Se è trascrizione fonematica perché è tra quadre? Per lo stesso motivo per cui usa simboli tutti suoi anziché l'IPA? Semplice scelta tipografica?
Trascrizioni fone(ma)tiche del DOP
Moderatore: Cruscanti
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Re: Trascrizioni fone(ma)tiche del DOP
Rileggo "il DOP trascrive fonematicamente il fono [ɱ]" e non colgo cosa avrebbe voluto dirmi se non che usa una trascrizione fonematica, racchiusa tra quadre, nonostante il DOP dichiari:
https://www.dizionario.rai.it/p.aspx?nI ... -foneticheLa grafia fonetica usata in questo «Dizionario» per indicare la pronunzia si fonda in primo luogo su una serie di lettere convenzionali, ciascuna delle quali rappresenta sempre e soltanto un dato suono
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Re: Trascrizioni fone(ma)tiche del DOP
Ovvía, un po’ d’elasticità! Il DOP si rivolge anche (se non principalmente) ai non specialisti, per cui all’inizio premette che queste lettere sono «convenzionali» e che [tendenzialmente] rappresentano un solo suono [a differenza, s’intende, delle corrispondenti lettere dell’alfabeto latino].
Poi, come nel caso citato della /n/, ma anche di praticamente ogni altro simbolo del suo «alfabeto fonetico», c’informa che in realtà ognuno di essi rappresenta «sfumature diverse dello stesso suono», cioè —per gli specialisti del settore— si tratta di fonemi, che vengono realizzati da tutta una serie di tassofoni (o allofoni combinatòri).
Quanto alle parentesi quadre, non usando le barre oblique (e non essendoci quindi pericolo di confusione), può fare un po’ ciò che vuole, tanto piú che, se non vado errato, l’usanza delle barre oblique per racchiudere le trascrizioni fonematiche si è affermata solo quando la prima edizione del DOP era già uscita da un bel pezzo…
Poi, come nel caso citato della /n/, ma anche di praticamente ogni altro simbolo del suo «alfabeto fonetico», c’informa che in realtà ognuno di essi rappresenta «sfumature diverse dello stesso suono», cioè —per gli specialisti del settore— si tratta di fonemi, che vengono realizzati da tutta una serie di tassofoni (o allofoni combinatòri).
Quanto alle parentesi quadre, non usando le barre oblique (e non essendoci quindi pericolo di confusione), può fare un po’ ciò che vuole, tanto piú che, se non vado errato, l’usanza delle barre oblique per racchiudere le trascrizioni fonematiche si è affermata solo quando la prima edizione del DOP era già uscita da un bel pezzo…
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