«Dehors», «dehor», «deor»

Spazio di discussione su prestiti e forestierismi

Moderatore: Cruscanti

Intervieni
Avatara utente
G. M.
Interventi: 2330
Iscritto in data: mar, 22 nov 2016 15:54

«Dehors», «dehor», «deor»

Intervento di G. M. »

De Mauro:
dehors
de|hors
s.m.inv.
1954; dal fr. dehors "fuori", anche "spazio esterno, cortile", dal lat. deforis.

CO parte all’aperto di bar o ristoranti, spec. sul marciapiede di una via o in una piazza, attrezzata con tavolini e sedie per i clienti
C'è un articolo della Crusca dell'anno scorso, firmato da Luisa di Valvasone, che riporta la forma semiadattata deor. Circa la traduzione:
Arrivati a questo punto, proviamo a capire se sia possibile trovare un corrispettivo italiano a dehors. Come riporta anche Luca Bellone, una opportunità è rappresentata da termini come veranda e gazebo (ai quali potremmo aggiungere chiosco, pergolato, pergola ecc.). Tuttavia, è piuttosto evidente che questi vocaboli non si possano considerare a tutti gli effetti sinonimi di dehors (in questo articolo trovato in rete, ad esempio, si evidenziano proprio le differenze tra i diversi spazi). Di fatto, il suo impiego nel linguaggio amministrativo ne consolida l’aspetto di tecnicismo, caratterizzato dal significato specialistico e dalla sostanziale intraducibilità. L’unica possibilità, se proprio non vogliamo usare dehors, è rappresentata da locuzioni generiche del tipo spazio esterno/all’aperto, impiegate non di rado anche all’interno dei testi amministrativi, che tuttavia necessitano il più delle volte del contesto che ne specifichi il significato.
Idee, pareri?
Avatara utente
Carnby
Interventi: 5292
Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
Località: Empolese-Valdelsa

Re: «Dehors», «dehor», «deor»

Intervento di Carnby »

Avatara utente
Millermann
Interventi: 1519
Iscritto in data: ven, 26 giu 2015 19:21
Località: Riviera dei Cedri

Re: «Dehors», «dehor», «deor»

Intervento di Millermann »

Beh, una traduzione, diciamo cosí, letterale di dehors si potrebbe anche prendere in considerazione: difuori, che come sostantivo significa «ciò che è all'esterno di qualcosa».

Quel qualcosa va comunque specificato, anche se s'adopera il forestierismo: «il dehors del ristorante». Ebbene, suonerebbe cosí poco elegante dire invece «il difuori del ristorante»? Penso che ognuno, dopo qualche attimo d'esitazione, lo capirebbe. :)

Lo trovo perfino piú azzeccato rispetto a esterno, dato che con «l'esterno del ristorante» si potrebbe intendere il suo aspetto architettonico, mentre nessuno userebbe «il difuori» per riferirsi a questo. ;)
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Avatara utente
Carnby
Interventi: 5292
Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
Località: Empolese-Valdelsa

Re: «Dehors», «dehor», «deor»

Intervento di Carnby »

Millermann ha scritto: sab, 28 ott 2023 16:35 Beh, una traduzione, diciamo cosí, letterale di dehors si potrebbe anche prendere in considerazione: difuori
Temo che difuori qui non sarebbe accettato, dato che richiama un eufemismo molto comune, il didietro, ovvero il sedere.
Avatara utente
Millermann
Interventi: 1519
Iscritto in data: ven, 26 giu 2015 19:21
Località: Riviera dei Cedri

Re: «Dehors», «dehor», «deor»

Intervento di Millermann »

Carnby ha scritto: sab, 28 ott 2023 18:21Temo che difuori qui non sarebbe accettato, dato che richiama un eufemismo molto comune, il didietro, ovvero il sedere.
Mi scusi: lo richiama nel senso che da lei il didietro è chiamato difuori o semplicemente per assonanza? Perché, nel secondo caso, la vera assonanza sarebbe piuttosto con didentro. :mrgreen:

Semmai, l'associazione potrebbe derivare dal fatto di richiamare l'espressione «essere con il c... di fuori» (mentre invece, magari, nessuno si periterebbe di dire che quel certo ristorante ha un… cool dehor! :lol:).
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Bing [Bot] e 15 ospiti