«Gentlemen agreement»
Moderatore: Cruscanti
«Gentlemen agreement»
Non che sia molto diffusa, però questa espressione è interessante: a volte sembra persino ironica o paradossale (è il politicamente corretto?); m'è capitato di leggere (non ricordo dove) di un «gentlemen agreement» che sembrava piú che altro un patto sottobanco non tanto legale (per non parlare di questo esempio, trovato con Google: «La società dove lavoravo in Germania mi ha fatto mobbing e spaventato per mesi e infine costretto a firmare il loro “gentlemen agreement” sotto la minaccia del licenziamento»).
Ma in generale, come si può tradurre? Patto informale?
Ma in generale, come si può tradurre? Patto informale?
Non ho una traduzione da proporre (se non la banale traduzione letterale accordo di gentiluomo/gentiluomini), ma almeno chi desidera usare questa locuzione, la scriva correttamente: gentleman’s agreement. Stranamente i dizionari italiani riportano solo la versione al plurale gentlemen’s agreement.
Ma quella lingua si chiama d’una patria, la quale convertisce i vocaboli ch’ella ha accattati da altri nell’uso suo, et è sí potente che i vocaboli accattati non la disordinano, ma ella disordina loro.
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GENTLEMEN'S AGREEMENT
Il gentlemen’s (o gentleman’s) agreement è un patto che crea solo obligazioni morali. Veniva anche detto patto d’onore prima che l’espressione cadesse in disuso per l’analogia con i cosiddetti patti scellerati (definiti pure questi nella malavita, anche da quella in doppiopetto, «d’onore»). Il risultato fu che perfino in epoca fascista il ministero degli esteri chiamò «gentlemen’s agreement» la famosa Dichiarazione anglo-italiana del 2 gennaio 1937 per la non interferenza nel Mediterraneo, la quale – al contrario degli Accordi di Pasqua dell’anno successivo – non creava obblighi giuridici. Secondo me, ora «accordo informale» potrebbe andare.
Uri Burton
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MOBBING
Mi spaventa quasi di più il «fatto mobbing». Bisognerà riscrivere in qualche modo «la prova dell’esistenza di Dio». Magari dicendo: «Sant’Anselmo ha fatto testing dell’esistenza di Dio».Federico ha scritto:Non che sia molto diffusa, però questa espressione [gentlemaen's agreement] è interessante: a volte sembra persino ironica o paradossale (è il politicamente corretto?); m'è capitato di leggere (non ricordo dove) di un «gentlemen agreement» che sembrava piú che altro un patto sottobanco non tanto legale (per non parlare di questo esempio, trovato con Google: «La società dove lavoravo in Germania mi ha fatto mobbing e spaventato per mesi e infine costretto a firmare il loro “gentlemen agreement” sotto la minaccia del licenziamento»).
Ma in generale, come si può tradurre? Patto informale?
Ultima modifica di Uri Burton in data sab, 10 feb 2007 11:51, modificato 1 volta in totale.
Uri Burton
Io invece ho incontrato (in italiano) gentlemen agreement e gentleman agreement, anche se sono relativamente diffuse pure gentlemen's agreement e gentleman's agreement, stando a Google.Marco1971 ha scritto:Non ho una traduzione da proporre (se non la banale traduzione letterale accordo di gentiluomo/gentiluomini), ma almeno chi desidera usare questa locuzione, la scriva correttamente: gentleman’s agreement.
Di o tra?
Perché non patto tra gentiluomini?
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Re: Di o tra?
In Italia la spinta analogica rimarrebbe priva di fibra anche con tra. Per difetto della «materia prima» da cui prendere ispirazione.CarloB ha scritto:Perché non patto tra gentiluomini?
Uri Burton
In spagnolo, se non sbaglio, si dice "pacto entre caballeros"... comunque "pattro tra/da gentiluomini" mantiene comunque un errore di fondo, ossia quello della sbagliata traduzione da calco inglese. Badiamo infatti al valore semantico del termine "gentleman" in inglese: non è quello del nostro tronfio e ottocentesco "gentiluomo" il quale, in vero, appar quasi ridicolo ai giorni nostri: puzza di desueto. In compenso v'è un termine di gran lunga migliore per tradurre quel "gentleman" ed è "signori": il "signori" di «signori si nasce». Purtroppo "patto tra/da signori" non suona benissimo e molte sostenitrici di crociate grammatico-vetero-femministe tuonerebbero contro l'imperialismo logocentrico maschile.
Scherzi a parte non posso che approvare "patto informale" e "patto d'onore" a seconda della forza che si vuole dare al tutto: se si tratasse d'un mero accordo d'affari privo dell'ufficialità burocratica andrà bene il primo; nel caso fosse un accordo privato, segreto tra persone "d'onore" (senza l'odiata accezione mafiosa del termine) allora andrà bene il secondo. Ecco.
Scherzi a parte non posso che approvare "patto informale" e "patto d'onore" a seconda della forza che si vuole dare al tutto: se si tratasse d'un mero accordo d'affari privo dell'ufficialità burocratica andrà bene il primo; nel caso fosse un accordo privato, segreto tra persone "d'onore" (senza l'odiata accezione mafiosa del termine) allora andrà bene il secondo. Ecco.
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·Dum·Doceo·Disco·
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Tuttavia, è un calco usato spesso anche per tradurre gentleman nel suo significato storico specifico.cuci ha scritto:Badiamo infatti al valore semantico del termine "gentleman" in inglese: non è quello del nostro tronfio e ottocentesco "gentiluomo" il quale, in vero, appar quasi ridicolo ai giorni nostri: puzza di desueto.
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