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Inviato: lun, 09 lug 2012 17:57
di marcocurreli
Perché non cercando in rete?
Personalmente evito sempre di usare i nomi commerciali di programmi come nomi comuni, come anche l'uso di neologismi da questi derivati.
Inviato: lun, 09 lug 2012 18:30
di Souchou-sama
Marco1971 ha scritto:Perché non
gugolando?

Semplicemente, perché non c’è motivo di pronunciar una /o/. Il verbo
googlare si pronuncia /guˈglare/, cosí come la /ə/ di
Google (o meglio //ə//, giacché la
l è una [ɫ] «sillabica/intensa») tende a sparir del tutto in forme come
googler,
googling &c. Ma forse Lei è influenzato da certe epentesi toscane (
psicologo >
pissicologo, &c)?
marcocurreli ha scritto:Perché non cercando in rete?
Non posso che darLe ragione.

Inviato: lun, 09 lug 2012 19:09
di Marco1971
Guardate
qui.

Inviato: lun, 09 lug 2012 22:08
di Souchou-sama
Marco1971 ha scritto:Guardate
qui.

D’accordo: le due forme sono ugualmente diffuse. Per esempio, la locuzione
senza guglare dà 124 risultati;
senza gugolare, 118. Però, nessun dizionario in linea dà
gugolare… Anche perché la forma
googlare prevale su entrambe. Comunque, in francese abbiamo
googler/
gougler; in portoghese,
googlar/
guglar; in spagnolo,
googlear/
guglear.

Inviato: lun, 09 lug 2012 22:49
di Marco1971
E gugolare è comunque piú conforme alla genuina fonotassi italiana.
Inviato: lun, 09 lug 2012 23:36
di Souchou-sama
Marco1971 ha scritto:E gugolare è comunque piú conforme alla genuina fonotassi italiana.
Sí, però abbiamo anche parole comunissime come
giungla,
glabro,
glaciale,
gladiatore,
glassa,
glauco*,
sigla… Comunque, lo ammetto, resta un nesso consonantico parecchio raro in italiano. Ma non mi pare un motivo sufficiente per appesantir la parola al punto di farla diventar un quadrisillabo… (Dopotutto, non è stata proprio la “pesantezza” di certe parole a far sí che, per es., il lat.
–iculum diventasse, col tempo, l’italiano
–icchio? Se adottiamo
gugolare, non è che in futuro finiremo per dire un alquanto brutto
gugghiare?

Oppure, scherzi a parte, non finiremo comunque per ridurre
gugolare a
guglare? ché non solo ha una sillaba in meno, ma col diffondersi delle lingue germaniche il nesso /gl/ suonerà sempre meno «difforme»…)
* Ah, che bella parola! che bel colore! Atena glaucopide… 
Inviato: lun, 09 lug 2012 23:45
di Marco1971
Il nesso /-gl-/ nei suoi esempi è o iniziale o finale.
Guglare è anomalo per quanto riguarda la normale fonotassi. Vorrebbe ridurre
cigolare a
ciglare?

Inviato: lun, 09 lug 2012 23:50
di Brazilian dude
Comunque, in francese abbiamo googler/gougler; in portoghese, googlar/guglar; in spagnolo, googlear/guglear.
So che googlar, googlear si trova molto su Internet in pagine portoghesi e spagnole, ma
io non conosco nessuno che usi questo verbo, tranne mia moglie, ma lei non conta, perché è ceca. Inoltre, googlar/guglar/guglear/googlear non è attestato in alcun dizionario autorevole di portoghese/spagnolo.
Inviato: mar, 10 lug 2012 0:50
di Souchou-sama
Marco1971 ha scritto:Il nesso /-gl-/ nei suoi esempi è o iniziale o finale. Guglare è anomalo per quanto riguarda la normale fonotassi.
Però
io guglo,
tu gugli,
egli gugla &c sarebbero analoghi a parole come
giungla — che, guarda caso, pur derivando dall’hindi
jangal attraverso l’inglese
jungle, non è diventato *
giungola (nemmeno nel 1828)!

E non credo che, dovendo formar un verbo, diventerebbe
giungolare…
D’altro canto,
giugulare non è mai diventato *
giuglare.
Riassumendo: se s’afferma
gugolare, non è necessario che col tempo diventi
guglare; tuttavia, se s’affermasse
guglare fin da súbito, non sarebbe qualcosa di completamente nuovo o “sconvolgente”.
Ah, per posizioni di /-gl-/ né iniziali né finali abbiamo
aglaonema,
bangladese,
Bangladesh,
deglassare,
siglare,
siglario,
siglato…
Brazilian dude ha scritto:Inoltre, googlar/guglar/guglear/googlear non è attestato in alcun dizionario autorevole di portoghese/spagnolo.
In realtà, neanche
googlare/guglare/gugolare è ancora entrato nei dizionari italiani «autorevoli». Si stava solo osservando che, in ogni caso, codesti neologismi non inseriscono una vocale tra /g/ e /l/.
Inviato: mar, 10 lug 2012 0:53
di Peucezio
Infarinato ha scritto:Peucezio ha scritto:Consentitemi un appunto che riguarda la trascrizione.
No,
non glielo consentiamo.

Grazie della risposta e del collegamento. Ho letto gli interventi.
La sua è una posizione meditata, non si tratta evidentemente di errore o distrazione, come avevo creduto di primo acchito.
In tutta sincerità resto poco convinto della scelta, perché la logica dell'IPA è quella di avere un segno per ogni suono: se si accetta di utilizzarne due per un suono, o se ne accetta la natura duplice oppure è bene usare un unico segno, quale che sia. Chi ha stabilito l'uso di [ts] per l'affricata dentale, l'ha fatto certamente perché credeva nel fatto che si trattasse di due foni diversi, non certamente per un fatto di comodità tipografica, vista l'astrusità di altri segni di tale sistema di trascrizione, quindi reinterpretarla come un unico segno sdoppiato tipograficamente e come tale ripetibile [tsts] mi pare un po' una forzatura.
Ma parliamo pur sempre di convenzioni, quindi ogni scelta ha una sua legittimità. Personalmente sono un nostalgico della trascrizione ascoliano-merliana, quella dell'"Italia Dialettale" e della CDI, per intenderci, quindi nell'IPA mi muovo come un esule in un territorio cui si è ormai abituato, che ha per forza di cose accettato, ma che non è il suo.
Inviato: mar, 10 lug 2012 1:06
di Marco1971
Souchou-sama ha scritto:Ah, per posizioni di /-gl-/ né iniziali né finali abbiamo aglaonema, bangladese, Bangladesh, deglassare, siglare, siglario, siglato…
A parte
siglare e derivati, /-gl-/ negli altri esempi non è sotto accento.
A me pare convincente quanto scritto nel collegamento fornito prima (chiudendo un occhio sulla grafia):
Personalmente ho qualche perplessità sul fatto che possa essere utilizzato più “googlare” che “googolare”, sia perchè il primo richiede una fonetica più impegnativa (ed anche più difficile da capire per l’interlocutore) e sia perchè il motore di motore di ricerca, in Italia, è normalmente letto come “gugol” e non come “gugl”, dunque “googolare” è la forma più naturale del verbo.
Inviato: mar, 10 lug 2012 1:27
di Souchou-sama
Marco1971 ha scritto:Personalmente ho qualche perplessità sul fatto che possa essere utilizzato più “googlare” che “googolare”, sia perchè il primo richiede una fonetica più impegnativa (ed anche più difficile da capire per l’interlocutore) e sia perchè il motore di motore di ricerca, in Italia, è normalmente letto come “gugol” e non come “gugl”, dunque “googolare” è la forma più naturale del verbo.
Per quanto riguarda la pronuncia «piú impegnativa», m’arrendo, ché mi rendo conto di quanto possa esser soggettivo. Io, personalmente, faccio molta piú “fatica” (o meglio lo percepisco piú innaturale) a dire
gugolare con quattro sillabe che
guglare col gruppo /gl/; e proprio non mi piace un
gúgolalo! bisdrucciolo per il frequente
google it!.
Per quanto riguarda il secondo punto, è semplicemente ridicolo: nessuno dice */ˈgugl/!! Né in italiano,
né in inglese. La /ɫ/ è pur sempre sillabica. Quindi non c’è alcuna pronuncia «gugl» cui contrapporre «gúgol», e l’argomentazione perde di significato. L’unica argomentazione possibile è: «Ah, in
inglese le forme flesse e i derivati di
google tendono a perder la //ə//? Chi se ne frega: in
italiano le facciamo comunque derivare da /ˈgugol/, senza modificarne la pronuncia per “alleggerire” la parola».
Inviato: mar, 10 lug 2012 1:41
di Marco1971
Lei certo si rende ben conto di cosa volesse dire chi ha scritto quel commento sulla pronuncia italianizzata di
Google. A ogni modo, a questo punto, tutto diventa soggettivo se non ci fondiamo sulla reale fonotassi dell’italiano genuino, che lei ben conosce. Se le pare meglio
gúglalo, ho perso ogni speranza.

Inviato: mar, 10 lug 2012 2:07
di Souchou-sama
Marco1971 ha scritto:Lei certo si rende ben conto di cosa volesse dire chi ha scritto quel commento sulla pronuncia italianizzata di Google.
Io so solo che ha cercato di costruir una proporzione del tipo «se
gugl, allora
guglare; se
gugol, allora
gugolare» in cui però, sfortunatamente, il primo termine
non esiste.
Marco1971 ha scritto:A ogni modo, a questo punto, tutto diventa soggettivo se non ci fondiamo sulla reale fonotassi dell’italiano genuino, che lei ben conosce. Se le pare meglio
gúglalo, ho perso ogni speranza.

Non mi fraintenda; intendo solo ritagliarmi un angolino del tutto soggettivo in cui affermare che se posso evitar una parola bisdrucciola lo faccio ben volentieri, ché mi fa ribrezzo come se fosse l’ultima d’un endecasillabo. Dopotutto, Canepàri le definisce «decisamente rare» – e c’è un motivo se lo sono.
Inoltre, Le faccio notare che, nonostante il gruppo /gl/ sia poco «conforme alla reale fonotassi dell’italiano genuino», non lo è
cosí poco da generar delle pronunce alternative, com’è invece per
tutti gli altri gruppi consonantici che il Canepàri definisce «estranei» all’italiano genuino:
Amleto >
Ambleto;
dogma >
domma;
psicologo > /*s/
icologo,
pissicologo;
tecnico >
tennico; &c.

Inviato: mar, 10 lug 2012 2:18
di Marco1971
Ultima cosa: perché tronca
tutti gli infiniti? Percepisco e apprezzo l’eleganza in certi casi, ma noto che in lei è costante. Mera curiosità.
