«Motel»

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Moderatore: Cruscanti

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lostraniero91
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Intervento di lostraniero91 »

Autostello è la scelta migliore
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Aggiungo la definizione del Treccani:
autostèllo s. m. [comp. di auto¹ e ostello]. – Albergo opportunamente situato e attrezzato per automobilisti in transito, più comunem. indicato col termine internazionale motel (v.).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
promessainfranta
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Intervento di promessainfranta »

Dalla rete riporto l'unica attestazione letteraria di un certo rilievo di albergo stradale, apparsa una cinquantina di anni fa nella rivista culturale dell'Eni "Il gatto selvatico", ad opera dello scrittore Giovanni Comisso:

Vi è anche un’ampia autorimessa con officina e quale conforto maggiore un albergo stradale col suo ristorante.
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Marco1971
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Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Grazie della citazione, Promessainfranta. Ancora una volta possiamo vedere che non sono le risorse a mancare alla lingua, ma che sulle soluzioni indigene finiscono col prevalere quasi sempre quelle straniere. È stato notato, giustamente, che motel non è strutturalmente troppo estraniante (pur rimanendo parola di categoria B), e in fondo, per quanto riguarda le insegne luminose, ha il vantaggio di essere comprensibile agli stranieri che visitano il nostro paese. Io, per me, nel parlato e nello scritto, mi atterrò ormai a autostello (da notare che nelle guide turistiche si trova come denominazione ufficiale di ACI e Agip).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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Federico
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Intervento di Federico »

Marco1971 ha scritto:Ricordo autostello, le cui lampadine o stelle ormai spente si sono...
Bello. Aggiunto alla lista.
ilparoliere
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Re: «Motel»

Intervento di ilparoliere »

Marco1971 ha scritto: ven, 26 set 2008 22:52 Autoalbergo invece potrebbe essere una soluzione.
Segnalo che nel celebre romanzo di fantascienza "Fahrenheit 451" dello statunitense Ray Bradbury tradotto in italiano da Giorgio Monicelli è stato utilizzato almeno una volta il traducente autoalbergo, sebbene non è registrato in nessun dizionario della lingua italiana (grassetto mio):
Le città si trasformano in autoalberghi ambulanti, la gente sempre più dedita al nomadismo va di località in località, seguendo il corso delle maree lunari, passando la notte nella camera dove sei stato tu oggi e io la notte passata.
Secondo me il traduttore aveva utilizzato quel traducente inusuale, dato che probabilmente non conosceva il traducente ufficiale autostello.
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