Inviato: ven, 18 gen 2008 15:34
Mi sembra che le Raccomandazioni spiazzino un po' la discussione in corso in questo filone.
Con le proposte mi trovo in gran parte perfettamente d'accordo, perché la Sabatini proponeva di volgere regolamente al femminile quasi tutti i sostantivi indicanti professioni, mestieri eccetera. Quindi anche la prefetta e, sorpresa! la sindaca; la sindaco rappresenterebbe infatti una fase di passaggio verso la forma nuova più linguisticamente coerente: ne informerò al più presto la mia prima cittadina
).
Prendo atto della fiera avversione verso il suffisso -essa. Tranne che, meno male, in dottoressa e professoressa. Si registra invece un'oscillazione di giudizio nei confronti di studentessa. Che ci sia di sessista nell'usarlo ora che le donne sopravanzano gli uomini nei risultati scolastici non lo capisco bene. E dire di Alda Merini che è una poeta e non una poetessa mi pare non le aggiunga nulla.
Alcuni esempi mi sembrano semplici esercitazioni. La prete o la sacerdote nel caso della chiesa cattolica sono di là da venire; e nelle chiese riformate si parlerà tranquillamente di pastore.
La scarsa fortuna di architetta credo sia dovuta non a sessismo, ma esattamente al contrario: architetta può suonare ed essere percepito come derisorio o ammiccante.
La parte delle raccomandazioni che mi convince meno è quella che riguarda il maschile neutro non marcato.
Non mi pare che i reperti o resti umani di Cro-Magnon o Neanderthal abbia lo stesso significato di uomo di Cro-Magnon o Neanderthal: in questo secondo caso ci si riferisce a un'intera cultura, e non agli specifici reperti.
Caccia alla persona o all'individuo al posto di caccia all'uomo mi lasciano perplesso. Allo stesso modo non sono sicuro che la gente comune equivalga proprio a l'uomo della strada.
Evitare l'articolo per indicare i popoli in maniera non sessista mi pare francamente assurdo. Dovremmo dire: Romani conquistarono la Gallia? Andiamo...
Ai cugini francesi segnaleremo che la fraternità va sostituita con la solidarietà. Mi chiedo però se i due vocaboli siano davvero intercambiabili o se non vengano comunemente percepiti come espressione di sentimenti di diversa pregnanza. Solidarietà è inviare un contributo alle vittime di una catastrofe o a Telethon. Fraternità dovrebbe essere qualcosa di più intenso.
Ancora: la Merkel e il Sarkozy (aggiornando l'esempio de la Thatcher e il Brandt) vanno bene in Toscana. Altrove il viene percepito come obsoleto/affettato oppure regionale.
E da ultimo, sostenere che il linguaggio corrente (maschilista) è ideologico, mentre le proposte avanzate sono un'ottica diversa è come dire che il pensiero altrui è sbagliato (ideologia) mentre il nostro è ottica diversa, e beninteso migliore. Forse che sì, forse che no, e forse che si dovrà individuare un ragionevole compromesso.
Le Raccomandazioni sono un testo evidentemente datato, sia per alcuni esempi (neri è stato ulteriormente sostitutito da afroamericani) sia per il tono un po' oltranzista.
La scomparsa dell'autrice delle Raccomandazioni a pochi anni di distanza dalla loro pubblicazione impedisce di sapere che cosa scriverebbe adesso. E vorrei fosse chiaro che il disaccordo che, da non linguista e alla buona, sento di dover esprimere su alcuni punti va di pari passo con la massima ammirazione per la studiosa.
Mi domando a questo punto se non esista un aggiornamento di queste indicazioni.
Con le proposte mi trovo in gran parte perfettamente d'accordo, perché la Sabatini proponeva di volgere regolamente al femminile quasi tutti i sostantivi indicanti professioni, mestieri eccetera. Quindi anche la prefetta e, sorpresa! la sindaca; la sindaco rappresenterebbe infatti una fase di passaggio verso la forma nuova più linguisticamente coerente: ne informerò al più presto la mia prima cittadina

Prendo atto della fiera avversione verso il suffisso -essa. Tranne che, meno male, in dottoressa e professoressa. Si registra invece un'oscillazione di giudizio nei confronti di studentessa. Che ci sia di sessista nell'usarlo ora che le donne sopravanzano gli uomini nei risultati scolastici non lo capisco bene. E dire di Alda Merini che è una poeta e non una poetessa mi pare non le aggiunga nulla.
Alcuni esempi mi sembrano semplici esercitazioni. La prete o la sacerdote nel caso della chiesa cattolica sono di là da venire; e nelle chiese riformate si parlerà tranquillamente di pastore.
La scarsa fortuna di architetta credo sia dovuta non a sessismo, ma esattamente al contrario: architetta può suonare ed essere percepito come derisorio o ammiccante.
La parte delle raccomandazioni che mi convince meno è quella che riguarda il maschile neutro non marcato.
Non mi pare che i reperti o resti umani di Cro-Magnon o Neanderthal abbia lo stesso significato di uomo di Cro-Magnon o Neanderthal: in questo secondo caso ci si riferisce a un'intera cultura, e non agli specifici reperti.
Caccia alla persona o all'individuo al posto di caccia all'uomo mi lasciano perplesso. Allo stesso modo non sono sicuro che la gente comune equivalga proprio a l'uomo della strada.
Evitare l'articolo per indicare i popoli in maniera non sessista mi pare francamente assurdo. Dovremmo dire: Romani conquistarono la Gallia? Andiamo...
Ai cugini francesi segnaleremo che la fraternità va sostituita con la solidarietà. Mi chiedo però se i due vocaboli siano davvero intercambiabili o se non vengano comunemente percepiti come espressione di sentimenti di diversa pregnanza. Solidarietà è inviare un contributo alle vittime di una catastrofe o a Telethon. Fraternità dovrebbe essere qualcosa di più intenso.
Ancora: la Merkel e il Sarkozy (aggiornando l'esempio de la Thatcher e il Brandt) vanno bene in Toscana. Altrove il viene percepito come obsoleto/affettato oppure regionale.
E da ultimo, sostenere che il linguaggio corrente (maschilista) è ideologico, mentre le proposte avanzate sono un'ottica diversa è come dire che il pensiero altrui è sbagliato (ideologia) mentre il nostro è ottica diversa, e beninteso migliore. Forse che sì, forse che no, e forse che si dovrà individuare un ragionevole compromesso.
Le Raccomandazioni sono un testo evidentemente datato, sia per alcuni esempi (neri è stato ulteriormente sostitutito da afroamericani) sia per il tono un po' oltranzista.
La scomparsa dell'autrice delle Raccomandazioni a pochi anni di distanza dalla loro pubblicazione impedisce di sapere che cosa scriverebbe adesso. E vorrei fosse chiaro che il disaccordo che, da non linguista e alla buona, sento di dover esprimere su alcuni punti va di pari passo con la massima ammirazione per la studiosa.
Mi domando a questo punto se non esista un aggiornamento di queste indicazioni.