Gruppo «ts»

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G. M.
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Gruppo «ts»

Intervento di G. M. »

Un dubbio che mi passa in testa ogni tanto, e che mi pare non sia ancora stato trattato direttamente nel fòro, è quello del posto del gruppo ts nell'ortografia (e del gruppo /ts/ nella pronuncia) italiana.

/ts/ (/t/ + /s/) mi sembra un gruppo poco naturale, che tenderei a trasformare naturalmente in /ʦ(ʦ)/. Sorge una serie di domande:
  1. Esiste in italiano una distinzione /ts/ ~ /ʦ/?
  2. Se esiste, è comunque sensato conservare /ts/, o è più naturale /ts/ > /ʦ/ sempre, o quasi sempre?
  3. Se è più naturale (e/o effettivo) /ʦ(ʦ)/, ha senso adattare graficamente ts in z(z), o ci sono ragioni per conservare ts, anche se/ove non corrisponde all'effettiva realtà della pronuncia?
Inizio con una ricerca nel DOP. Abbiamo (come pronuncia italiana o italianizzata):
  • con /ts/: Betsabea, Betsaida, Betsame, Getsemani, postsincronizzare, rickettsia, Sottsass;
  • con /ʦ(ʦ)/: Abramovits, Botsuana, cutsovalacco, fatsedera, fatsia, jūjutsu e jūjitsu, Mitsubishi, Mutsuhito, pseudotsuga, Tsana, tsantsa («meglio» zanza), tse-tse, tsigano (segnato come errore; zigano meglio che tzigano), tsuga, tsunami («raro» l'adattamento zumani), tutsi.
Casi particolari, ma che possono interessare, sono il greco moderno Bótsaris Μπότσαρις* (in greco moderno bòzaris nell'Ascoli-Merlo del DOP, ove z = /ʦ/), «talvolta italianizz[ato]» in Bozzari /-ʦʦ-/, e Tametsi (latino, /-ts-/).

Il DOP sembra prevedere una distinzione normale a tutti gli effetti fra /ts/ e /ʦ/. Non indica oscillazioni né errori al riguardo.
Non trovo ts nelle indicazioni iniziali, né sotto t né sotto s (né sotto z).
Notiamo come per vari termini del secondo gruppo il dizionario ammetta o consigli l'adattamento con z.

Il DiPI, più descrittivo, è invece oscillante, dove il DOP ha /ts/ dà spesso entrambe le pronunce, mettendo ora prima l'una, ora l'altra; per rickettsia, dove il DOP ha /ts/, ha solo /ʦ(ʦ)/.

Per Getsemani (probabilmente il più famoso fra i termini antichi) troviamo un po' d'attestazioni di Gezzemani; qualche esempio:

In due occaſioni ſole, leggo, che non s'accompagnò con Chriſto, nel Deſerto doue fù tentato, e nell'Horto di Gezzemani, lo laſciò nel deſerto [...] (G. B. di Giuliano, Dieci prediche straordinarie, 1641)

Ma perche ſi veda che la Cena della Lavanda deſcritta da S. Giovanni non è la medeſima che quella che abbiamo ſotto il nome di Paſqua; ſi oſſervi che in tempo della Cena Paſquale, G. C. appena uſcito dalla Caſa, ove l'avea celebrata, s'indirizzò al Gezzemani; laddove nella Cena ivi deſcrittaci da S. Giovanni, ſi vede ſibbene che il Redentore avverte gli Apoſtoli di alzarſi e partire ═ Surgite, eamus hincc.14. v.31. ma non già per andare al Gezzemani. Ciò è dimoſtrato dal fatto ſteſſo; perciocchè non avrebbe quindi potuto dire, come lo diſſe, tanto tempo dopo ═. Ecco che giunta è l'ora ═. E ſe neppure quando diſſe ciò, G. C. uſcì ſubitamente per partire dalla Caſa, ove celebrato avea la Paſqua, e per indirizzarli al Gezzemani, benche poco più ſi fermaſſe; [...] (L. Cuccagni, Vita di S. Pietro, parte I, 1776)

Venne il bel tempo (20 febbrajo 1834); attraverso i bianchi e leggieri vapori che stendonsi sotto un cielo azzurro, come serico diafano tessuto, il sole della primavera spande i suoi dolci raggi. A Gezzemani e nella valle di Siloe sbucciano le foglie de' fichi; la guainella (caroubier), il mirto ed il terebinto fan pompa de' loro racemi e verdeggianti ramoscelli, le meliache o albicocche fiorite adornano il pendìo del monte Sionne. (La Terra Santa ed i luoghi illustrati dagli apostoli, 1837)

Per postsincronizzare la mia pronuncia spontanea mi sembra con /ts/, ma è un caso particolare in cui è evidente la composizione. Andando puramente a orecchio, l'assimilazione regressiva credo che ci darebbe /-VstsV-/ > /-VsʦV-/ > /-VʦʦV-/, ?pozzincronizzare, ma essendo evidente la composizione mi sembra che possano entrare nel processo considerazioni "semantiche" per avere un più trasparente possincronizzare. Post scriptum è stato adattato in poscritto, ma lì non c'è contrasto: partendo dalla fine e regredendo, ipotizzo: /-VstskrV-/ > /-VsʦkrV-/ > /-VsskrV-/ > /-VskrV-/.

Pareri, idee sulla questione?... Risposte alla tre domande?

[*Forse un errore del DOP? Riportato come Μπότσαρης in Rete.]
brg
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Iscritto in data: mer, 12 gen 2022 20:53

Re: Gruppo «ts»

Intervento di brg »

Il fatto è che dipende molto dall'origine che ha il gruppo. Nella trascrizioni dal giapponese e dal greco indica una cosa, nei termini biblici e scientifici spesso un'altra.

Per cui nel primo caso potremmo anche pensare di semplificare il gruppo usando la lettera "Z", senza però affrontare il problema della pronuncia sonora o sorda che essa può avere, mentre nel secondo no*. Se avesse infatti allargato un minimo le sue ricerche, si sarebbe accorto che la dicitura "Gessemani" è stata molto più comune di "Gezzemani", sebbene entrambe meno comuni di "Getsemani". In quei casi, come nei vari post-qualcosa, la pronuncia attenta e sorvegliata è /ts/ o addirittura /t.s/, che porta piuttosto all'elisione della "T" (Gessemani, Bessabea ecc.) che alla trasformazione in "Z".

*no significa NO.
Avatara utente
G. M.
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Iscritto in data: mar, 22 nov 2016 15:54

Re: Gruppo «ts»

Intervento di G. M. »

brg ha scritto: ven, 01 dic 2023 12:21 Se avesse infatti allargato un minimo le sue ricerche, si sarebbe accorto che la dicitura "Gessemani" è stata molto più comune di "Gezzemani", sebbene entrambe meno comuni di "Getsemani". In quei casi, come nei vari post-qualcosa, la pronuncia attenta e sorvegliata è /ts/ o addirittura /t.s/, che porta piuttosto all'elisione della "T" (Gessemani, Bessabea ecc.) che alla trasformazione in "Z".
Molto interessante, e non iscontato. Mi viene però un dubbio. L'assimilazione /ts/ > /ss/ è l'effettivo esito da un punto di vista squisitamente fone[ma]tico, oppure c'è un'influenza, forse piccola e forse grande, dell'aspetto grafico?
In soldoni, chi avesse una certa dimestichezza col latino potrebbe in un certo senso concepire una regola dal punto di vista grafico, per cui il gruppo culto si adatta in molti casi secondo la seconda lettera. In tal caso, sarebbe spinto ad adattare il gruppo raro ts con ss per analogia con altri casi più frequenti, mentre l'inserimento grafico di zz parrebbe qualcosa di anomalo. Può aver senso questa considerazione?
Avatara utente
Carnby
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Re: Gruppo «ts»

Intervento di Carnby »

La sequenza /ts/ in italiano è un fatto periferico e credo che nel parlato spontaneo si possa sempre sostituire con l’affricata. Ovviamente non è così nelle parlate regionali.
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