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Grazie
Inviato: mer, 12 gen 2011 1:55
di .Silvia.
Grazie per le precisazioni. Prendo nota della forma antica macaroni...
(Mi permetto di puntualizzare che non dovrebbe comparire alcuno spazio prima del punto esclamativo)
Inviato: mer, 12 gen 2011 2:05
di Luca86
Scusate se m'intrometto. Ritornando al tema del filone, riporto ciò che dicono alcuni dizionari italiani:
flûte s.f. fr. (pl. flûtes); in it. s.m. inv. (o più freq. pl. orig.). (Sabatini-Coletti 2008 in linea)
flûte sost. fr. us[ato] in it. come sf. invar. (Gabrielli bivolume)
flûte s.f. inv. (Zingarelli 2004)
flûte s.f., fr. (pl. flûtes, in it. anche inv.). (Devoto-Oli 2007)
Tra i dizionari da me consultabili, solo il DISC 2008 in linea dà il maschile.
Grazie
Inviato: mer, 12 gen 2011 2:09
di .Silvia.
Grazie, Luca, per il dettagliato elenco

Inviato: mer, 12 gen 2011 2:11
di Marco1971
Non entriamo in dettagli tipografici, sennò la tengo qui fino all’alba.

Non mi dilungo nella spiegazione di quello spazio, dovuto al mio
Word, che non riconosce l’italiano.
Tornando invece alla sua tesi, secondo la quale l’italiano rispetta maggiormente la grafia delle parole straniere, vorrei invitarla a guardare quante occorrenze di
empasse per
impasse, solo per citarne una, si trovano in un quotidiano come
Il Corriere della Sera. E ne cito una di una gravità inimmaginabile, in un
dizionario, l’ultimo Garzanti, *
arrièr-goût per
arrière-goût. Veda poi le grafie dello
choc francese e dello
shock inglese, quante volte vengono incrociate (e non si parla di ristoranti, si parla della stampa). Serve altro?
Tesi contrastanti
Inviato: mer, 12 gen 2011 2:17
di .Silvia.
Temo che non sarebbe possibile sostenere l'una o l'altra tesi, ecco perché avevo premesso "a mio avviso". Si trattava soltanto di un'impressione personale. Invitata però a fornire degli esempi, non mi sono sottratta alla richiesta...
(Giustificazione accettata per punteggiatura e accento anomali

)
Inviato: mer, 12 gen 2011 2:31
di Marco1971
Una tesi è sostenibile soltanto con esempi reali, sennò cade nel vuoto (e la maggior parte della sua esemplificazione non compare nei lessici delle rispettive lingue, sono esempi di storpiature commesse da incólti).
Io le posso portare altri esempi dello stesso tipo: nell’ipercoop di Ravenna campeggiava a grandi lettere la dicitura
crakers per
crackers. A Cervia può ammirare un centro di bellezza chiamato
Healt and Beauty Center.
Per la punteggiatura, piuttosto che farmi un appunto irrilevante, dovrebbe controllare la sua.
Quanto all’«accento anomalo», vediamo quali fonti mi porta (se si riferisce al correttissimo
menú).
Inviato: mer, 12 gen 2011 2:36
di Ferdinand Bardamu
Quanto a ignoranza dell'ortografia francese (e, di conseguenza, al suo impiego inutile e, anzi, dannoso per nobilitare la propria prosa), molti giornalisti sono maestri. Ho visto certi d'amblai – per d'emblée – ripetuti con sprezzo del ridicolo e perseveranza invero lodevole.
Inviato: mer, 12 gen 2011 3:28
di .Silvia.
Marco1971 ha scritto:Per la punteggiatura, piuttosto che farmi un appunto irrilevante, dovrebbe controllare la sua.

Io ho semplicemente rilevato un errore e l'ho segnalato. Non intendevo pungolare la sensibilità altrui. Dopotutto, qui si tratta di temi linguistici. Quale posto migliore? Quanto all'allusione sopracitata, quali errori di punteggiatura ha rilevato nei miei messaggi?
Marco1971 ha scritto:Quanto all’«accento anomalo», vediamo quali fonti mi porta (se si riferisce al correttissimo menú).
(È proprio vero che l'italiano non è la matematica e la matematica non è un'opinione...)
Dunque, mi riferivo alla forma comunemente adottata ed entrata nella lingua italiana: menu (senza accento). Talvolta si trova la forma accentata "menù", ma non con l'accento acuto.
Premessa imprescindibile
Inviato: mer, 12 gen 2011 3:32
di .Silvia.
Naturalmente la premessa in parentesi del mio precedente messaggio significa che volendo, appellandosi a licenza poetica o quant'altro, si può scrivere anche menou.

Inviato: mer, 12 gen 2011 3:45
di Marco1971
.Silvia. ha scritto:Quanto all'allusione soprac[c]itata, quali errori di punteggiatura ha rilevato nei miei messaggi?
Questi, in cui manca il punto di chiusura (una faccina non è un segno d’interpunzione, a esser precisini, né deve mancare il punto all’interno d’una parentetica a sé stante).
.Silvia. ha scritto:Io preferisco di gran lunga il maschile, anche perché bicchiere, calice, flauto... sono tutti sostantivi maschili (giusto per aggiungere carne al fuoco

)
(Mi permetto di puntualizzare che non dovrebbe comparire alcuno spazio prima del punto esclamativo)
Grazie, Luca, per il dettagliato elenco

La parola
menu, scritta cosí, in italiano si legge /'mEnu/ o /'menu/ in pronunce regionali, ma sempre con l’accento sulla prima sillaba.
Inviato: mer, 12 gen 2011 4:54
di Freelancer
Marco1971 ha scritto:Non entriamo in dettagli tipografici, sennò la tengo qui fino all’alba.

Non mi dilungo nella spiegazione di quello spazio, dovuto al mio
Word, che non riconosce l’italiano.
Interessante. In quale lingua si deve inserire uno spazio prima del punto esclamativo?
Inviato: mer, 12 gen 2011 5:05
di Marco1971
In francese, e anche prima del punto interrogativo e i due punti e il punto e virgola, e le virgolette caporali. Questo nella prassi che Word fa automaticamente. Nella tipografia piú raffinata ci sono gli spazi fini.
Inviato: mer, 12 gen 2011 5:12
di Freelancer
Marco1971 ha scritto:... e anche dopo il punto interrogativo e i due punti e il punto e virgola, e le virgolette caporali.
?
Questo anche in italiano...
Ma lei scrive i suoi interventi prima in Word e poi li copia nella finestra?!
Inviato: mer, 12 gen 2011 5:16
di Marco1971
Va bene, ho corretto sopra, ho fatto una confusione. Ammetto l’errore.
Inviato: mer, 12 gen 2011 5:19
di Marco1971
Freelancer ha scritto:Ma lei scrive i suoi interventi prima in Word e poi li copia nella finestra?!
Sí, quasi sempre, a meno che sia una risposta laconica.