Da quali testi iniziare?

[Discente]

Buongiorno a tutti.
La malattia che mi ha tenuto a letto qualche giorno, mi ha consentito di dedicarmi a cose che di solito non riesco a fare.

Ho scoperto questo vostro foro, che mi pare assolutamente delizioso.

Sono ingegnere strutturista, ma ho sempre avuto grande interesse per diverse altre cose, una di queste è la lingua, la poesia, il modo di leggerla, e su questo come dilettante mi sono provato varie volte. Sin dai tempi del liceo, quando mandavo a memoria sonetti e terzine. Rapito da certa bellezza. Da militare, nelle guardie notturne alle due di notte, in un androne illuminato dalle luci al neon, mi leggevo l'Inferno studiandomi di capire le pause, le enfasi, il tono e il ritmo.
Ma privo di solide basi, solo con la mia sensibilità.

Ora che ho sessant'anni, e meno sono pressato dall'esigenza di adempiere ai miei doveri, mi piacerebbe affrontare la mia ignoranza nell'unico modo che sempre ho conosciuto e praticato: studiare.

Ma, avendo avuto una formazione scientifica, e molto essendo stato coinvolto dalla bellezza della matematica e della fisica, non ho letteralmente alcun punto di riferimento e quindi eccomi qui, a chiedervi un aiuto.

Vorreste essere così gentili da indicarmi alcuni testi dai quali iniziare a studiare metrica, fonologia, e tutto quanto mi possa aiutare a capire meglio i misteri della lingua, che ora mi sono preclusi, a cominciare dalla stessa notazione?

Grazie mille e auguri di buon anno.

[Graffiacane]

Buongiorno,
per quanto riguarda la metrica, qui troverà alcune utili indicazioni.
In àmbito fonetico, Le suggerirei di partire da un volume di Pietro Maturi: si tratta d'un'opera a mio avviso semplice e chiara, dunque adatta ai neofiti del settore. Il limite di questa pubblicazione è l'eccessiva aderenza al canone dell'Alfabeto fonetico internazionale (IPA in inglese), per cui Le toccherà ricollocare alcuni tasselli quando leggerà autori che hanno saputo essere piú aderenti alla realtà fonetica, come Luciano Canepari (autore del Manuale di pronuncia italiana, il cosiddetto MaPI, e del Manuale di fonetica) e Žarko Muljačić (Fonologia dell’Italiano, Bologna, «Il Mulino», 1972).
Le segnalo anche, fra i materiali reperibili in Rete, i dizionari DOP (qui e qui) e DiPI, e un interessante articolo di Bertinetto e Loporcaro che contiene una classificazione dei fonemi alternativa a quella ufficiale dell'Alfabeto fonetico internazionale (un'altra classificazione si trova nel DiPI in linea, sotto la barra di ricerca).
Sul versante della fonetica strumentale, oltre agli scritti di Bertinetto, potrebbe tornarLe utile il Manuale di fonetica di Federico Albano Leoni e Pietro Maturi.
Ci sono sicuramente altri testi di rilievo che sfuggono alla mia conoscenza e che, nel caso, qualche altro utente di Cruscate Le segnalerà.
Auguri di buon anno anche a Lei.

[G. M.]

Benvenuto.

Mi unisco suggerendo, oltre ai già citati Canepàri e Muljačić, un altro "fondamentale": Amerindo Camilli, Pronuncia e grafia dell’italiano, terza edizione riveduta a cura di Piero Fiorelli, «Sansoni», Firenze 1965.

[Discente]

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Auguri di buon anno anche a Lei.

Grazie infinite per tutti questi preziosi consigli.
A presto