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Inviato: gio, 09 mar 2006 10:48
di Infarinato
Marco1971 ha scritto:…Leopardi usa asma al maschile…
La cosa non sorprende visto che il Leopardi era un fine filologo… ;)

Inviato: gio, 09 mar 2006 11:26
di bubu7
Marco1971 ha scritto:In antico c’era addirittura la forma maschile asmo; Leopardi usa asma al maschile, Pellico al femminile; gli altri esempi del Battaglia non permettono di riconoscere il genere.
Grazie.

Mi era sfuggito l’esempio importante di Leopardi.

Per completezza aggiungo che nella LIZ, oltre quello di Leopardi, non vi sono altri esempi, al singolare, dal quale si possa dedurre il genere maschile (un solo plurale asmi e un asmo in Jacopone). Per il femminile abbiamo:

CAMPANELLA, T. La città del Sole [1]
1) GEN.\... esser distillazione che cali al petto, e molto meno asma poiché
umor grosso ci vuole a farla. Curano le - Città del sole.88

ORIANI, A. Oro Incenso Mirra [1]
1) mattino imminente. Egli respirava il loro alito con un' asma crescente.
Alzando gli occhi vide la Madonna dipinta sull' - Incenso, 3.39

PIRANDELLO, L. Tutt'e tre [1]
1) arrabbiata dal perpetuo mal di capo e con l'asma nervosa, la palpitazione
di cuore, e insomma tutti - Tu ridi.16

Ed infine, sfruttando le risorse in rete, nel TLIO:
ASMA s.f. (asmo s.m.)
0.1 asima, asma, asmo.
0.2 LEI s.v. asthma.
0.3 Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Cura uccelli di ratto, XIV in. (tosc.).
0.4 In testi tosc.: Cura uccelli di ratto, XIV in. (tosc.): asma; Simintendi, a. 1333 (prat.): asima; Ricettario Laurenziano, XIV m. (sen.): asma; Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.): asma.
In testi sett.: Poes. music., XIV (tosc., ven.): asma.
In testi mediani: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.): asmo.
0.5 Nota l'unica uscita masch. del lemma, asmo, in Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), che, interpretato secondo Contini, coincide con la prima attestazione; ma cfr. DEI s.v. asmo (mal dell'asmo), che suggerisce 'dolori colici, dissenteria', con una diversa etimologia da Erasmus (mal de San Rasmo). Sulle discussioni intorno al genere del lemma, masch. o femm., cfr. il rinvio del LEI, 3,1919, nota 1.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.8 Raffaella Pelosini 03.01.2000.
Il quale interpreta anche l’unica anomala uscita maschile.

Se avrò tempo, verificherò anche il rinvio al LEI...

Inviato: gio, 09 mar 2006 22:06
di Marco1971
In effetti è molto probabile che il femminile sia piú diffuso nella tradizione letteraria se il Tommaseo-Bellini (per chi non lo sapesse, il maggior dizionario italiano dell’Ottocento) lo registra con quest’unico genere. È infatti ben noto in quanto poco conto il Tommaseo teneva Giacomo Leopardi...