Per noi italiani è facile capire che lo spagnolo
mosquito significa, ovviamente, ‹piccola mosca›: equivale, quindi, al nostro
moscerino (in antico,
moscherino).
Mosche, moscerini e zanzare sono in qualche modo simili (appartenendo all'ordine dei ditteri), e non è strano che in alcune lingue vengano distinti solo per le dimensioni. Lo stesso inglese, prima di adottare il termine usato dagli spagnoli, nel Cinquecento, usava il termine
gnat (‹moscerino›) anche per indicare le zanzare.
È, effettivamente, sorprendente che in Italia si sia affermato, già dal tardo latino, un nome specifico per questo insetto, poi tramandato a livello popolare quasi ovunque. Evidentemente, da queste parti i cari ditteri dovevano essere piú frequenti che altrove!
In Italia, a livello regionale, troviamo qualche esempio di sovrapposizione fra i nomi di questi piccoli insetti, ma sono casi rari; il
foglio 477 dell'atlante AIS, sulla sinistra, elenca i nomi locali della zanzara, e si nota che in qualche caso questi si confondono con quelli dei moscerini (ad esempio, in Sicilia c'è
muschittu o
muschitta). Ma, per la maggior parte, i nomi dialettali hanno la stessa origine del termine italiano, e in qualche caso sono addirittura identici. Notevole, specie al meridione, la presenza del tipo
zampana, registrato anche dal
GDLI:
Zampana, sf. Dial. Ant. Varietà di zanzara con arti alquanto lunghi.
Tassoni, XII-1-363: Io avrò bisogno di filatino per fare un zenzalare... perché qui abbiamo molte zanzare o zampane come le chiamano; ma non so quante braccia ce ne vorranno.
Salvini, 39-VI-150: Zanzara, zampana dalle lunghe zampe, e sottili.
Biscioni [s. v.]: ‘Zampane’: zanzare.
= Voce di area centro-merid., contaminazione di zanzara con zampa1.
Anche nel mio dialetto, almeno oggi, è cosí: il moscerino si chiama
zampagliuni (/ʦambaʎˈʎuni/) [forse derivato a sua volta da
zampana?], mentre la zanzara…
zanzara; ma un tempo (e ancor oggi in altri dialetti) un unico termine, il primo, comprendeva entrambi, nonché altri piccoli insetti volanti.
