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Inviato: dom, 13 mag 2012 13:03
di Ferdinand Bardamu
u merlu rucà ha scritto:Io mi tengo ben stretti ciapetu nel mio dialetto e pettegolezzo in italiano.
O
pettegolo, come aggettivo e sostantivo, per
gossipparo, ch'è proprio improponibile. Quanto al suffisso -
aro, non credo che metta in pericolo la toscanità dell'italiano, anche perché ha una connotazione ironica, spregiativa o scherzosa estranea al neutro -
aio.
Dopotutto, anche
pettegolo e
pettegolezzo non hanno origine toscana…
Inviato: lun, 14 mag 2012 9:47
di domna charola
Per me non è solo una questione di "bruttezza" - tutto sommato cosa opinabile - ma di ambiguità, o chiarezza di significato... c'è quella p finale dei gossip che disturba...
A leggere il titolo dell'argomento, avevo capito "gossìpparo" e non "gossippàro", ovvero, come notato più sopra, un composto con -paro (= genero), in analogia a oviparo etc..
Quanto a "gossip", secondo me è palese l'intento di nobilitare e innalzare ad arte o professione quello che, se chiamato con il suo nome - pettegolezzo - risulterebbe alquanto plebeo e poco dignitoso come attività...
Inviato: lun, 14 mag 2012 10:35
di Ferdinand Bardamu
domna charola ha scritto:Quanto a "gossip", secondo me è palese l'intento di nobilitare e innalzare ad arte o professione quello che, se chiamato con il suo nome - pettegolezzo - risulterebbe alquanto plebeo e poco dignitoso come attività...
Infatti, oltre a tornare a parlare italiano, sarebbe bello anche tornare a chiamare le cose col loro nome. Anche perché la parola (suppostamente) nobile,
gossip, non si accompagna a una nobilitazione dell'attività, che rimane sempre quella da millenni.
Inviato: lun, 14 mag 2012 10:52
di Carnby
Ferdinand Bardamu ha scritto:O pettegolo, come aggettivo e sostantivo, per gossipparo, ch'è proprio improponibile.
In un contesto del genere («un articolo, un giornaletto gossipparo») direi che possa andar bene anche
scandalistico o (
s)
pettegolone/(
s)
pettegolante.
Ferdinand Bardamu ha scritto:Quanto al suffisso -aro, non credo che metta in pericolo la toscanità dell'italiano, anche perché ha una connotazione ironica, spregiativa o scherzosa estranea al neutro -aio.
Tra l'altro
-aio (in qualche modo) è sempre produttivo: si dice comunemente
pizzaiolo e non
pizzarolo, sebbene prima degli anni '50 la pizza fosse pressoché sconosciuta in Toscana.
Ferdinand Bardamu ha scritto:Dopotutto, anche pettegolo e pettegolezzo non hanno origine toscana…
I dizionarî propenedono per l'origine veneta della parola ma per quanto riguarda l'etimo sono incerti. Solo Devoto asserisce senza ulteriori spiegazioni che
petégolo significa «piccolo peto»; il
DEI, che accetta la spiegazione tradizionale, (ven.
contàr tuti i peti, bologn.
cuntàr tut i su pet «raccontare i fatti proprî��») afferma che il suffisso rimane senza spiegazione e azzarda un rimando a
pithēcus, «scimmia» (nap.
facci i pëteca).
Inviato: lun, 14 mag 2012 10:59
di Ferdinand Bardamu
Grazie a Carnby della precisazione. Ero convinto che l'etimo fosse pacifico. In effetti, almeno la prima parte del suffisso -egolo non è di semplice spiegazione.
Inviato: lun, 14 mag 2012 19:15
di u merlu rucà
Se la derivazione è da peto (<peditus), si potrebbe presupporre (per il veneto) un peditus + suff. dim. -iculu. Normalmente la u atona del suff. -iculu cade, provocando palatalizzazioni. Vi sono casi in cui, però, il suff. si conserva.
Inviato: lun, 14 mag 2012 19:20
di Ferdinand Bardamu
Lei quindi suppone un'origine già altomedievale? Non saprei dire che il suffisso -egolo sia mai stato produttivo in veneto: non mi sovvengono altre parole che lo contengono.
Inviato: lun, 14 mag 2012 19:28
di Marco1971
Ecco le parole terminanti in -égolo: birisegolo, bisegolo, fregolo, manifregolo, pettegolo, risegolo, segolo, stegolo, tegolo.
Inviato: lun, 14 mag 2012 19:42
di u merlu rucà
Infatti per verificare l'ipotesi occorrerebbero altri esempi. Purtroppo, a causa di un trasloco, non ho ancora a disposizione i miei sacri testi e non posso fare controlli. Mi affido al buon cuore dei veneti

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