«Croissant», «brioche»

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ilparoliere
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«Croissant», «brioche»

Intervento di ilparoliere »

Segnalo, oltre a cornetto e a brioscia, anche l'esistenza dei traducenti chiffero e polacca. Che ne dite?
Avatara utente
Carnby
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Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
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Re: «Croissant», «brioche»

Intervento di Carnby »

Mi sembra che la polacca fosse, più che un croissant, una specie di saccottino, o mi sbaglio?
ilparoliere
Interventi: 159
Iscritto in data: sab, 13 nov 2021 15:50

Re: «Croissant», «brioche»

Intervento di ilparoliere »

Se s'intende la polacca anconetana allora è un croissant, mentre se s'intende la polacca aversana allora è un saccottino. Tutto secondo me.
Avatara utente
Millermann
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Re: «Croissant», «brioche»

Intervento di Millermann »

La storia del chiffero è piuttosto variegata.
Si tratta di una delle tante varianti regionali nate come adattamenti del tedesco Kipfel o Kipferl, che indica un dolcetto a forma di mezzaluna simile al croissant;)

Fra questi adattamenti, in italiano prevale, nell'uso, chifel, che è il termine che troviamo anche sui libri di cucina, mentre sono considerati regionali/dialettali chiffel, chiffer(o) e altre varianti:
Si trova in vari dialetti, in genovese e milanese chiffel, in bergamasco chifer, in mantovano chifar, in parmigiano chiffer. La cosa fondamentale del chifero, era lo zucchero glassato sopra. Non era una glassa uniforme di zucchero solidificato, ma piuttosto una colatura, una sbavatura dolcissima.
Da notare, ancora, che il chifel corrisponde, per essere precisi, al Kipfel dell'Europa centrale, e non al croissant francese, che ne differisce nella ricetta (pur avendo forma simile) e corrisponde a quello che noi chiamiamo cornetto.

Per quanto riguarda, poi, chíffero, c'è anche un altro aspetto non trascurabile: al di fuori di qualche area della Liguria (anzi, direi, di qualche singola pasticceria che produce ancora questo dolce tradizionale), il termine è oggi usato per indicare un formato di pasta alimentare corta, liscia o rigata, ed è con questo significato che è registrato nei dizionari:)
In Italia, dotta, Foro fatto dai latini
domna charola
Interventi: 1789
Iscritto in data: ven, 13 apr 2012 9:09

Re: «Croissant», «brioche»

Intervento di domna charola »

Vado a memoria… quando andavo a Venezia dalle zie - anni 70 più o meno - in pasticceria mi pendevano a volte i chifferi, che però erano ben distinti, come consitenza di impasto e tipo di dolce, dai cornetti, ch erano come le attuali brioche, però non le chiamavamo così.
Avatara utente
Carnby
Interventi: 5836
Iscritto in data: ven, 25 nov 2005 18:53
Località: Empolese-Valdelsa

Re: «Croissant», «brioche»

Intervento di Carnby »

Sul Guarnaschelli Gotti non c’è polacca, c’è però chiffel.
È il nome dato nell’Italia settentrionale a un dolce austriaco, una sorta di piccolo pane confezionato, in genere, con una pasta per brioche. Si differenzia dalla più diffusa e conosciuta brioche quasi unicamente per la sua caratteristica forma a mezzaluna, chiaramente ricordata dalla parola tedesca Kipfel, lunetta [sic]. Si diversifica anche dal croissant, perché contiene una leggera farcia di confettura di frutta o di crema. Oggi, però, vengono fatti anche con pasta mezza, sfoglia, come i croissant, o addirittura pasta sfoglia. Con il termine chiffel si indicano pure delle varietà di biscotti, tutti con la tipica forma a mezzaluna, nonché una serie di piccole preparazioni elaborate di pasta lievitata o sfoglia, appartenenti perlopiù alla classica pasticceria viennese.
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