Secondo quanto si afferma nel DOP alle voci medium e forum, la pronuncia di locuzioni formate da una parola inglese e una parola latina sarebbe quella inglese; si avrebbero perciò le pronunce:
social media /ˌsəʊʃl ˈmiːdiə/
social forum /ˌsəʊʃl ˈfɔːrəm/
Secondo la stessa logica, le locuzioni seguenti (non presenti nel DOP) andrebbero pronunciate:
status symbol /ˈsteɪtəs sɪmbl/
video game /ˈvɪdiəʊ ɡeɪm/
main sponsor /ˌmeɪn ˈspɒnsər/
media partner /ˌmiːdiə ˈpɑːtnər/
Qualcuno di voi le pronuncia in questo modo?
Pronuncia di locuzioni composte da una parola inglese e una parola latina
Moderatore: Cruscanti
- Infarinato
- Amministratore
- Interventi: 5422
- Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
- Info contatto:
Re: Pronuncia di locuzioni composte da una parola inglese e una parola latina
Formulazione capziosa: codeste non sono locuzioni formate da una parola inglese e una parola latina, sibbene locuzioni inglesi che contengono dei latinismi [inglesi, e fortuitamente anche italiani], quindi è ovvio che, almeno in prima istanza, la pronuncia raccomandabile in italiano non possa che essere una pronuncia all’inglese [opportunamente italianizzata, s’intende].
Estrapolazione affatto arbitraria, come già sottolineato. Di piú, anche qui come già detto, le pronunce originali riportate dal DOP devono sempre intendersi opportunamente italianizzate in un contesto italiano.
Re: Pronuncia di locuzioni composte da una parola inglese e una parola latina
Capziosa mi sembra un poco troppo; le locuzioni inglesi non sono forse formate da una parola inglese e una parola latina (o va bene, un latinismo)? Sono io quello che gioca con le parole?
Sebbene sia tutto legittimo [ci mancherebbe!], non mi convince la tesi secondo la quale si raccomanda la pronuncia inglese ma solo «opportunamente italianizzata» cioè parzialmente adattata (che a ben vedere non è nemmeno la tesi del DOP, ma sua); se a un adattamento bisogna ricorrere, allora tanto vale adattare del tutto e pronunciare «all'italiana» e con italiana non intendo metà inglese e metà latina.
Personalmente mi attengo, ove presenti, alle pronunce del DiPI, che non a caso si definisce dizionario di pronuncia italiana [anche delle parole non italiane]. Senza voler contrapporre uno all'altro mi sembra che sia il DOP che il DiPI siano parimenti autorevoli.
Sul fatto che l'estrapolazione sia del tutto arbitraria, mi potrebbe spiegare come dovrebbe comportarsi un annunciatore della RAI (che forse al DOP dovrebbe attenersi) se dovesse trovarsi a dover pronunciare quelle locuzioni inglesi?
- Infarinato
- Amministratore
- Interventi: 5422
- Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 10:40
- Info contatto:
Re: Pronuncia di locuzioni composte da una parola inglese e una parola latina
Purtroppo, sí. Magari inconsapevolmente e sicuramente in buona fede, ma sí. Le locuzioni appartengono [originariamente] alla lingua inglese, sono state introdotte in quella lingua per la prima volta e sono (spesso, non sempre) polirematiche [inglesi], il cui significato non è sempre desumibile da quello dei singoli costituenti, i quali peraltro sono entrambi parole inglesi. In social media, social forum etc. gli anglofoni riconoscono due parole inglesi (anche se la seconda della prima locuzione ha un singolare «un po’ strano»). Siamo noi che a posteriori riconosciamo nel secondo elemento un latinismo, e stranamente non nel primo, sebbene [tecnicamente] un latinismo sia anche quello, benché [piú] adattato alla morfologia della lingua inglese.
In realtà, ciò si evince, a voler leggere bene, dalle varie premesse del DOP. Ma ancor piú esplicitamente dalle stesse indicazioni ortoepiche relative a ogni singola voce. Quando il DOP riporta la sola pronuncia nella lingua d’origine non dice che quella è la pronuncia italianizzata, ma semplicemente registra che una pronuncia all’italiana [universalmente accettata e costantemente impiegata] per quella tale parola o locuzione [ancora] non esiste, e c’informa che la pronuncia nella lingua d’origine è quella riportata. Per cui quella parola o locuzione in un contesto italiano dovrà essere [per il momento] pronunciata all’inglese, alla francese, alla spagnola etc. prendendo come modello di partenza la pronuncia originale, ma ovviamente usando [perlopiú] foni italiani.
Purtroppo ciò non è vero: in àmbito accademico, l’autorità in materia è solo il DOP. Basta vedere non solo le indicazioni ortoepiche di tutt’i dizionari d’italiano [non ortoepici], ma anche quelle di tutt’i dizionari ortoepici delle lingue straniere (per esempio, dei due maggiori per la lingua inglese) nonché gli articoli scientifici che trattano di Standard Italian, che seguono unicamente il DOP.
Chi c’è in linea
Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 0 ospiti