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Inviato: mar, 22 dic 2015 11:36
di valerio_vanni
Ferdinand Bardamu ha scritto:È interessante digitare
mocio su
Google e dare un’occhiata alle immagini: la popolarità del nome commerciale ha finito coll’assorbire anche il piú antico e italiano
redazza, visto che la maggior parte delle foto non raffigura il celebre strumento della
Vileda ma quello col fascio di filacce.
Per me il termine
mocio indica entrambi, non ho mai fatto caso alla forma delle frange.
Redazza non l'ho mai sentito.
Cencio è più generico, vale sia per questi che per quelli classici spinti dallo spazzolone.
Inviato: gio, 21 gen 2016 13:16
di lorenzos
Fabio48 ha scritto:Quando un prodotto commerciale diventa famoso, il suo nome viene adattato a qualsiasi altro prodotto abbia le stesse funzioni.
Quanti dicono "devo comprare lo Scottex" intendendo la carta da cucina? O "passami un kleenex" intendendo un fazzolettino, sempre di carta?
A suo tempo, si chiedeva all'alimentarista una scatola di "Idrolitina", ma ti potevano capitare bustine di qualsiasi marca; facevano diventare anche quelle l'acqua frizzante, e tanto bastava...
Il
mocho Vileda di chiara origine spagnola, ha dato il nome a tuttii i cenci da passare sui pavimenti.
lo dice anche mia madre novantenne quando entro in casa: - fai attenzione che ho appena dato il mocho - (Una volta era: ho dato il cencio in terra)
Cordialità.
Per me il cencio è uno straccio e lavare i pavimenti con questo e lo spazzolone é diverso da "
dare un mocciata" (comune tra gli addetti alle pulizie).
- Oltre a
scottex e
kleenex ci sono anche le
sottilette, i
sofficini e il
caffè hag.
Inviato: gio, 21 gen 2016 15:09
di Brazilian dude
Non sarebbe un prodotto italiano di alta efficacia se non avesse un nome inglese, vero?

Inviato: gio, 21 gen 2016 16:05
di Ferdinand Bardamu
Beh, Hag è un nome commerciale ma non si riferisce automaticamente, per metonimia, al decaffeinato, che ho sempre sentito chiamare, per l’appunto, decaffeinato o tutt’al piú deca.
Inviato: gio, 21 gen 2016 16:47
di marcocurreli
Il toscano cencio credo che si riferisca al comune straccio, in questo caso lo straccio per pavimenti, che però è cosa ben diversa dal c.d. mocio. Io penso che il termine redazza (che ho appreso or ora) sia quello più corretto; istintivamente mi verrebbe da chiamarlo straccio-scopa.
Riguardo ai nomi commerciali, io personalmente cerco sempre di evitarli (compresi quelli dei motori di ricerca in rete), per il semplice fatto che non mi va di fare pubblicità gratuita. (Magari se mi pagassero... forse...)
Inviato: gio, 21 gen 2016 20:28
di Carnby
Ferdinand Bardamu ha scritto:Beh,
Hag è un nome commerciale ma non si riferisce automaticamente, per metonimia, al decaffeinato, che ho sempre sentito chiamare, per l’appunto,
decaffeinato o tutt’al piú
deca.
Qualche tempo fa da me era più comune
hag di
deca per un generico «caffè decaffeinato». Io comunque al barista chiedo sempre «un decaffeinato».
Inviato: gio, 21 gen 2016 23:19
di lorenzos
Be' (beh mi pare il verso della pecora, personalissimo parere), non vado più tanto spesso al bar ma mi pare comune sentir chiedere: "Un hag, un normale ristretto, un macchiato latte freddo, uno latte caldo e un macchiatone". (I normali sono ormai minoranza).
- Da una piccola indagine ho potuto appurare che dice "un hag" quasi solo chi ha visto Carosello.
Inviato: lun, 01 feb 2016 12:44
di Infarinato
marcocurreli ha scritto:…c.d.
mocio. Io penso che il termine
redazza (che ho appreso or ora) sia quello più corretto; istintivamente mi verrebbe da chiamarlo
straccio-scopa.
Esiste anche
scopettone.
Inviato: lun, 01 feb 2016 20:39
di lorenzos
Ma no, lo scopettone è lo spazzolone, le ricerche per immagini danno più o meno gli stessi risultati.
Inviato: lun, 01 feb 2016 21:26
di Infarinato
…Fra i quali diverse immagini di
moci.

Comunque,
redazza è senz’altro piú preciso, anche se credo con minori probabilità di attecchire rispetto a
scopettone, che a rigor di termini è un iperonimo.
In ogni caso,
mocio è pur sempre un’italianizzazione del significante spagnolo (
mocho) di un oggetto ben preciso: accontentiamoci del fatto che perlomeno non diciamo [ancora]
mop.
Re:
Inviato: sab, 01 feb 2020 22:43
di Fausto Raso
Marco1971 ha scritto: lun, 22 feb 2010 0:49
Adottiamo ‘mocio’. Ma con ‘o’ chiusa o aperta? Forse aperta…
Il Garzanti lo attesta con la "o"
aperta.
Re: Quale misterioso strumento utilizzo per lavare i pavimenti?
Inviato: mer, 27 mag 2020 20:45
di irmar
Salve a tutti,
sono nuova qui, ma non nuova per quel che riguarda lavare i pavimenti. E per farlo ho sempre usato la scopa a frange. Ho letto con interesse l'intero filone, e man mano che leggevo mi sentivo sempre peggio. Possibile ch'io abbia usato per tutta la vita una parola che non solo non è corretta ma che... non esiste? Non ho visto nessuno di voi menzionarla.
Ho fatto una breve ricerca in rete ed ho trovato come scopa a frange sia l'aggeggio rettangolare orizzontale che quello tipo scopa (sia piatta che circolare) con delle soffici corde o con delle strisce. Cioè con "scopa a frange" intendono proprio tutto. Non posso dare i collegamenti, perché alcuni di essi sono siti commerciali e da quel che ho capito sembrerebbe fare pubblicità.
1. Il "coso" rettangolare, piatto avvolto da un panno di cotone o di microfibra, viene chiamato "mop", "scopa mop" "scopa a frange", "scopa lineare" "radazza a frange" e naturalmente "swiffer" (con la minuscola ormai!) E il suo panno di ricambio viene da alcuni chiamato "strofinaccio".

Nella versione senza frange ma con spruzzo d'acqua, l'ho trovato descritto così: "Scopa a frange a spray, con serbatoio dell'acqua, spray, tergicristallo, spazzolone, lavapavimenti".
Un prodotto era descritto adirittura così: "Scopa pieghevole con frange di cotone in gomma" Eccolo qua, come vedete non c'è nemmeno l'ombra di una frangia.

2.Il "coso" piatto ma circolare e rotante viene chiamato "Scopa lavapavimenti rotante" ma dubito che la casalinga la chiami così: "Ehi, Pierino, portami la scopa lavapavimenti rotante, che devo pulire la cucina!" Mai di mai!
3. Il "coso" che somiglia più a una scopa, sia nella versione piatta come una radazza, sia nella sua versione circolare, viene chiamato "Lavapavimenti a Frange" o "scopa a frange", senza distinzione tra morbide "corde" di cotone e strisce di materiale sintetico assorbente.
Ho trovato anche un "secchio per scopa con frange", che ha il caratteristico cestello di strizzatura, quindi è previsto per una scopa a frange circolare.
Questa piccola ricerca mi ha fatto capire che c'è in giro molta confusione, e non tutti sono d'accordo su un termine unico. Strano, visto che si tratta di uno strumento tanto comune.
Re: Quale misterioso strumento utilizzo per lavare i pavimenti?
Inviato: mer, 27 mag 2020 22:24
di Tecumseh
M'inserisco al volo per testimoniare che redazza e radazza, colla seconda variante largamente preferita, sono universalmente noti e adoperati in Romagna per definire sia il mocio sia la scopa a frange. Lo scopettone (o spazzolone) invece resta strumento a sé e viene diatopicamente contratto in scopone.