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Inviato: sab, 08 ago 2009 13:37
di Decimo
Bene, non ha accettato il garbo riservatole da Marco. Oggi voglio permettermi di dire la mia, perché la tracotanza di chi pretende d’essere un intellettuale onesto (ma è già grave che lei si pretenda intellettuale) e di chi, senz’umiltà, si dice depositario del vero, solletica la mia nausea piú d’un dito in gola.

Io, davvero, stupisco di come lei non s’accorga che il racconto propostoci è poco meno che una suggestione letteraria, conchiudentesi peraltro con una provocazione impropria, buona solo a divertire quegli adolescenti indisciplinati che, pensando per “impressioni”, si danno arie da anticonformisti. (Chissà quali reazioni susciterebbe la correzione dell’ultima frase in: «Domani affronteremo le ragioni per le quali gli ebrei, nostri antichi predecessori, s’inventarono la favola di Adamo ed Eva.»)
Persino l’insistente richiamo a esperienze degne di compassionevole riverenza suonano come ghigni amari di cattivo gusto o, piú semplicemente, come espressioni d’un’abietta volontà di seduzione verbale.

E allora io, diciannovenne finalmente fuori della realtà liceale, pronto a tuffarsi nella filosofia accademica al solo scopo di servire, che vive della vergogna di non poter nemmeno essere l’educatore di colui che possederà le virtú di cui lei fa indebitamente vanto —quindi l’unico in questo spazio di discussione, nella sua bassezza, in grado di parlare con lei senza il fastidio d’abbassare gli occhi per individuarla— le grido che le sue riflessioni spicciole sono piú che sgradevoli per la loro piccolezza, esse sono offensive nei confronti di tutti coloro che, pur costringendosi alla lettura disperata, affastellando erudizioni caotiche, ma vastissime e affacciate ai campi piú differenti dello scibile, hanno ancora sufficiente pudore da dirsi indegni d’esprimersi.

Può bastare. Quanto detto si ritorce ovviamente anche contro di me, che, per primo, avrei dovuto tacere. Ma non credevo opportuno lasciarla andare senza i miei fischi di disapprovazione. Mi perdonino tutti coloro che, al di sopra di me, saranno legittimamente disgustati dal mio sfogo e dal mio coraggio da dilettante.

{Sempre che abbia voglia di rispondere, non la autorizzo a darmi del tu, sia che alla mia età si drogasse, sia che fosse un cherichetto.}

Inviato: sab, 08 ago 2009 13:45
di Infarinato
Massimo Vaj ha scritto:…soffro ogni volta che incontro un ego interessato più a difendere se stesso che a rispettare la gerarchia dei princìpi universali, che d'altronde ignora, dai quali procede la realtà che è verità. La logica è sua conseguenza, non causa. Quella verità per la quale la falsità è un "vera menzogna".
אמן