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Inviato: mer, 17 mag 2006 15:02
di Federico
Freelancer ha scritto:Se parla sul serio, al suo posto cercherei di sviluppare questa capacità - ossia esprimersi con il registro adatto.
Io ci provo. So che è importante, e ho già letto quel brano, grazie.
Freelancer ha scritto:Questa è una tautologia; estensione semantica di una parola è per l'appunto il suo uso in campi diversi da quella in cui si adopera normalmente.
Allora quell'uso di fruibile non è un'estensione semantica: in ogni caso, fruibile non è come imprinting e la risposta alla sua domanda resta no.

Inviato: mer, 17 mag 2006 16:28
di Freelancer
Federico ha scritto:Allora quell'uso di fruibile non è un'estensione semantica: in ogni caso, fruibile non è come imprinting e la risposta alla sua domanda resta no.
La mia domanda era retorica. Non richiedeva una risposta.

Inviato: mer, 17 mag 2006 16:54
di Federico
Freelancer ha scritto:La mia domanda era retorica. Non richiedeva una risposta.
La sua domanda era retorica, certo. Proprio questo era necessaria una risposta.

P.s.: non capisco perché stiamo cercando di inventare degli screzi fra di noi.

Inviato: mer, 17 mag 2006 17:13
di Freelancer
Federico ha scritto:
Freelancer ha scritto:La mia domanda era retorica. Non richiedeva una risposta.
La sua domanda era retorica, certo. Proprio questo era necessaria una risposta.

P.s.: non capisco perché stiamo cercando di inventare degli screzi fra di noi.
Se le ho dato l'impressione di voler litigare, è un malinteso e me ne scuso. Io voglio stare in pace con tutti. Non prenda mai personalmente i miei interventi, la prego.

Inviato: mer, 17 mag 2006 19:28
di Federico
Freelancer ha scritto:Se le ho dato l'impressione di voler litigare, è un malinteso e me ne scuso. Io voglio stare in pace con tutti. Non prenda mai personalmente i miei interventi, la prego.
No, non di voler litigare, figurarsi (mica sono cosí suscettibile!): solo, notavo che le nostre due posizioni sono molto piú vicine di quanto non appaia leggendo i nostri ultimi messaggi. :wink:

Inviato: mer, 17 mag 2006 21:38
di fabbe
Avrei un quesito: il frutto "limetta" equivale al "lime"? ed in caso affermativo si pronuncia come scritto o essendo un diminutivo di "lime" viene pronunciato "laimetta"?

Altrimenti quale è il termine italiano per "lime"?

Inviato: mer, 17 mag 2006 21:49
di Marco1971
Sí, limetta (1895) equivale al lime e si pronuncia /li'metta/. Deriva dall’arabo lima (limone), donde anche il nostro lima, attestato sin dal 1698.

Inviato: mer, 17 mag 2006 21:59
di fabbe
Grazie mille!

Inviato: gio, 18 mag 2006 17:47
di Federico
Ultimamente a proposito dei conti pubblici italiani si sente parlare in continuazione di due diligence. :?

Aggiungo poi un altro esempio di uso di imprinting da un quotidiano:
L'apparato di comando che Padoa Schioppa porta con sé ha l'imprinting di Ciampi. Il nuovo capo di gabinetto, Paolo de Ioanna, e il responsabile della segreteria tecnica, Francesco Alfonso, sono ambedue Ciampi-boys. [...] Al loro fianco lavoreranno due new-entry [...] [corsivo mio]
Ci sono mille modi per fare a meno di quell'imprinting. Trovo che anche in questo caso potrebbe tornare utile eredità (e a questo punto quasi quasi lo aggiungo alla lista), ma trattandosi di persone perché non dire che sono state "plasmate" da Ciampi, o se si vuole essere piú forti che seguono la "dottrina Ciampi" o qualcosa del genere?

Per new entry, novellino è troppo forte (non capisco le intenzioni del giornalista)? Ma allora può bastare nuovo arrivato, ad esempio.

Inviato: gio, 18 mag 2006 20:05
di fabbe
imprinting: formazione, impostazione, impronta
new entry: nuovo arrivato, nuovo nome ecc.

Entrambi mi sembrano facili da sostituire.

Io tradurrei in italiano completo la frase che lei riportava così (versione concisa):

L'apparato di comando [...] ha l'impostazione Ciampi. Il nuovo capo di gabinetto,[...], e il responsabile della segreteria tecnica,[...], sono ambedue filo-Ciampi. [...] Al loro fianco lavoreranno due nomi nuovi [...]

Inviato: gio, 18 mag 2006 20:45
di Marco1971
Bravo, Fabbe! Nuovo nome è davvero calzantissimo.

Vorrei aggiungere che nel contesto della frase riportata da Federico impronta sta benissimo:
Il Battaglia ha scritto:Imprónta 2. Figur. Caratteristica che costituisce il segno inconfondibile di qualcuno o di qualcosa. – Anche: segno, carattere che denota derivazione o discendenza da qualcuno o da qualcosa.
Ogni vita ha l’impronta di Dio. (Mazzini)

Inviato: gio, 18 mag 2006 20:57
di Federico
Marco1971 ha scritto:Vorrei aggiungere che nel contesto della frase riportata da Federico impronta sta benissimo:
È vero. A me dà un'idea di "marchio di fabbrica" (di qualità) indelebile: una specie di filigrana.

Nuovo nome (o nome nuovo, che a me sembra meglio) non è sempre adatto per "new entry", nel senso che una persona può essere un "novellino" (o matricola) di qualcosa ma essere arcinoto, come Padoa Schioppa, per fare un esempio in tema.

E anche "filo-Ciampi" non ha la sfumatura di "tifoso sfegatato" (subordinato, e non semplice alleato di pari grado) che trasmette "Ciampi-boys".

Perciò, per proseguire il "gioco", l'esercizio, trasformerei cosí la frase:

«L'apparato di comando che Padoa Schioppa porta con sé ha l'impronta di Ciampi. Il nuovo capo di gabinetto, Paolo de Ioanna, e il responsabile della segreteria tecnica, Francesco Alfonso, sono ambedue discepoli di Ciampi. [...] Al loro fianco lavoreranno due matricole [...]»

O altrimenti

«L'apparato di comando che Padoa Schioppa porta con sé è stato plasmato da Ciampi.» ecc.

Inviato: gio, 18 mag 2006 21:04
di fabbe
Concordo: in questo caso "impronta" va benissimo.

Secondo me sia "Ciampi-boys" che "imprinting" sono stati usati a sproposito nella frase.

Nel mio adattamento ho cercato non di tradurre quei termini ma di scrivere ciò che (a mio avviso) aveva in mente chi li aveva usati.

Ricordiamoci che spesso queste parole vengono usate non per il loro reale significato ma per moda.

Inviato: gio, 18 mag 2006 21:17
di Federico
fabbe ha scritto:Nel mio adattamento ho cercato non di tradurre quei termini ma di scrivere ciò che (a mio avviso) aveva in mente chi li aveva usati.
Mi permetto di farle notare che questa sua valutazione rischia di essere altamente azzardata, se basata esclusivamente su un unico periodo di un articolo di 86 righe...
fabbe ha scritto:Ricordiamoci che spesso queste parole vengono usate non per il loro reale significato ma per moda.
Verissimo. Ma non si può ignorare le esigenze (vere, false o presunte, giuste o deplorevoli che siano) per cui nascono: pur senza assecondarle corrivamente, dobbiamo dimostrare che si possono soddisfare anche facendo uso dell'italiano, e non solo con degli anglicismi. Sospetto che la sua versione non avrebbe soddisfatto l'autrice dell'articolo. Tutto questo AMMA*, naturalmente.

*anche l'uso smodato che si fa di queste sigle è poco apprezzabile, ma fare pubblicità alle alternative italiane può essere il male minore.

Inviato: gio, 18 mag 2006 21:19
di fabbe
Federico ha scritto:
fabbe ha scritto:Nel mio adattamento ho cercato non di tradurre quei termini ma di scrivere ciò che (a mio avviso) aveva in mente chi li aveva usati.
Mi permetto di farle notare che questa sua valutazione rischia di essere altamente azzardata, se basata esclusivamente su un unico periodo di un articolo di 86 righe...
fabbe ha scritto:Ricordiamoci che spesso queste parole vengono usate non per il loro reale significato ma per moda.
Verissimo. Ma non si può ignorare le esigenze (vere, false o presunte, giuste o deplorevoli che siano) per cui nascono: pur senza assecondarle corrivamente, dobbiamo dimostrare che si possono soddisfare anche facendo uso dell'italiano, e non solo con degli anglicismi. Ho l'impressione che la sua versione non avrebbe soddisfatto l'autrice dell'articolo. Tutto questo AMMA*, naturalmente.

*anche l'uso smodato che si fa di queste sigle è poco apprezzabile, ma fare pubblicità alle alternative italiane può essere il male minore.
Certo, il mio era solo un giochino.