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Inviato: mar, 18 dic 2007 3:08
di Freelancer
Ma gliel'ho appena detto, è questione di senso linguistico; il mio è diverso dal suo, tutto qui.

Inviato: mar, 18 dic 2007 3:24
di Marco1971
C’è però una cosa inconfutabile: non esiste alcuna regola che dica «i nomi in -tore/-sore (o in qualsiasi terminazione) si usano soltanto quando l’azione è ripetuta». Per il resto, tutto può essere sentimento personale.

Inviato: mar, 18 dic 2007 9:54
di bubu7
Marco1971 ha scritto:Ma qui si parlava non dell’ascensore oggetto, ma dell’aggettivo e sostantivo ascensore ‘che, chi ascende’: una donna può ascendere, per cui se ne può fare tranquillamente ascenditrice.
Però oggi, almeno in prosa, è troppo forte l’interferenza dell’ascensore come oggetto perché si possa pensare di usare tranquillamente l’aggettivo riferito a una persona: Messner è un ascensore formidabile (?).
In poesia, invece, non vedo difficoltà a usare il termine riferito a chi effettua l’ascensione anche per una sola volta.

Inviato: mar, 18 dic 2007 11:51
di herato
Ringrazio per le gentili risposte.

Riguardo al termine "ascenditrice", secondo me ha senso, per esempio, se utilizzato accanto al sostantivo "macchina".
Anzi, era proprio in riferimento a questo uso che mi ero posta la domanda.

Grazie mille a tutti

herato

Inviato: mar, 18 dic 2007 13:57
di bubu7
Secondo me, cara herato, macchina ascenditrice non si può proprio usare, anche se teoricamente sarebbe possibile.
Ascenditrice è ammissibile solo in poesia.

Potrebbe usare, nel caso la macchina servisse a sollevare carichi, elevatrice. :)

Inviato: mar, 18 dic 2007 20:27
di Freelancer
herato ha scritto:Ringrazio per le gentili risposte.

Riguardo al termine "ascenditrice", secondo me ha senso, per esempio, se utilizzato accanto al sostantivo "macchina".
Anzi, era proprio in riferimento a questo uso che mi ero posta la domanda.

Grazie mille a tutti

herato
Questa precisazione getta una luce nuova sulla domanda e mostra una volta di più, se mai ce ne fosse ancora il bisogno, l'importanza di avere il contesto per rispondere in modo appropriato. Se fosse stata data all'inizio, avrebbe subito trasferito la sottile disquisizione sul femminile di ascensore - che in teoria esiste, non c'è dubbio, ed è ascenditrice come detto da Marco - a una discussione pragmatica sull'uso che si vorrebbe fare dell'aggettivo: si cerca una denominazione alternativa di ascensore? E perché? O si vuole denominare un'invenzione, una macchina innovativa? O si cerca un particolare effetto stilistico?
Sappiamo che alcune parole non si possono usare con un certo significato perché questo è "bloccato" da un altro significato; ad esempio, non si può dire a un bambino dammi la manetta perché il termine è bloccato dalla sua accezione tecnica; si deve dire per forza dammi la manina. E secondo me l'uso del femminile di ascensore, tranne l'uso letterario, poetico, è bloccato. Ma mi fermo qui in mancanza di ulteriore contesto.