Inviato: dom, 04 giu 2006 2:02
Grazie, Federico. E cosa mettiamo per uplink?
Spazio di discussione sulla lingua italiana / Discussion board on the Italian language
https://www.achyra.org/cruscate/
Ho aggiunto semplicementeMarco1971 ha scritto:Grazie, Federico. E cosa mettiamo per uplink?
Be', il bello di questa semplicissima proposta è che possiamo anche ricavare immediatamente l'opposto: aggiungo immediatamentearianna ha scritto:Leggo qui che l'opposto di uplink è downlink, non mi stupirebbe se anche quest'altro fosse registrato...
Marco1971 ha scritto:No, ma in compenso abbiamo gli utilissimi download, downloading, downgrading, downloader, download manager, downsizing e persino downtown! Tutti rispondenti, si capisce, a precise esigenze dei parlanti.
Oh povero me!arianna ha scritto:E aggiungo best effort anch'esso pescato in rete (qui).
Marco lei fa una terribile confusione buttando tutto nello stesso calderone.Marco1971 ha scritto:No, ma in compenso abbiamo gli utilissimi download, downloading, downgrading, downloader, download manager, downsizing e persino downtown! Tutti rispondenti, si capisce, a precise esigenze dei parlanti.
Sembrerebbe significare fatalisticamente "il meglio possibile"!Federico ha scritto:best effort bisogna studiarselo un po'...
Ah, ma in tal caso siamo bravissimi anche noi: ridimensionare, esuberi (per non parlare di razionalizzare ecc.). Siamo bravissimi a trovare termini per definire il licenziamento.Freelancer ha scritto:Downsizing è un eufemismo per licenziare
mi pare ovvio dire "quali migliori soluzioni" senza bisogno di ricorrere al forestierismo.Come può sapere quale soluzioni "best effort" sono state scelte dal collega prima di lui? Misteriosamente la documentazione (chissà com
Freelancer ha scritto:Download a volte risponde a necessità di brevità fisica, va inserito in una casella di lunghezza limitata.
Meno male!Freelancer ha scritto:Downloading va benissimo reso con scaricamento.
Purtroppo, a quanto ne so, non si tratta di nome proprio. La definizione del GRADIT è questa: software (= programma) che permette di scaricare (sogno o son desto?) files (idem) dalla rete (no, che c’entra, bisognava dire web!).Freelancer ha scritto:Download Manager potrebbe anche essere il nome di un programma, quindi da non tradurre.
Saranno tutti eufemismi, ma intanto, questo termine indica anche, in informatica, il riprogettare programmi o sistemi in modo che richiedano minori risorse.Freelancer ha scritto:Downsizing è un eufemismo per licenziare
Sí, ma le pare normale che compaia in un dizionario italiano?Freelancer ha scritto:e downtown è un banale centro città.
Secondo me lei dà troppa importanza al supplemento del Gradit. I collaboratori di De Mauro evidentemente si sono sbizzarriti nell'inserire un po' di termini informatici presi a casaccio; per ognuno che ne trova lì ce ne sono altri 10 o 20 in giro di cui lei ignora l'esistenza; molti hanno circolazione solo settoriale, io non ci perderei il sonno.Marco1971 ha scritto:Purtroppo, a quanto ne so, non si tratta di nome proprio. La definizione del GRADIT è questa: software (= programma) che permette di scaricare (sogno o son desto?) files (idem) dalla rete (no, che c’entra, bisognava dire web!).Freelancer ha scritto:Download Manager potrebbe anche essere il nome di un programma, quindi da non tradurre.Saranno tutti eufemismi, ma intanto, questo termine indica anche, in informatica, il riprogettare programmi o sistemi in modo che richiedano minori risorse.Freelancer ha scritto:Downsizing è un eufemismo per licenziare
Nel Treccani non c'è, Aldo Duro teneva sotto maggiore controllo i lessicografi che lavoravano con lui, downtown appartiene a un dizionario inglese-italiano, ripeto, non faccia troppo caso a quello che trova nel supplemento del Gradit. (Non c'è neanche nel Devoto-Oli.)Marco1971 ha scritto:Sí, ma le pare normale che compaia in un dizionario italiano?Freelancer ha scritto:e downtown è un banale centro città.
Non commento, perché potrebbe alterare la qualità del pranzo domenicale...Shopping center, rivenditori d’auto, parcheggi e gente qualunque sfilano sotto il nostro naso prima che lo Starship si fermi sulla seconda strada di downtown, davanti all’ostello.
Io vorrei qui fare un'osservazione, Marco. Lei crede veramente che esista qualcosa al mondo (qualsiasi cosa) che avrebbe potuto convincere il giornalista autore del brano in oggetto a usare parole italiane al posto di quelle inglesi? A me sembra che le parole inglesi usate in questo brano servano (nella mente dell'autore) un preciso scopo, e cioè quello di dare un certo timbro al suo scritto. (Che poi io o lei troviamo questo timbro ridicolo e abbastanza rivoltante è un altro discorso.) Il fatto è, mi sembra, che sia proprio questo timbro lo scopo dell'articolo stesso. Se la stessa cosa la si scrive con parole italiane, non vuol più dire NIENTE, perché lo scopo non è comunicare una cosa, ma è comunicare un certo modo di vedere le cose. Non mi sto spiegando bene, ma prima di saltarmi alla gola a mo' di pitbull come fa di solito, vuole provare a capire cosa sto cercando di dire?Marco1971 ha scritto:Non commento, perché potrebbe alterare la qualità del pranzo domenicale...Shopping center, rivenditori d’auto, parcheggi e gente qualunque sfilano sotto il nostro naso prima che lo Starship si fermi sulla seconda strada di downtown, davanti all’ostello.