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Inviato: dom, 16 ott 2005 15:39
di amicus_eius
Cuci riscrive, nel suo bell'intervento -non è che voglio farne le postille :lol: -
Snowboard
Tavola da neve; nivitavola (da nix,nivis) ; chionotavola ("chiono-" da χιών... esiste un prefisso che indichi la neve?)
In greco neve si dice niphetòn (propriamente nevicata), e fiocco di neve nìphados (la radice indeuropea è la stessa del latino nix).

Resta il problema del traducente... Come sempre, purtroppo, quando si cerca di battere l'inglese sul terreno dei composti...

Inviato: dom, 16 ott 2005 16:40
di Marco1971
amicus_eius ha scritto:Un altro anglismo che mi è capitato di sentire in questo corso di formazione sul cinema e le tecnologie multimediali è sequencer, un arnese che dovrebbe avere a che fare con il montaggio del suono. Esiste già la parola "sequenziatore" come traducente?
Sí, esiste, ma con accezione diversa:
Il GRADIT ha scritto:sequenziatore s.m. TS biochim. [1987; der. di sequenziare con -tore, cfr. ingl. sequencer] apparecchiatura automatica o semiautomatica che permette di determinare la sequenza degli amminoacidi in una proteina; anche agg., apparecchio sequenziatore.
Ma è il termine perfetto per descrivere quell’arnese tecnico; basta cominciare a usarlo.

Inviato: lun, 17 ott 2005 11:41
di Gino Zernani
Ricordo che parecchi anni fa mi era capitato di sentire quale traducente di surf (sull'onde) acquaplano: a me era piaciuto molto.
Tuttavia ad una prima analisi mi pare che il termine acquaplano oggi designi solamente una particolare disciplina di sport acquatico: è ben vero che si tratterebbe di una tavola di legno trascinata da un motoscafo!
Ritornando in tema: credo che linguisticamente acquaplano sia ineccepibile; e dunque perchè non adoprarlo adattandolo: snowboard = neveplano?
P.s. Ho letto l'intervento di Infarinato in risposta a Manna e devo dire che mi trova concorde. Per quanto mi riguarda ho "buttato giù" alcuni elementari spunti per le lettere Z e Y, (che, peraltro, con mio sommo gaudio, non sono numerosi) ma la W mi ha frenato: Web è un bel rebus!
Spero al più presto di riportarli in calce al filone (ha ragione Marco: a furia di sentirlo usare, filone inizia a piacermi!)

Inviato: ven, 21 ott 2005 0:37
di cuci
amicus_eius ha scritto:Relativamente al problema di un traducente per location, Cuci scrive:
Location:
Esterno (è un termine tecnico esistente nel mondo della cinematografia; es. «Gli esterni sono girati in Nuova Zelanda»)
Il problema è che le locations possono essere sia esterne sia interne (il formatore che aggiornava noi docenti di scoletta di provincia su come fare un cortometraggio usava questo anglismo anche per indicare scene girate in ambienti chiusi, nei locali che facevano da teatro di posa improvvisato). Io proporrei semplicemente di cercare di ampliare le accezioni di termini come "ambientazione" o "collocazione".
La vera speranza è che non si perda l'uso di "esterno" e "interno" con questo significato per ridurre tutto a location

amicus_eius ha scritto:Un altro anglismo che mi è capitato di sentire in questo corso di formazione sul cinema e le tecnologie multimediali è sequencer, un arnese che dovrebbe avere a che fare con il montaggio del suono. Esiste già la parola "sequenziatore" come traducente?
In teoria il traducente perfetto sarebbe il lungo e scomodo "Elaboratore di Sequenza" (o di sequenze, ora non ricordo). Anni nel mondo del rap fan sì che lo conosca bene.

Inviato: gio, 12 gen 2012 12:15
di Giovabis
Sono appena tornato da una settimana tra le nevi, durante la quale mi chiedevo quali fossero i migliori termini in italiano per indicare questo sport e i suoi derivati.

Io, che, però, preciso vado in snowblade, i miniscì, mi trovavo a parlare di:

- "tavola" per lo strumento
- "bordare" per l'atto di andare con la tavola (pensavo anche a "tavolare", ma suonava un po' strano)
- "bordatore" per indicare colui che va con la tavola (ipotizzavo anche "tavolatore")

Mentre avevo più dubbi per quanto riguardo lo sport, nel senso dello snowboard, come per esempio lo scì. Pensavo ancora semplicemente "la tavola": - fai tavola o scì? -.

Inviato: lun, 12 mar 2012 16:21
di Cratilo
Concordo con Cuci sulla scelta di "tavola", anzichè "pattino", per tutti gli attrezzi di sport come surf, skateboard, snowboard ecc., che si usano a piedi uniti. Pattino dà più l'idea di attrezzi che si usano in coppia e con i piedi staccati. Sulle piste da sci mi è capitato di sentire frasi come "fissa bene lo scarpone sulla tavola" e simili.

Inviato: lun, 12 mar 2012 18:23
di SinoItaliano
Infarinato ha scritto:uno skate-board («monopattino»?)
Signori!
Nessuno di voi ricorda cosa è il «monopattino», tanto di moda qualche anno fa, piú o meno fine anni '90 - inizi del Duemila?
(Secondo Wikipedia già esistevano nei primi del Novecento e furono gli antenati degli attuali motorini, ma è qualche anno fa che esplose la moda in tutto il mondo.)

Monopattino secondo Wikipedia

Immagini del monopattino su Gugol

In poche parole, è una tavola allungata sottile a due rotelle, con sopra un manubrio dove si poggiano le mani. Si sta in piedi, mettendo un piede sulla tavola, mentre con l'altro piede si spinge per terra all'indietro, in modo da dare velocità al mezzo. Una volta acquisita velocità, il piede che prima spingeva si può mettere sopra la tavola dietro all'altro piede, in modo da mettere i 2 piedi in fila indiana. Il piede dietro può spingere un pedale sopra la ruota, che abbassandosi tocca la ruota fermandola, in questo modo si frena.
Il manubrio serve per sterzare.

Esisteva anche il monopattino elettrico, dotato di sellino, si mettevano entrambi i piedi sulla tavola, mentre il manubrio era dotato di acceleratore e freno, e ovviamente per sterzare.
In pratica l'antenato delle biciclette elettriche e motorini elettrici, molto popolari nella Cina di oggi.

Insomma, un monopattino non è proprio uno skateboard.

Inviato: lun, 12 mar 2012 19:16
di Carnby
SinoItaliano ha scritto:Insomma, un monopattino non è proprio uno skateboard.
In effetti, nei primi anni di commercializzazione, il monopattino veniva chiamato scooter nei Paesi anglosassoni. Quello che per noi è lo scooter (o scùte, perlomeno in Toscana :D) si chiamava motor scooter o motorscooter proprio perché vespe e lambrette ricordavano un monopattino dotato di motore. Oggi che i motorscooter(s) sono decisamente più diffusi degli scooter(s) senza motore, il monopattino, nei Paesi anglofoni, è più noto come kick scooter.

Inviato: lun, 12 mar 2012 20:17
di SinoItaliano
Lo scúte (perché non scútere :D) si può rendere in italiano con motorino? O sono cose leggermente diverse?

In inglese il monopattino viene chiamato anche skatescooter, me lo ricordo visto che a quei tempi i miei genitori li vendevano :).

Adesso in Cina gli studenti stranieri chiamano le biciclette elettriche in inglese "electric scooter" o "e-scooter".

Tornando al filone, che ne dite di tavola da neve, nevitavola, pattinetta da neve, nevipattinetta per snowboard? (spagnolo: surf nevero, francese: surf des neiges ou planche à neige.)

Per skateboard potremmo chiamarla semplicemente tavola/tavoletta (a rotelle) o pattinetta (spagnolo*: patineta, francese: planche à roulettes).

Per tavola da surf che ne dite di idrotavola/idropattinetta, tavolacqua, pattinacqua (che potrebbe rendere "pattinare l'acqua" anche se a rigore pattinare non è transitivo)? (spagnolo: surf [purtroppo], francese: planche à vague.)

Per windsurf velotavola/velopattinetta? (spagnolo tabla a vela, francese planche à voile)

*In spagnolo c'è una certa confusione: in alcune aree monopatín è il monopattino, in altre è lo skateboard

Il francese usa planche à roulettes per skateboard, planche à neige per snowboard, planche à vague per surf, planche à voile per windsurf.

Quindi sempre planche à qualcosa, ma cosa significa planche? Tavola?
E vague?
Magari Marco saprebbe rispondere?

Invece i portoghesi hanno adattato surf in surfe.

Inviato: lun, 12 mar 2012 20:25
di Marco1971
SinoItaliano ha scritto:Quindi sempre plance à qualcosa, ma cosa significa planche? Tavola?
E vague?
Magari Marco saprebbe rispondere?
Sí, planche vale tavola o asse, e vague è l’onda.

Se planche à roulettes resiste ancora, planche à neige non lo dice nessuno (purtroppo). Quanto a planche à vague: mai sentito! :D

Inviato: lun, 12 mar 2012 20:36
di SinoItaliano
Grazie Marco per la risposta fin troppo celere! :D
Infatti nel frattempo ho modificato il mio intervento e aggiunto un po' di cose.

Inviato: lun, 12 mar 2012 20:41
di Ferdinand Bardamu
Carnby ha scritto:Quello che per noi è lo scooter (o scùte, perlomeno in Toscana :D)…
D'acchito, avrei detto che l'adattamento toscano di scooter fosse scútere. Mi piace, comunque, ché mi ricorda il veneto: mia nonna, che era solamente dialettofona, l'avrebbe pronunciato cosí, lasciando cadere la consonante finale. :D

Inviato: lun, 12 mar 2012 23:30
di Infarinato
Cratilo ha scritto:Concordo con Cuci sulla scelta di "tavola", anzichè "pattino", per tutti gli attrezzi di sport come surf, skateboard, snowboard ecc., che si usano a piedi uniti. Pattino dà più l'idea di attrezzi che si usano in coppia e con i piedi staccati.
Ripensandoci, per snowboard, se proprio si deve partire da pattino, meglio nivopattino, che a mio avviso ha il vantaggio di «sapere piú di composto» di nevepattino (il quale dà forse piú l’impressione d’una sequenza di due parole giustapposte), pur rimanendo —credo— sufficientemente perspicuo.

Ma meglio di tutti, sí (con piú possibilità d’imporsi, cioè), mi sembra il [meno sintetico] tavola da neve:roll:

Inviato: mar, 13 mar 2012 0:12
di PersOnLine
Purtroppo, per forestierismi così ben acclimatati, trovo che l'unica soluzione praticabile sia un brutale adattamento grafo-fonetico: snobórdo, scheibórdo; d'altra parte in rete si può già leggere snobordista - certamente meglio di snowboarder -, quindi la strada è già un po' meno in salita. :wink:

Inviato: mer, 14 mar 2012 11:21
di cuci
PersOnLine ha scritto:Purtroppo, per forestierismi così ben acclimatati, trovo che l'unica soluzione praticabile sia un brutale adattamento grafo-fonetico: snobórdo, scheibórdo; d'altra parte in rete si può già leggere snobordista - certamente meglio di snowboarder -, quindi la strada è già un po' meno in salita. :wink:
Personalmente amo questo genere d'adattamenti; il guaio è che, a seconda che li usi una persona più o meno arguta, son sempre ritenuti segno o d'ironia o d'ignoranza.