati per me, non è una cosa che possa capire al volo. Qualcuno di voi s'intende di giapponese e può darmi una mano?
C'è un'accentazione preferibile, un procedimento, nell'adattare i nipponismi? Il DOP ha varie voci (Hirohito, Hiroshima, Hokkaidō, Nagasaki, Ōsaka, Yokohama...): seguirà semplicemente l'uso maggioritario a posteriori o avrà criteri per stabilire l'accentazione «migliore»?
«Shinigami»
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- Lorenzo Federici
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Re: «Shinigami»
Tendenzialmente vengono pronunciati piani, le pronunce sdrucciole sono, almeno per quanto riguarda la mia esperienza, rare e di persone istruite. Scinigàmi è l'unica pronuncia che ho sentito per questa parola, quindi mi atterrei a quello. È anche vero che per alcune di quelle voci il DOP mette prima la pronuncia sdrucciola.
Re: «Shinigami»
Anch'io ho udito solamente la pronuncia piana. Se si considera poi che si tratta di una parola composta da shini più kami, che è sempre pronunciata piana in italiano, direi che non ci dovrebbero essere dubbi.
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