Città e porto fluviale degli USA (438.646 ab. nel 2008), nel Nebraska, sulla riva destra del fiume Missouri, di fronte a Council Bluffs (nello Stato dell’Iowa), cui è congiunta da ponti stradali e ferroviari. È mercato di un florido distretto agricolo e centro industriale; notevole nodo di comunicazioni transcontinentali, sia ferroviarie sia aeree. Dal 1854 al 1867 fu capitale del territorio del Nebraska.
La pronuncia inglese è sdrucciola. Non trovo il nome né nel DOP né nel DiPI.Gruppo nativo dell’America Settentrionale, appartenente alla famiglia linguistica Sioux, originariamente stanziato lungo il basso corso del fiume Missouri e oggi confinato in riserve nello Stato del Nebraska. Seminomadi, vivevano in tende di pelli durante la stagione della caccia e in abitazioni di terra e corteccia durante il periodo invernale. Attività economica complementare era l’agricoltura. La società era divisa in clan esogamici. Molto interessante era la terminologia di parentela, presa come modello per uno specifico tipo di terminologia, detto Crow-Omaha.
Si potrebbe adattare in Òmaa, classicheggiante, o Òmaca, più facile da pronunciare. Per il gruppo etnico, la mia preferenza è (in generale) per la pluralizzazione regolare, quindi un òmaa, due òmai, oppure un òmaca, due òmachi (òmaci?); cfr. daa, pl. dai.
Il Lexicon di Egger ha (per la città) Omaha -ae (senza segno di breve, il che mi fa presumere una pronuncia piana) e Omahenses gli abitanti.
Orbis Latinus ha Omahensis.