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Inviato: sab, 19 gen 2008 22:08
di u merlu rucà
Fanfarista è documentato almeno dal 1912.
Rapisarda, Sebastiano
Il piccolo fanfarista : Raccolta di quattro marcie in partitura per piccola fanfara
Padova: G. Zanibon, 1912.
Inviato: lun, 02 nov 2015 14:41
di Fausto Raso
Riapro questo filone perché ho visto che è a lemma nel
Treccani.
C'era già?
È l'unico vocabolario - mi sembra - che lo attesti.
Inviato: mar, 03 nov 2015 0:01
di sempervirens
u merlu rucà ha scritto:Fanfarista è documentato almeno dal 1912.
Rapisarda, Sebastiano
Il piccolo fanfarista : Raccolta di quattro marcie in partitura per piccola fanfara
Padova: G. Zanibon, 1912.
Forse anche da molto prima.
Qui è attestato già dal 1904, in una pubblicazione in lingua tedesca.
Ad ogni modo, facendo una ricerca qua e là, anche su
Youtube, vedo che la parola fanfarista è usata senza problemi, nella forma italiana.

Inviato: mar, 03 nov 2015 12:29
di domna charola
la lacuna da colmare o, di contro, l'inutilità di un termine, dipendono secondo me dal contesto, cioè dal discorso, da chi sono i parlanti, e da ciò su cui precisamente verte la loro comunicazione.
Se ad esempio si sta parlando di un suonatore generico, e la curiosità verte su che tipo di strumento usa, uno potrebbe spiegare "E' un trombettista in una fanfara" o anche solo "E' un trombettista"; se invece si parlassa di trombettisti, magari verrebbe da specificare "Si, ma Tizio è un fanfarista, mentre Caio un camerista".
In pratica, non necessariamente esistono solo parole che coprono un preciso campo di significati, senza sovrapporsi mai ad altri campi. Dipende spesso da qual'è l'elemento che si vuole mettere in massima evidenza, rispetto a quelli che appaiono invece più scontati o poco significativi.
In questo senso, in effetti, in ambiti specialistici fioriscono i neologismi "di nicchia", spesso ancora formati in italiano (tipo il sopra esemplificato camerista). Ad esempio, io come geologo sono conosciuta come "quaternarista" perché mi occupo dell'era quaternaria.
Parole strane, di cui non si sente la necessità, e che si potrebbero effettivamente bandire, ma, se a un piccolo gruppo di parlanti possono essere utili per essere più precisi, che male c'è?
p.s. vi prego, non consegnatemi all'orripilante "quaternary researcher"!!!!! preferisco di gran lunga che venga accettato il neologismo in -ista...
Inviato: mar, 03 nov 2015 14:03
di sempervirens
domna charola ha scritto: ...se a un piccolo gruppo di parlanti possono essere utili per essere più precisi, che male c'è?
Sono d'accordo!
Parlando del suffisso
-ista e della parola da Lei menzionata, quaternarista, che non conoscevo, devo dedurre che c'è tutta la serie relativa alle ere geologiche, cambrianista, triassicista,... Ci sono queste parole?

Inviato: mer, 04 nov 2015 8:39
di domna charola
Sul Cambriano non so dirle, ne abbiamo pochissimo in Italia.
Per il Triassico la ripartizione non è così netta: chi fa depositi carbonatici triassici, lo fa anche nel Giurassico; in questo caso è il tematismo a dominare. Non ci sono però definizioni precise, è l'uso e la comodità che conia questi termini informali.
In altri casi la denominazione è quasi ufficiale: geologo strutturalista è una specializzazione codificata, ad esempio.
"Quaternarista" è nato quando, negli anni '70 del secolo scorso, ci si è decisi a guardare al terriccio - cioè, tutta la fanghiglia recente che copre le rocce serie - come a una roccia di pari dignità. Tutto questo materiale "recente" - cioè depositi glaciali, alluvionali, di frana etc. - è più o meno del Quaternario, e inoltre presenta caratteristiche e metodi di studio suoi propri. Per questo è venuto comodo coniare il termine, e identificarsi con esso.
Credo che tutte le discipline abbiano al loro interno partizioni, e meccanismi di genesi dei relativi nomi, simili.
Inviato: mer, 04 nov 2015 10:27
di sempervirens
Impeccabile e precisa come sempre! In cambio delle Sue utilissime spiegazioni La prego di accontentarsi di un semplice "Grazie!".
