C'è un articolo della Crusca dell'anno scorso, firmato da Luisa di Valvasone, che riporta la forma semiadattata deor. Circa la traduzione:dehors
de|hors
s.m.inv.
1954; dal fr. dehors "fuori", anche "spazio esterno, cortile", dal lat. deforis.
CO parte all’aperto di bar o ristoranti, spec. sul marciapiede di una via o in una piazza, attrezzata con tavolini e sedie per i clienti
Idee, pareri?Arrivati a questo punto, proviamo a capire se sia possibile trovare un corrispettivo italiano a dehors. Come riporta anche Luca Bellone, una opportunità è rappresentata da termini come veranda e gazebo (ai quali potremmo aggiungere chiosco, pergolato, pergola ecc.). Tuttavia, è piuttosto evidente che questi vocaboli non si possano considerare a tutti gli effetti sinonimi di dehors (in questo articolo trovato in rete, ad esempio, si evidenziano proprio le differenze tra i diversi spazi). Di fatto, il suo impiego nel linguaggio amministrativo ne consolida l’aspetto di tecnicismo, caratterizzato dal significato specialistico e dalla sostanziale intraducibilità. L’unica possibilità, se proprio non vogliamo usare dehors, è rappresentata da locuzioni generiche del tipo spazio esterno/all’aperto, impiegate non di rado anche all’interno dei testi amministrativi, che tuttavia necessitano il più delle volte del contesto che ne specifichi il significato.