«Givolare»

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Avatara utente
Carnby
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«Givolare»

Intervento di Carnby »

Mi sono imbattuto di recente in questo strano termine che indica uno snodo che permette un movimento a 360°. Non c’è sul Battaglia, né sul DEI. Da dove è saltato fuori?
domna charola
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Re: «Givolare»

Intervento di domna charola »

Udite udite: non risulta nemmeno nei dizionari di inglese!!!...
Avatara utente
Millermann
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Re: «Givolare»

Intervento di Millermann »

Trovo piuttosto interessante la scoperta di questa parola, che non conoscevo, pur avendo ben chiaro in mente l'oggetto che descrive: un piccolo giunto girevole come questi, facilmente trovabile attaccato ai moschettoni o ai portachiavi:
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I dizionari sembrano non avere nulla da dire, il poco che si riesce a raccogliere proviene da qualche sito commerciale. Sull'origine della parola, inizialmente, facendo qualche ricerca, ho avuto l'impressione che potesse valere l'equivalenza «*givola = anello givolare». E qui sorgerebbe già qualche domanda: dove cade l'accento in *givola? (io direi sulla i) e ancora: givolare, seppur in uso, andrebbe asteriscato, non essendo registrato da nessuna parte? :?

In ogni caso, se anche givolare fosse un aggettivo, l'uso che se ne fa è principalmente come sostantivo. Da questo sito, ad esempio, apprendiamo che:
I givolari vengono utilizzati generalmente in abbinamento alle catene genovesi per appendere dei pesi. Il givolare può essere anche utilizzato come porta chiavi o come terminale nelle catene per cani in quanto la finalità del givolare è di evitare l'attorcigliamento della catena su se stessa.
Qualche altra informazione la ricaviamo da un'intervista al rappresentante di un'azienda lecchese che produce minuteria metallica, il quale cosí descrive alcuni dei loro prodotti principali:
Per gli amanti della montagna sono stati creati ganci per l’attacco degli scarponi da sci, per tirare le pelli di foca, usate nello sci d’alpinismo nonché per ramponi; per gli appassionati del campeggio, invece, gli articoli ideati vanno dai picchetti agli spilloni, dagli anelli alle molle; per non parlare di un prodotto storico della casa lecchese, cioè i givolari, minuterie in filo alla cui iniziale applicazione sulle catene da neve, per evitare l’attorcigliamento delle stesse, è seguita quella sui guinzagli per cani e nei portachiavi.
Da queste parole sembrerebbe quasi che siano stati loro a ideare questo prodotto, negli anni Sessanta del Novecento. Il nome, però, resta ancora un mistero. Da questo catalogo bilingue apprendiamo che esistono diversi tipi di givolari, e che in inglese si dice swivel, che poi non sarebbe altro che un «perno girevole». C'entrerà, in qualche modo, la somiglianza tra le parole givolare e girevole? O deriva, chissà, da un qualche termine dialettale, o magari da un cognome, come la brugola? Esiste, infatti, il cognome Givoli... ma non mi sembra tanto credibile. :P

Chi riuscirà a scoprire qualcosa di piú? Magari si potrebbe chiedere direttamente ai produttori di questi affarini... ;)
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Avatara utente
u merlu rucà
Moderatore «Dialetti»
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Re: «Givolare»

Intervento di u merlu rucà »

Lessico dell’agricoltura a Soccavo e Pianura, Tesi di dottorato di Adriana Cascone, Università degli Studi di Napoli Federico II anno 2008:
Derivato: catəniéllə s.m. ‘anello di ferro; givolare’ . Con tale parolagli informatori designano sia gli anelli di metallo fissati al muro, in cui facevano
passare le funi usate per calare le botti nel cellaio (→ bóttə) o per sollevare pesi (oggi sostituiti dalle carrucole, → tərròcələ), sia una sorta di givolare usato per legare i collari degli animali nelle stalle.
Non è così sconosciuto al di fuori della cerchia dei ferramenta, il nostro termine. Mi pungerebbe vaghezza di sapere dove lo ha scovato l'autrice...
Largu de farina e strentu de brenu.
domna charola
Interventi: 1633
Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Re: «Givolare»

Intervento di domna charola »

Qui c'è una curiosa storia piemontese su coleotteri, in particolare maggiolini, che i bambini un tempo per gioco legavano per una zampa e facevano svolazzare prigionieri, con una filastrocca che si rifà a un termine locale per il coleottero, givu, per cui viene fuori un "givu, givòla etc."
Me lo immagino che tenta di volare in tondo, con una zampetta vincolata... ma magari non c'entra proprio niente...

https://www.giornalelavoce.it/news/blog ... scola.html

C'è anche un'erba givola, nome dialettale, sempre piemontese pare, per indicare l'acetosella; qui però non riesco a immaginare alcun nesso, a meno che non attiri i maggiolini... boh?

https://dryades.units.it/FVG/index.php? ... 6&num=1833
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