Re: «Assimilazione» di /ʃ/ in /ʒ/
Inviato: mar, 11 mar 2025 17:49
Non siamo nella stessa identica situazione, e Lei lo sa.G. M. ha scritto: mar, 11 mar 2025 16:14 L'assimilazione non riguarda (in modo consueto, non anomalo) i nessi consonantici proprio laddove sono «estranei alla nostra normale fonotassi»? Come nel caso del filone da cui ho tratto la sua frase, in cui discutevamo un nesso appunto estraneo.
Ma l’assimilazione potrebbe anche non avvenire, e tutt’i parlanti (o almeno quelli con un grado d’istruzione medio-alto) potrebbero continuare pervicacemente a dire Camcia[t̚k]a.
Questa è oggi sicuramente la situazione di Schlein, in cui quasi tutti gl’italofoni si sforzano di pronunciare Schl [ʃl̥], pochi ripiegano su [ʒ̥l̥] e praticamente nessuno arriva a un pieno [ʒl].
Inoltre, assimilando [t̚k] in [k̚k] si ritrova un nesso consonantico in tutto e per tutto italiano; assimilando [ʃl̥] in [ʒl] si passa da un nesso palesemente estraneo alla nostra fonotassi a un altro nesso di quel tipo e, perdipiú, ancor piú inconsueto. Un’assimilazione molto piú naturale di [ʃl̥] in italiano sarebbe, come da Lei opportunamente ricordato, [zl].