[xLAZ] «Scrauso»

[Carnby]

Ma l’aggettivo popolaresco e giovanile scrauso è veramente romanesco-laziale? Mi convince poco con quell’/au/. Sull’etimologia, che pone non pochi problemi, si legga qui. Sul GDLI si afferma, un po’ sbrigativamente, che è voce d’origine espressiva.

[brg]

Sinceramente un'unica citazione del cinquecento e poi quattrocent'anni di buio mi paiono un filo un po' troppo tenue per tenere insieme le cose. Noto che nel meridione esiste la voce "caruso", che significa "rasato" in Campania e "garzone" in Sicilia, con leggera traslazione di significato. Ebbene, esiste anche "scaruso", con significato simile, ma rafforzato, che per me è il candidato più ovvio ad aver dato origine allo "scrauso" delle periferie, se questo ha un'origine ricostruibile. Non mi meraviglierei però di qualche origine oscura e gergale della parola.

Fuori tema

Noto in quella pagina del GDLI il termine "sculato" con la seguente nota: "da culo, col prefisso latino ex- con valore intensivo". Non è un privativo?

[Lorenzo Federici]

Qui abbiamo /ska̍uʣʣə/ per scalzo (da excalceu(m)), quindi non escluderei qualcosa come *(s)cralsu (che dovrebbe derivare per forza da un *(ex)cralsu(m) latino, che non penso esista o che almeno in rete non ho trovato) come antenato di scrauso.

[Millermann]

Anch'io avevo fatto un ragionamento analogo, partendo da scalzo (/ska̍vuʦu/, nel mio dialetto) e avevo subito pensato a un possibile processo derivativo di scrauso dallo stesso termine tardo latino che ha dato origine a scarso, cioè excarpsus, con ulteriore metatesi. Quindi, qualcosa come:
excarpsus > *scarpsu > *scrapsu > *scra(v)usu > scrauso

Visto cosí, scrauso sarebbe una variante dialettale di scarso. Questo, almeno, è quello che ho pensato spontaneamente la prima volta che ho incontrato quella parola; ovviamente non ho prove di ciò, né le competenze necessarie a stabilire se la mia teoria possa essere plausibile.