Inviato: mar, 16 mag 2006 17:40
A me non pare eccessivo. Sui computieri francesi compaiono le scritte Ko, Mo e Go invece di Kb, Mb e Gb. E non sembra strano a nessuno...
Spazio di discussione sulla lingua italiana / Discussion board on the Italian language
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Ma poi dice che la variante volta (rispetto a volt) è di epoca fascista...Ora piú spesso volta, per rispetto all’italianità del nome.
Sta scherzando, vero? I nomi delle unità sono nomi propri, sono nomi di scienziati. A lei piacerebbe che le si storpiasse il cognome?Marco1971 ha scritto:Ormai è troppo tardi, ma si sarebbero potute adattare anche le unità di misura: mille erzi, àmperi o ampèri, vatti, volta (perché dovevamo storpiare anche il nome di Volta?), giuli, niútoni, culommi (:mrgreen:), faradèi, tòrri (da Torricelli!
), erghi, ecc.
Si poteva fare. Non s’è fatto.
Non tutti… E poi Volta non è stato forse «storpiato»? Cioè: va bene storpiare i «nostri», ma non i «loro»?Freelancer ha scritto:Sta scherzando, vero? I nomi delle unità sono nomi propri, sono nomi di scienziati. A lei piacerebbe che le si storpiasse il cognome?
In ogni caso, in ispagnolo volt si dice voltio (…e joule julio!Marco1971 ha scritto:…Siccome la parola volta non è incompatibile con le altre lingue (europee), non capisco perché è stata «codificata dal Congresso internazionale degli elettricisti (Parigi, 1881)». I francesi potevano dire /vol'ta/, i tedeschi /'fOlta/, gl’inglesi /'vQlt@/, tacendo di spagnoli e portoghesi, visto che la parola è perfettamente conforme alla loro fonotassi.
Caloria non è antiscientifico, è solo obsoleto: una caloria è una quantita` di energia perfettamente definita e corrisponde a circa 4.2 joule. La si continua a usare solo in ambito alimentare, per questioni di abitudini dure a morire, non tanto (almeno credo) per questioni linguistiche. Siamo abituati a misurare l'apporto calorico (appunto) dei cibi in calorie, e non ci schiodiamo da questo anche se la comunita` internazionale ha deciso che l'unita` di misura dell'energia e` il joule, esattamente come fino a qualche decennio fa si misurava la potenza delle lampadine in candele e quella delle automobili in cavalli (cosa che si continua a fare), e come gli anglosassoni faticano a misurare la propria altezza in metri e centimetri e continuano ad andare avanti a piedi e pollici. Non credo sia questione di lingua. Per lo stesso motivo continuiamo a parlare ad esempio di trasmissioni via etere, quando da oltre un secolo la fisica ha dimostrato che l'etere non esiste: di nuovo, non credo che siano questioni linguistiche, come ad esempio non penso sia linguistico il motivo per cui in dialetto mantovano le lire per quasi un secolo e mezzo, fino all'introduzione dell'euro, si sono chiamate franc (franchi) e, quando ancora c'erano, i centesimi fènac (pfennig).Federico ha scritto:è quello che succede del resto col quasi antiscientifico caloria contrapposto a joule...
Ergo, ergoIncarcato ha scritto: mentre, per le altre, sono favorevole all'adattamento (come per chilo, ad esempio).
Nell'ipotesi di Marco non si tratterebbe più di nomi, ma di parole nuove derivanti da nomi; sarebbero cioè un omaggio a coloro che hanno contribuito all'invenzione / applicazione di quelle scoperte.Freelancer ha scritto:Sta scherzando, vero? I nomi delle unità sono nomi propri, sono nomi di scienziati. A lei piacerebbe che le si storpiasse il cognome?Marco1971 ha scritto:Ormai è troppo tardi, ma si sarebbero potute adattare anche le unità di misura: mille erzi, àmperi o ampèri, vatti, volta (perché dovevamo storpiare anche il nome di Volta?), giuli, niútoni, culommi (:mrgreen:), faradèi, tòrri (da Torricelli!
), erghi, ecc.
Si poteva fare. Non s’è fatto.
C'era un "quasi". Quello che sapevo è che l'unità di misura "caloria" ha un peccato originale nella sua nascita in un periodo in cui si pensava al calore come fluido.Bue ha scritto:Caloria non è antiscientifico, è solo obsoleto: una caloria è una quantita` di energia perfettamente definita e corrisponde a circa 4.2 joule.
Vero. Quello che intendevo dire è che "caloria" è uscito dall'uso tecnico come unità di misura (lo stesso vale per etere), e qui è sottoposto a regole diverse. Si può sperare che noi impareremo a usare il joule, ma non che venga meno il significato comune di "caloria" per "energia" (nutrizionale): epsressioni come "diminuire le calorie", "un cibo con poche calorie", "ipocalorico", "iperacalorico" e compagnia bella non potranno mai essere spodestati.Bue ha scritto:La si continua a usare solo in ambito alimentare, per questioni di abitudini dure a morire, non tanto (almeno credo) per questioni linguistiche.
C’è anche da dire che nella scienza dell’alimentazione, e quindi nella lingua di tutt’i giorni, per caloria s’intende generalmente la chilocaloria…Federico ha scritto:C'era un "quasi". Quello che sapevo è che l'unità di misura "caloria" ha un peccato originale nella sua nascita in un periodo in cui si pensava al calore come fluido.Bue ha scritto:Caloria non è antiscientifico, è solo obsoleto: una caloria è una quantita` di energia perfettamente definita e corrisponde a circa 4.2 joule.