Laddove e là dove

Spazio di discussione su questioni di grafematica e ortografia

Moderatore: Cruscanti

Intervieni
Fausto Raso
Interventi: 1725
Iscritto in data: mar, 19 set 2006 15:25

Laddove e là dove

Intervento di Fausto Raso »

A mio avviso si scrive laddove, in grafia unita, quando la locuzione ha valore avversativo (ma, mentre, invece) o ipotetico (qualora, se). In grafia scissa nel puro significato di luogo: ecco il mio numero telefonico laddove (qualora) ne avessi bisogno; cercavo il libro là dove lo lasciavo sempre.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

Fermo restando che è «solo» una questione statistica, e alla fin fine si può scegliere la grafia che si preferisce.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Ma certo. Solo che l’uso piú autorevole distingue gli scriventi cólti da quelli meno cólti.
Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

Solo laddove esiste un uso piú autorevole di un altro e c'è motivo che ci sia.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Il DISC ha scritto:Nell’uso comune moderno la grafia separata là dove costituisce una forma rafforzata del semplice dove, avv. con valore di nesso relativo, “nel luogo in cui”: verrò là dove tu mi vorrai; l’ho trovato proprio là dove lo cercavo.
Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

Marco1971 ha scritto:
Il DISC ha scritto:Nell’uso comune moderno la grafia separata là dove costituisce una forma rafforzata del semplice dove, avv. con valore di nesso relativo, “nel luogo in cui”: verrò là dove tu mi vorrai; l’ho trovato proprio là dove lo cercavo.
Ma lo sappiamo, Marco: dico solo che non per questo è «piú autorevole», anche perché non c'è nemmeno possibilità di confusione.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Comunque Dante e Boccaccio usano la forma staccata nel senso di ‘nel luogo in cui’, se queste autorità le possono bastare.
Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

Marco1971 ha scritto:Comunque Dante e Boccaccio usano la forma staccata nel senso di ‘nel luogo in cui’, se queste autorità le possono bastare.
Ma Marco, mi spiega perché per una cosa semplice come l'univerbazione quando non c'è possibilità di confusione dovrebbe valere il principio di autorità o anche solo di massa critica?
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Come ho già spiegato da qualche parte (ma non so piú dove), io sono per il mantenimento di certe distinzioni semantiche riflesse nella grafia: là dove/laddove, se non che/sennonché, per altro/peraltro, ecc. E quando tali distinzioni sono supportate da un’ottima tradizione, non vedo motivo alcuno per caldeggiare l’univerbazione a tutti i costi.
Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

Marco1971 ha scritto:E quando tali distinzioni sono supportate da un’ottima tradizione, non vedo motivo alcuno per caldeggiare l’univerbazione a tutti i costi.
Ma no, dico al contrario che si può indistintamente univerbare o no in entrambi i casi.
Marco1971 ha scritto:Come ho già spiegato da qualche parte (ma non so piú dove), io sono per il mantenimento di certe distinzioni semantiche riflesse nella grafia
Be', niente di male: secondo me può essere un'inutile complicazione, ma minima. Ognun faccia come crede.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Penso umilmente che chi visita queste pagine non lo faccia per sentirsi dire ognun faccia come crede in questioni precise come queste. C’è un uso, e in questo caso, poiché è largamente rispondente a quello tradizionale letterario, non l’avverserei per amor di semplificazione o appiattimento.
Avatara utente
Federico
Interventi: 3008
Iscritto in data: mer, 19 ott 2005 16:04
Località: Milano

Intervento di Federico »

Marco1971 ha scritto:Penso umilmente che chi visita queste pagine non lo faccia per sentirsi dire ognun faccia come crede in questioni precise come queste.
Certo, ma penso anche che sappiano ragionare e scegliere da sé. Non ho mica contestato i suoi consigli: ho solo accennato alla possibilità di fare diversamente, senza consigliare nessuno dei due usi.
Non capisco perché tutto questo polverone.
Marco1971 ha scritto:C’è un uso, e in questo caso, poiché è largamente rispondente a quello tradizionale letterario, non l’avverserei per amor di semplificazione o appiattimento.
Ma figurarsi: continua ad accusarmi di voler imporre o anche solo suggerire delle norme (univerbazione a tutti i costi, semplificazione, appiattimento), e non capisco perché.
Avatara utente
Marco1971
Moderatore
Interventi: 10445
Iscritto in data: gio, 04 nov 2004 12:37

Intervento di Marco1971 »

Dunque, per non confondere chi ci legge e dare un risposta chiara, è preferibile scrivere là dove quando s’intende ‘nel luogo in cui’ e laddove, in uno stile ricercato, come sinonimo di ‘mentre’.
Intervieni

Chi c’è in linea

Utenti presenti in questa sezione: Nessuno e 2 ospiti