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Inviato: dom, 09 ott 2011 10:00
di edoram
Grazie anche a lei, gentile Luca, in effetti Garzanti lunguistica in rete non ammette altre forme possibili oltre a "soddisfarò" per il futuro.

In ogni caso la sua frase finale mi sembra che riassuma bene qualunque dubbio, la terrò come prezioso promemoria ;)

Inviato: gio, 07 mag 2015 10:34
di Ferdinand Bardamu
Il De Mauro, per l’imperativo di soddisfare, riporta due forme, quelle tradizionali (soddisfai/soddisfa’), basate sulla coniugazione di fare, e quella analogica, moderna (soddísfa).

Le forme tradizionali, in unione con un clitico, seguono il modello del verbo fare, perciò non si dirà né *soddisfàilo né *soddifàlo, ma soddisfallo. Non riesco però a trovare nessuna occorrenza di questi imperativi in Google Libri, soprattutto perché il sistema di riconoscimento caratteri è ancora piuttosto difettoso, e confonde ‹l› con ‹t›. Inoltre, quando soddisfallo compare correttamente nel testo dell’opera, è un indicativo presente con enclisi del pronome, non un imperativo.

Insomma: so che soddisfallo è la forma (tradizionalmente) corretta, ma non so provarlo con esempi. Qualcuno sa se esiste qualche occorrenza letteraria di questa forma?

Inviato: gio, 07 mag 2015 11:04
di Infarinato
Ferdinand Bardamu ha scritto:Insomma: so che soddisfallo è la forma (tradizionalmente) corretta, ma non so provarlo con esempi. Qualcuno sa se esiste qualche occorrenza letteraria di questa forma?
Non nella BIZ[a]… nemmeno per le varianti letterarie antiche sodisfare/satisfare.

D’altra parte la cosa non mi stupisce piú di tanto: l’imperativo di soddisfare non è proprio comunissimo. ;)

In ogni caso, il DOP riporta esplicitamente la forma tradizionale della 2ª persona dell’imperativo soddisfà, de quo:)

Inviato: gio, 07 mag 2015 11:33
di Ferdinand Bardamu
Immaginavo. Grazie. :)