Inviato: lun, 12 mar 2012 22:02
Credo che stiamo divagando un pochinino: non è vietato parlare di altre lingue di passata, ma qui (e in altri filoni) si sta forse insistendo un po’ troppo sul portoghese, non parvi? 

Spazio di discussione sulla lingua italiana / Discussion board on the Italian language
https://www.achyra.org/cruscate/
Ma l’ortografia d’una lingua dovrebbe seguire la norma linguistica [opportunamente aggiornata], e costituire un sistema [per quanto possibile] coerente. E in italiano scriviamo davvero, daccapo, non *davero, *dacapo.SinoItaliano ha scritto:Secondo me va benissimo considerare faidaté e faidatté come forme ugualmente valide a seconda della pronuncia regionale.
Non facciamo confusione: /b/ posvocalica è sempre rafforzata [anche in fonosintassi] nella pronuncia genericamente centromeridionale, ma non toscana (…in diversi vernacoli toscani alcuni specifici lessemi [particolarmente «espressivi»] possono avere /bb/, ma non si tratta in alcun modo d’un processo fonologicamente produttivo).SinoItaliano ha scritto:Visto che abbiamo anche obiettivo e obbiettivo. (Credo che la pronuncia della b raddoppiata prevalga da Roma in giú.)
Egregio sig. Infarinato,Infarinato ha scritto:Ma l’ortografia d’una lingua dovrebbe seguire la norma linguistica [opportunamente aggiornata], e costituire un sistema [per quanto possibile] coerente. E in italiano scriviamo davvero, daccapo, non *davero, *dacapo.
Infarinato ha scritto:Non facciamo confusione: /b/ posvocalica è sempre rafforzata [anche in fonosintassi] nella pronuncia genericamente centromeridionale, ma non toscana [...].
[..]normale esito fiorentino [e piú genericamente toscano] (e quindi italiano) del nesso [tardo]latino [bj] [...]
__________________________________
(*) Caso particolare, questo, del rafforzamento (databile al I–II sec. d.C.) d’ogni consonante posvocalica (diversa da [r, s]) davanti [j].
Non parvi = non vi pare?Marco1971 ha scritto:non parvi?
Appunto, ergo non ripeteròSinoItaliano ha scritto:…mi permetta di farle qualche ob(b)iezione(visto che lei è abituato a bubu7, le mie opinioni sono molto simili a quelle di costui).
Piú che con l’etimologia, con la normale fonotassi italiana.SinoItaliano ha scritto:Ho sempre pensato che la forma corretta fosse obiettivo e che obbiettivo fosse la pronuncia errata centro-meridionale accettata anche nell'italiano neutro.
Quindi mi sbagliavo? Cioè la forma con la doppia b è piú coerente con l'etimologia?
L'edizione tascabile del dizionario Robert Collins français-italien, italien-français riporta la seguente pronuncia ['fai da t'te] per fai-da-te. L'ho voluto citare in tutto e per tutto perché è l'unico a segnalare una pronuncia con raddoppiamento fonosintattico. Tuttavia, secondo me non è molto coerente riportare una grafia con i trattini (mi sembra un anglicismo, vedi do-it-yourself) ed una pronuncia con raddoppiamento fonosintattico. Credo anche io che si dovrebbe scrivere faidatté e pronunciare /faidat'te/.Marco1971 ha scritto:Forma – occorre precisarlo? – non registrata. Mentre i vocabolari registrano faidate, che è un’aberrazione, visto che secondo le regole dell’italiano, tale sequenza può leggersi solo /fai'date/ o /fa'idate/ o /'faidate/, ma non /faida'te/.
Cos'avrebbe di contrario alla normale fonotassi italiana obiettivo? Lo chiedo senza polemica, sia chiaro.Infarinato ha scritto:Piú che con l’etimologia, con la normale fonotassi italiana.
Son tutte parole col da in principio, chissà se un datteffai sarebbe più accettabile per il choosy (Souchou-sama ha scritto:A beneficio del discorso sulla coerenza della grafia faidatté, riporto la lista completa —o quasi— delle parole italiane di questo tipo:
dabbasso, dabbene, daccapo, dacché, daffare, dalla, dalle, dallo, dammeno, dappertutto, dappiè, dappiú, dappoco, dappresso, dapprima, dapprincipio, davvero, davvicino.
Inoltre, faccio notare che daffare risale al 1842 o giú di lí, e che dunque non stiamo [sempre] parlando di grafie «preistoriche».
Presumo – da ignorante, beninteso – che obbiettivo sia piú conforme al raddoppiamento consonantico davanti a un’approssimante (cfr. abbia < *ABJA < HABEAT).Carnby ha scritto:Cos'avrebbe di contrario alla normale fonotassi italiana obiettivo? Lo chiedo senza polemica, sia chiaro.
Mi riaggancio a questa dotta divagazione per domandare: l'assenza della forma *abbiurare (come alternativa di abiurare) è dovuta solo alla scarsa frequenza della parola, evidentemente dotta, o a differenze "fonoetimologiche" (che io però non vedo)?Infarinato ha scritto:Per quanto riguarda obiettivo/obbiettivo, voce dotta (ma [foneticamente] «semidotta» nella variante con due b), siamo invece di fronte (sempre per la variante con due b) al normale esito fiorentino [e piú genericamente toscano] (e quindi italiano) del nesso [tardo]latino [bj] [sempre in posizione posvocalica, ma questa volta non in fonosintassi](*), come, e.g., in abbia < *ab(b)ja < HABĔAT.
__________________________________
(*) Caso particolare, questo, del rafforzamento (databile al I–II sec. d.C.) d’ogni consonante posvocalica (diversa da [r, s]) davanti [j].
Credo che in questo caso sarebbe più «italiana» una forma come ?aggiurare.Animo Grato ha scritto:Mi riaggancio a questa dotta divagazione per domandare: l'assenza della forma *abbiurare (come alternativa di abiurare) è dovuta solo alla scarsa frequenza della parola, evidentemente dotta, o a differenze "fonoetimologiche" (che io però non vedo)?