Ancora su «arzente»

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Carnby
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Ancora su «arzente»

Intervento di Carnby »

Allo stato attuale l’acquavite di vino non ha un nome italiano. Prima si usava cognac, poi la Francia ha detto che non andava bene e l’Italia ha scelto brandy, che non è italiano. Il dannunziano arzente, proposto a suo tempo per il cognac, per quanto esteticamente appagante, presenta alcuni problemi:
  1. fu appunto coniato da D’Annunzio per il cognac e non per il brandy;
  2. è l’esempio forse più noto di traducente «fascista» e come tale «connotato politicamente» (motivazione che può essere considerata risibile, ma oggettivamente esiste);
  3. in Toscana arzente significa ‘frizzante’ e non ‘ardente’.
A mio avviso al giorno d’oggi la soluzione più realistica è brandi, pronunciato all’italiana, come propose Devoto. Acquavite, che ogni tanto ritorna nelle discussioni, non va bene perché è un iperonimo: anche la grappa è acquavite, però di vinaccia e non di vino, come il brandi.
Avatara utente
Carnby
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Re: Ancora su «arzente»

Intervento di Carnby »

Ho controllato sul Vocabolario della Crusca e sul GDLI: effettivamente arzente per cognac è coniazione dannunziana ma acqua arzente no: è sulla prima edizione. Mi domandavo se, sulla base di questo, un’ipotetica acquarzente potrebbe essere usata al posto di brandy; avrebbe anche il vantaggio di assomigliare allo spagnolo aguardiente.
Neve
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Re: Ancora su «arzente»

Intervento di Neve »

E al sardo abbardente.
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