Spettacolare e spettacoloso

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Fausto Raso
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Spettacolare e spettacoloso

Intervento di Fausto Raso »

Alcuni scrittori di vaglia o, se preferite, di grido adoperano indifferentemente gli aggettivi "spettacolare" e "spettacoloso": una vittoria spettacolare; una cerimonia spettacolosa. A mio modesto modo di vedere c'è, invece - tra i due aggettivi - una sottile differenza semantica riportata, del resto, anche da alcuni vocabolari. "Spettacolare" andrebbe adoperato solamente per indicare qualche cosa fatta apposta "per dare spettacolo", talvolta anche con un po' di esagerazione: manifestazione spettacolare. L'altro aggettivo, "spettacoloso", per indicare, invece, ciò che veramente "è spettacolo": l'atleta ha fatto un salto spettacoloso. Alla luce di questa "differenza semantica" posso dire - senza ombra di dubbio - che gli esercizi acrobatici che si vedono nei circhi sono "spettacolosi", non spettacolari. Spettacolare, insomma, lascia intravedere un qualcosa di inutile, al contrario di spettacoloso che racchiude in sé una certa "grandiosità". Ma tant'è. Questa è la lingua. Attendo gentili smentite…
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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Federico
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Intervento di Federico »

Non so fino a che punto si possa stabilire qual è la differenza (sorprendentemente il Treccani in linea dà la stessa identica definizione per entrambi: bisogna approfondire).
Personalmente percepisco spettacoloso come una di quelle parole un po' enfatiche e talvolta stucchevoli che vanno (alternamente) di moda; e noto a questo proposito che, per quanto risalga a inizio '800, si inserisce ora all'interno della serie di aggettivi in -oso che sono stati di moda in un certo periodo (mi pare di ricordare negli anni sessanta, forse con la pubblicità di un divano definito comodoso).
Fausto Raso
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Intervento di Fausto Raso »

Ecco cosa scrive il De Mauro in linea
spet|ta|co|ló|so
agg.
CO
1 che sorprende per la sua grandiosità; che ha il carattere di uno spettacolo solenne: una festa spettacolosa
2 estens., straordinario, eccezionale: avere una memoria spettacolosa

spet|ta|co|là|re
agg.
CO
1 sensazionale, d’effetto: spettacolari festeggiamenti | rappresentazione s., film s., realizzato con grande impiego di effetti speciali o di effetti scenici
2 estens., eccezionalmente positivo: all’esame te la sei cavata in maniera s.
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Non ci sono, mi pare, grandi differenze tra i due termini. Il De Felice-Duro dice questo:
spettacolóso 1. Grandioso, di grande effetto (concorre, con usi più limitati e con valore più generico, con spettacolare): una festa s.; un addobbo s. 2. Straordinario, eccezionale: avere una memoria s., riportare un successo s.

spettacolare – Che ha i caratteri, e soprattutto la grandiosità, la ricerca di effetti, l’attrattiva e la suggestione, di uno spettacolo: una parata, una cerimonia s.; una partita, una gara s., e giocare in modo s.
Interessante (almeno per me, che non lo sapevo e pensavo fosse il contrario) notare che spettacoloso (1816) precede di oltre un secolo spettacolare (1942).
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
Fausto Raso
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Intervento di Fausto Raso »

Marco1971 ha scritto:Interessante (almeno per me, che non lo sapevo e pensavo fosse il contrario) notare che spettacoloso (1816) precede di oltre un secolo spettacolare (1942).
Involontariamente le sono stato "utile" :D
«Nostra lingua, un giorno tanto in pregio, è ridotta ormai un bastardume» (Carlo Gozzi)
«Musa, tu che sei grande e potente, dall'alto della tua magniloquenza non ci indurre in marronate ma liberaci dalle parole errate»
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Marco1971
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Intervento di Marco1971 »

Ma certo: in questa piazza tutto è motivo di approfondimento e di conoscenza, e non si finisce mai d’imparare. :)
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
marcri
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Intervento di marcri »

Ricordo, a causa di una indimenticabile figuraccia a cui mi sottopose la maestra alle elementari, che il suffisso -oso indica la presenza nell'aggettivo della caratteristica propria del sostantivo da cui deriva, che lo riempie del suo significato, senza intervento esterno.

Trovo ora sul DISC:

-oso1 [óso]

Suffisso di agg. nei quali denota la presenza della condizione, della caratteristica espressa dal s. da cui derivano (sieroso, afoso)

• lat. -osum, tratto da odor “odore” e quindi col sign. orig. di “che ha odore di” quindi “pieno di” (es. vinosus “avvinazzato”)

Per i curiosi, la figuraccia fu una segnaccio rosso sotto "funghi avvelenati" che usai in un tema, a cui seguì la spiegazione dell'insegnante: i funghi sono velenosi perché hanno in sé naturalmente la sostanza tossica, sarebbero avvelenati se qualcuno la aggiungesse dall'esterno.
Ma ero alle elementari...
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Federico
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Intervento di Federico »

marcri ha scritto:Per i curiosi, la figuraccia fu una segnaccio rosso sotto "funghi avvelenati" che usai in un tema, a cui seguì la spiegazione dell'insegnante: i funghi sono velenosi perché hanno in sé naturalmente la sostanza tossica, sarebbero avvelenati se qualcuno la aggiungesse dall'esterno.
Brava la maestra.
Marco1971 ha scritto:Interessante (almeno per me, che non lo sapevo e pensavo fosse il contrario) notare che spettacoloso (1816) precede di oltre un secolo spettacolare (1942).
In effetti pare che spettacolare sia un calco o comunque una parola influenzata molto dall'inglese spectacular.
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