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Inviato: ven, 09 mag 2014 21:14
di Manutio
Carnby ha scritto:Va bene che info e metro/metrò (a cui aggiungo il più brutto di tutti, demo, e intro) siano merce d'importazione, ma parà e marò? E cine, foto, bici e moto?
Di
marò non saprei dire, ma quanto a
parà insisto che si tratta di un forestierismo, cioè francesismo. Credo proprio di ricordare che gli Italiani lo conobbero e cominciarono a usare al tempo della guerra d’Algeria e dell’insurrezione militare contro De Gaulle (1961), e qualche fonte lessicale sembra confermarlo. Quanto agli altri esempi:
cine e
bici mi sembra che abbiano avuto fortuna solo nell’Italia settentrionale, e che siano del tutto estranei all’uso centromeridionale, ciò che è certo indicativo di tendenze piú generali. Ma qualcuno potrà testimoniare meglio di me. In ogni modo, restiamo molto, molto indietro, in fatto di abbreviazioni, a tutt’e tre le principali lingue europee.
Inviato: ven, 09 mag 2014 21:29
di Ferdinand Bardamu
Manutio ha scritto:In ogni modo, restiamo molto, molto indietro, in fatto di abbreviazioni, a tutt’e tre le principali lingue europee.
Uhm, non capisco bene il senso di questa frase: la resistenza dell’italiano all’abbreviazione sarebbe un segno di arretratezza?
Inviato: ven, 09 mag 2014 21:32
di Manutio
Naturalmente no.
Inviato: ven, 09 mag 2014 22:01
di Ferdinand Bardamu
Ho capito male, allora. Me ne scuso.
Inviato: ven, 09 mag 2014 23:46
di Ivan92
Andrea Russo ha scritto:Questo sicuramente, almeno a Pisa: è comune sentire ['bortsa], [il'tsole] ("il sole"), ecc.
Anche qui nella provincia d'Ancona, la fricativa alveolare sorda vien sostituita dall'affricata.
Io pentso, ho pertso, il tsentso, ecc.
Inviato: sab, 10 mag 2014 12:35
di Manutio
Ferdinand Bardamu ha scritto:Ho capito male, allora. Me ne scuso.
Mi scuso anch'io, che mi sarò espresso poco felicemente. La mia era la constatazione di un piú e meno, che non comportava alcun giudizio di meglio e peggio.
Re: Il filone dello sfogo: quali pronunce non sopportate pun
Inviato: sab, 13 dic 2014 18:11
di fiorentino90
Souchou-sama ha scritto:mi spiace che stia sparendo la pronuncia «tèschio»
Lei probabilmente parla dei professionisti della voce, ma in
Toscana prevale la pronuncia con -e- aperta. Perché il DiPI dà T e/ɛ?

Inviato: sab, 13 dic 2014 19:43
di fiorentino90
Souchou-sama ha scritto:SinoItaliano ha scritto:Unico caso in cui il neutro tradizionale corrisponde alla pronuncia romana, e il neutro moderno alla pronuncia fiorentina?

A conti fatti, posso risponderLe: sí.

E in effetti è piuttosto strano: in tutti gli altri casi —non molti, s’intende— in cui la pronuncia piú neutra è quella romana anziché quella fiorentina, il
DiPI predilige —giustamente, direi

— quella romana:
bóccolo,
Bréscia,
camerléngo,
raméngo,
còmplico,
còppia
Còppia è la pronuncia dominante nella Toscana fiorentina (oltre che aretina).
DOP.
Inviato: sab, 13 dic 2014 20:42
di Scilens
Io (per naturale pronuncia) dico coppia e coppa con la normalissima o chiusa. Sbagliano i fiorentini.
Tèschio l'ho sempre sentito con la e aperta. Certo che se si prendesse per buona la pronuncia media televisiva s'avrebbe un'idea piuttosto buffa dell'Italiano. Meglio la radio.
Inviato: dom, 14 dic 2014 0:24
di valerio_vanni
Io còppia e cóppa.
Inviato: dom, 14 dic 2014 10:25
di fiorentino90
Scilens ha scritto:Io (per naturale pronuncia) dico coppia e coppa con la normalissima o chiusa. Sbagliano i fiorentini.
La pronuncia etimologica è quella con
o chiusa, ma i fiorentini non sbagliano. Al massimo, ànno sbagliato in passato, ma oggi è la pronuncia con
o aperta a essere preferita, anche se non etimologica.
Scilens ha scritto:Meglio la radio.
Direi che ormai in radio si sente piú milanese che italiano neutro...
Detto in modo molto sempliciotto, in genere il toscano che dice
còppia dice anche
còppa, il toscano che pronuncia
cóppa pronuncia pure
cóppia.
DOP. La distribuzione di
coppo è simile, ma prevale in Toscana la pronuncia con
o chiusa. Sempre il
DOP. In effetti, il mio audiolibro di dizione piú recente consiglia
còppia,
còppa e
cóppo. Invece, quell'altro fa ancora la distinzione tra
còppa (vaso) e
cóppa (salume).
Inviato: dom, 14 dic 2014 11:17
di GFR
Aggiungo le mie abitudini settentrionali:
còppia cóppa (trofeo e salume)
cóppo.
Però se non ci intendiamo col salumiere possiamo anche compraci un etto, un etto e mezzo, di
Bologna (che forse per gli emiliani è la
mortadella).

Inviato: dom, 14 dic 2014 15:35
di Animo Grato
fiorentino90 ha scritto:Invece, quell'altro fa ancora la distinzione tra
còppa (vaso) e
cóppa (salume).
La faccio ancora pure io, che ero all'oscuro di questi aspetti etimologici e dell'antica "trasgressione" fiorentina. La
coppia, per me, è sempre aperta (foneticamente, s'intende

).
Inviato: dom, 14 dic 2014 17:25
di Ivan92
Coppia e coppa rigorosamente con o aperta. La pronuncia di coppo è invece oscillante.
Inviato: dom, 14 dic 2014 18:59
di Infarinato
fiorentino90 ha scritto:Scilens ha scritto:Io (per naturale pronuncia) dico coppia e coppa con la normalissima o chiusa. Sbagliano i fiorentini.
La pronuncia etimologica è quella con
o chiusa, ma i fiorentini non sbagliano. Al massimo, ànno sbagliato in passato, ma oggi è la pronuncia con
o aperta a essere preferita, anche se non etimologica.
Io invece, in questo caso, sono molto etimologico:
còppia (<
CŎPULA[M]),
cóppa e
cóppo, ma, ad esempio, mi’ ma’ le pronuncia tutte chiuse.