Nomi volgari della «Clogmia albipunctata»

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G. M.
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Nomi volgari della «Clogmia albipunctata»

Intervento di G. M. »

Da qualche giorno sono incuriosito dalla Clogmia albipunctata*, un insettino che ho visto tante volte in vita mia ma sul quale non avevo mai fatto indagini; addirittura, non sapevo nemmeno come si chiamasse. Trovato il nome scientifico, ho provato a fare qualche ricerca in Rete per i nomi volgari in italiano. Ne ho trovati svariati, tutti descrittivi. Ho notato che corrispondono tutti alquanto precisamente ai nomi inglesi (drain fly, sewer fly, bathroom fly, moth fly, e simili), per cui mi è venuto il dubbio che questi nomi usati in italiano fossero appunto traduzioni recenti dall'inglese, fons omnium sapientiarum. Ho cercato allora i vari nomi nei Libri di Google per tentare una prima datazione approssimativa sulla carta stampata; questi i risultati della mia rapida ricerca (tra parentesi gli anni d'attestazione successivi al primo; ho considerato solo i libri con anteprime visibili):
  • mosca dei bagni: 2021 (2022, 2024);
  • mosca del bagno: nessuna attestazione;
  • mosca degli scarichi: nessuna attestazione;
  • mosca dello scarico: 2024;
  • mosca di fogna: 2014;
  • moscerino dei bagni: nessuna attestazione;
  • moscerino degli scarichi: nessuna attestazione;
  • moscerino delle fogne: nessuna attestazione;
  • mosca-falena: nessuna attestazione.
La scarsezza delle attestazioni, per un animaletto che leggo essere tanto comune nel contesto umano, e la loro data recente sembrano confermare i miei dubbi: mi viene da pensare che ci siano altri nomi italiani con cui la creatura è stata conosciuta, e che oggi forse sono stati dimenticati (...o, semplicemente, io non li ho trovati :mrgreen:).

Volevo dunque chiedervi: conoscete l'animaletto in questione? Come si chiama dalle vostre parti? M'interessano i nomi volgari in italiano ma anche in dialetto, se ne conoscete. :)

[*So che l'uso scientifico tratta i nomi scientifici come nomi propri («Nomi volgari di Clogmia albipunctata», «incuriosito da Clogmia albipunctata»), ma l'ho sempre trovato un po' scomodo e poco naturale...]
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Carnby
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Re: Nomi volgari della «Clogmia albipunctata»

Intervento di Carnby »

Conosco questo insetto, ma dalle mie parti ha un nome generico: si dice baco (bao) o farfallino.
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andrea scoppa
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Re: Nomi volgari della «Clogmia albipunctata»

Intervento di andrea scoppa »

Penso che siano chiamati «pappataci» (impropriamente? non so) o «moscerini», volendo «moscerini del bagno» o «moscerini dello scarico»… perché sono questo insomma.
È cosí piana e naturale e lontana da ogni ombra di affettazione, che i Toscani mi pare, pel pochissimo che ho potuto osservare parlando con alcuni, che favellino molto piú affettato, e i Romani senza paragone.
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Millermann
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Re: Nomi volgari della «Clogmia albipunctata»

Intervento di Millermann »

(Premetto che sto per confermare ciò che ha scritto Andrea ;))

Anch'io conosco quest'insetto, che ho visto in giro per casa diverse volte. Quanto a identificarlo correttamente, però, mi rendo conto adesso di non averci mai provato: nelle situazioni informali in cui ho avuto occasione di parlarne, confesso di essermi sempre accontentato di definirlo, impropriamente, *pappatacio.

Dico impropriamente perché, da un lato, sapevo che non era davvero quel tipo d'insetto (ma, in mancanza di meglio, riuscivo comunque a farmi capire), e dall'altro perché –l'ho scoperto soltanto ora, e non senza sorpresa!– *pappatacio non esiste: anche al singolare si dice pappataci:P

Comunque, a mia discolpa devo dire che la confusione tra la clogmia e il pappataci (che appartengono alla stessa famiglia, ma sono abbastanza differenti: la prima somiglia a una mosca, ed è inoffensiva; il secondo a una zanzara, e come questa punge) è cosa piuttosto nota, e perfino in un fòro di entomologia un utente –presumibilmente piú esperto di me– ha candidamente dichiarato, a proposito di questo dittero: «Trovato in un giardino. Poco più grande di un moscerino ho sempre creduto che si trattasse di un pappatacio.» ;)

Che l'origine sia l'inglese o no, comunque, mi sembra che, come nome comune, moscerino dei bagni sia quello piú diffuso.

Veniamo ora alla parte che riguarda i dialetti. Ho fatto qualche sondaggio tra i conoscenti, ma devo dire che, pur conoscendo l'insetto, nessuno ha saputo dirmi il suo nome dialettale, in genere si sono limitati a dire che per loro si trattava d'un qualche tipo di «palummella» (una farfallina). Ne approfitto per raccontare che, nei dialetti meridionali, la farfalla si chiama «palumma/palomma», che corrisponde al femminile di «palummu/palummo», cioè colombo (si veda qui).

Palummella (letteralmente «palombella», diminutivo di palumma) indica perciò le farfalline (o meglio piccole falene) che si ritrovano spesso nelle case: nulla in comune con la clogmia, se non l'aspetto, che ricorda vagamente quello d'una falena in miniatura. :)
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
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G. M.
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Re: Nomi volgari della «Clogmia albipunctata»

Intervento di G. M. »

Vi ringrazio. :)
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andrea scoppa
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Re: Nomi volgari della «Clogmia albipunctata»

Intervento di andrea scoppa »

Millermann ha scritto: dom, 08 set 2024 15:50 [M]i sembra che, come nome comune, moscerino dei bagni sia quello piú diffuso.
Sí, in via definitiva direi che è la variante migliore, a cui ci si dovrebbe conformare (cfr. «zanzarone degli orti» per Tipula pratensis).
È cosí piana e naturale e lontana da ogni ombra di affettazione, che i Toscani mi pare, pel pochissimo che ho potuto osservare parlando con alcuni, che favellino molto piú affettato, e i Romani senza paragone.
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Ferdinand Bardamu
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Re: Nomi volgari della «Clogmia albipunctata»

Intervento di Ferdinand Bardamu »

Su questo, come su altre quistioni simili, aggiungere un paio di considerazioni. La prima è banale: colla scomparsa della civiltà contadina sono scomparse anche le parole popolari della flora e della fauna. Alla precisione delle denominazioni volgari si sostituisce la parola generica. Nel mio dialetto questo moscerino avrà o avrà avuto quasi certamente un nome, ma purtroppo non lo conosco (e lo spoglio del Lessico dei dialetti del territorio veronese, che nelle definizioni include spesso anche i nomi scientifici di piante e animali, mi porterebbe via molte settimane).

La seconda riguarda invece il modo in cui popolarmente si dava il nome alle cose. In proposito, cito I nomi del mondo di Gian Luigi Beccaria (Torino: «Einaudi», 1995, p. 16): «La denominazione scientifica nomina ciascun individuo riconosciuto e collocato all’interno della tassonomia, la popolare invece stralcia dall’insieme (vuoi per utilità, vuoi per frequenza nell'area in questione) alcuni individui, i quali vengono denominati mentre gli altri sono assorbiti da denominazioni ampie e generiche. Oppure uno stesso individuo ha piú di una denominazione. Non si distingue «tra procedimenti classificatori e procedimenti esclusivamente onomastici»: alcuni nomi «operano a livello classificatorio, collocando il nome in un gioco di opposizioni, altri si limitano a mettere in evidenza una caratteristica del referente senza per questo stabilirne la classificazione». I procedimenti onomastici popolari mettono spesso in evidenza una caratteristica della pianta o dell’animale servendosi di associazioni assai vaghe (erba che puzza, erba cattiva, erba grassa, erba lunga, erba altissima; fiore azzurro il fiordaliso), ma per lo piú hanno una loro sistematicità, per esempio quando partono da elementi primari che vengono rideterminati sia a livello generico sia specifico».

Da bambino, servendomi di un procedimento del genere (ovviamente in maniera del tutto spontanea e inconsapevole), m’inventai un nome per questo insettino: crocetta, perché mi pareva che ali e antenne formassero appunto una piccola croce.

A meno che non si trovi in qualche repertorio dialettale qualcosa di analogo, il nome piú semplice che gli si può dare è quello che è stato proposto, moscerino dei bagni.
Avatara utente
G. M.
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Re: Nomi volgari della «Clogmia albipunctata»

Intervento di G. M. »

Ferdinand Bardamu ha scritto: mer, 11 set 2024 11:52 Nel mio dialetto questo moscerino avrà o avrà avuto quasi certamente un nome, ma purtroppo non lo conosco (e lo spoglio del Lessico dei dialetti del territorio veronese, che nelle definizioni include spesso anche i nomi scientifici di piante e animali, mi porterebbe via molte settimane).
Per il dialetto della mia città ho provato a guardare nel Dizionario italiano-parmigiano di Guglielmo Capacchi sotto mosca e moscerino, e ho provato anche farfallina, ma purtroppo non ho trovato la nostra Clogmia.
Ferdinand Bardamu ha scritto: mer, 11 set 2024 11:52 Da bambino, servendomi di un procedimento del genere (ovviamente in maniera del tutto spontanea e inconsapevole), m’inventai un nome per questo insettino: crocetta, perché mi pareva che ali e antenne formassero appunto una piccola croce.
Simpatico! :)
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