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Inviato: ven, 27 nov 2009 18:12
di Adrian
Marco1971 ha scritto:In italiano corretto qui sono possibili il trapassato prossimo e il passato remoto: ...che i Romani avevano costruito... / ...che i Romani costruirono.... Il passato prossimo, per un evento cosí lontano e sganciato dal presente, appare alquanto anomalo (ma sonerà bene a orecchi settentrionali ;)).
Naturalmente non ho fatto l'esempio più adatto per chiarire il mio dubbio.
Provo con questo:

Non ho ancora finito i compiti, che la professoressa mi ha dato la settimana scorsa.

Non ho ancora finito i compiti , che la professoressa mi aveva dato la settimana scorsa.

Inviato: ven, 27 nov 2009 18:15
di Marco1971
Sí, vanno bene ambedue i tempi. Il trapassato prossimo sottolinea il fatto che i compiti non sono ancora finiti, mentre dovrebbero; il passato prossimo asserisce il fatto in modo neutro.

Inviato: sab, 28 nov 2009 13:05
di PersOnLine
Scusate se vado un po' fuori tema, ma voglio approfittarne per chiedere se quanto detto qui, sull'origine delle forme vo, vai, va e vanno del verbo andare, è corretto.

Inviato: sab, 28 nov 2009 16:12
di Marco1971
C’è qualcosa in particolare che la lascia perplesso? Non v’è dubbio che le forme vado, vai, va, vanno e le loro varianti antiche siano la continuazione trasformata delle forme del verbo latino vadere (vado, vadis, vadit, vadunt), con l’influsso anche delle forme di stare e dare (cfr Rohlfs, Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, Torino, Einaudi, 1968, §544).

Avrebbe però dovuto aprire un filone apposito nella sezione Morfologia. ;)

Inviato: sab, 28 nov 2009 18:37
di PersOnLine
Marco1971 ha scritto:Avrebbe però dovuto aprire un filone apposito nella sezione Morfologia. ;)
Lo so, però ho pensato che magari non fosse di grande interesse, visto che ho proposto soltanto un collegamento a un libro.
Marco1971 ha scritto:C’è qualcosa in particolare che la lascia perplesso? Non v’è dubbio che le forme vado, vai, va, vanno e le loro varianti antiche siano la continuazione trasformata delle forme del verbo latino vadere (vado, vadis, vadit, vadunt), con l’influsso anche delle forme di stare e dare (cfr Rohlfs, Grammatica storica della lingua italiana e dei suoi dialetti, Torino, Einaudi, 1968, §544).
Se non ho letto male, le forme vo, va, vanno le fa provenire da un supposto verbo vare, e vai da vaire o vaere; è questo che mi lascia perplesso, perché non ne ho trovato traccia qui.

Inviato: sab, 28 nov 2009 18:46
di Marco1971
PersOnLine ha scritto:Se non ho letto male, le forme vo, va, vanno le fa provenire da un supposto verbo vare, e vai da vaire o vaere; è questo che mi lascia perplesso, perché non ne ho trovato traccia qui.
Per le forme antiche, è meglio consultare il TLIO. Il suo collegamento mi si apre, ma mi dà solo alcune pagine, che appaiono come finestre... Comunque, a prima vista, mi sembra filologia balbuziente. :D

Inviato: mar, 01 dic 2009 14:35
di Adrian
Altro dubbio.

Questa mattina ero stanco perché ieri sono tornato a casa tardi.
Questa mattina ero stanco perché ieri ero tornato a casa tardi.

Più precisamente, vorrei sapere se è possibile usare l'imperfetto nella principale e il passato prossimo nella causale.

Inviato: mar, 01 dic 2009 16:35
di Marco1971
Adrian ha scritto:Più precisamente, vorrei sapere se è possibile usare l'imperfetto nella principale e il passato prossimo nella causale.
Certo. Invece non istà bene il trapassato prossimo, almeno a me pare molto anomalo, se non addirittura agrammaticale:

??/*Questa mattina ero stanco perché ieri ero tornato a casa tardi.

In un contesto presente (‘questa mattina’, quindi ‘nella giornata di oggi’), l’anteriorità si segna col passato prossimo.

Inviato: mar, 01 dic 2009 16:48
di Adrian
Marco1971 ha scritto:
Adrian ha scritto:Più precisamente, vorrei sapere se è possibile usare l'imperfetto nella principale e il passato prossimo nella causale.
Certo. Invece non istà bene il trapassato prossimo, almeno a me pare molto anomalo, se non addirittura agrammaticale:

??/*Questa mattina ero stanco perché ieri ero tornato a casa tardi.

In un contesto presente (‘questa mattina’, quindi ‘nella giornata di oggi’), l’anteriorità si segna col passato prossimo.
Grazie mille. Effettivamente la frase con il trapassato prossimo è orribile. Però avevo dei dubbi riguardo alla concordanza dei tempi, che in definitiva non è una questione puramente meccanica, se così posso dire, ma logica e legata alla coesione del testo.

Inviato: mar, 15 dic 2009 23:09
di Adrian
Ennesimo dubbio (Sono confuso :?)

Una frase con il presente indicativo (non il presente storico) può reggere una subordinata con il trapassato prossimo?

Ecco un mio esempio:

Vuole distruggere il tempio che i Romani avevano costruito nel 50 d.C.

Io credo che, oltre al passato remoto "costruirono", si possa usare anche il trapassato prossimo. Questo a mio parere sta ad indicare un forte distacco temporale tra i due venti e in particolare ci dice che sono successi altri eventi tra quello indicato nella principale e quello indicato nella subordinata.

Grazie in anticipo.

Inviato: mar, 15 dic 2009 23:20
di Marco1971
Sí, la frase appare plausibile. Ma per valutare meglio queste combinazioni inusuali di tempi, occorrerebbe inserirle in un contesto.

Inviato: mer, 16 dic 2009 15:44
di u merlu rucà
Adrian ha scritto:Ennesimo dubbio (Sono confuso :?)
Io credo che, oltre al passato prossimo "costruirono"…
Marco deve essere già in clima e spirito natalizio, non ha fatto una piega. :D

Inviato: mer, 16 dic 2009 16:20
di Marco1971
u merlu rucà ha scritto:Marco deve essere già in clima e spirito natalizio, non ha fatto una piega. :D
:oops: Mi sono innatalito anzitempo... :D

Inviato: mer, 16 dic 2009 20:17
di Adrian
Adrian ha scritto:Ennesimo dubbio (Sono confuso :?)
Io credo che, oltre al passato prossimo "costruirono"…
:oops: :P

Inviato: lun, 25 gen 2010 19:32
di Adrian
Marco1971 ha scritto:
Adrian ha scritto:Più precisamente, vorrei sapere se è possibile usare l'imperfetto nella principale e il passato prossimo nella causale.
Certo. Invece non istà bene il trapassato prossimo, almeno a me pare molto anomalo, se non addirittura agrammaticale:

??/*Questa mattina ero stanco perché ieri ero tornato a casa tardi.

In un contesto presente (‘questa mattina’, quindi ‘nella giornata di oggi’), l’anteriorità si segna col passato prossimo.
Una domanda riguardo a questo argomento.
E' possibile usare sia il trapassato prossimo che il passato prossimo in una frase del genere:

Questa mattina Chiara era arrabbiata perchè Paolo ieri le "aveva detto" ("ha detto") che avrebbe comprato un regalo.

Mentre nella frase "Questa mattina ero stanco perché ieri ero tornato a casa tardi", che abbiamo già preso in considerazione, non possiamo usare il trapassato per i motivi sopracitati, io credo che in quest'ultimo caso sia possibile l'uso di entrambi i tempi verbali. Spero di non sbagliarmi dicendo che il trapassato a mio parere esprime anteriorità rispetto ad un altro momento (l'acquisto del regalo).

Chiedo gentilmente, per l'ennesima volta, un parere al riguardo.