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Inviato: ven, 13 lug 2012 0:31
di F-Og
Forse si potrebbe ricorrere alla parola aedo, così da rimarcare ulteriormente le peculiarità proprie a questo fantomatico cantastorie.

Inviato: ven, 13 lug 2012 12:50
di Ozioso
Benvenuto, F-Og!

Devo dire che aedo non mi disgarba punto, forse però ha un'accezione eccessivamente positiva per la figura che dovrebbe designare. Cantastorie, al contrario, riesce a trasmettere un senso di ciarlataneria che ben si addice al personaggio, non trova?

Alla luce di queste considerazioni, comincio a covar l'idea di usare cantastorie assolutamente, senza attributo.

Inviato: ven, 13 lug 2012 13:32
di PersOnLine
Considerando che un cantastorie oggi è uno che ha la nomea del contaballe, io non vi aggiungerei altro (insinuante o surrettizio) a cantastorismo. Piuttosto, se non piace il calco, si può pensare a un qualcosa tipo novellazione (che richiama sia il racconto che la narrazione), fra l'altro con già tanti derivati: novellare, novellatore, ecc., tutte parole che potrebbero essere rispolverate.

Inviato: ven, 13 lug 2012 13:38
di Ozioso
A questo punto son convinto: per me è cantastorie e cantastorismo! :)

Inviato: ven, 13 lug 2012 21:53
di marcocurreli
Non ho mai sentito il termine cantastorie con quest'accezione negativa; l'ho sempre sentito riferito unicamente ai cantastorie del passato. Non son d'accordo sull'uso di questo termine, che a me dà un'idea di creatività.

Inviato: sab, 14 lug 2012 10:58
di Carnby
Uno storyteller è più un contastorie che non un cantastorie, no?

Inviato: sab, 14 lug 2012 13:22
di marcocurreli
Esatto; ma non ha un'accezione negativa, né commerciale. Abbiamo esempi di contastorie di altissimo valore artistico, come Paolo Rossi e Ascanio Celestini, per non parlare del premio Nobel Dario Fo.

Fra i termini proposti, preferisco di gran lunga racconto strategico.

Inviato: sab, 14 lug 2012 13:41
di Ozioso
Carnby ha scritto:Uno storyteller è più un contastorie che non un cantastorie, no?
Ha ragione: contastorie è ancora meglio.
marcocurreli ha scritto:Esatto; ma non ha un'accezione negativa, né commerciale. Abbiamo esempi di contastorie di altissimo valore artistico, come Paolo Rossi e Ascanio Celestini, per non parlare del premio Nobel Dario Fo.
Non voglio negare quello che dice, eppure:
Il grande italiano di Aldo Gabrielli ha scritto:Chi ha l'abitudine di raccontare storie non vere, bugie

Inviato: sab, 14 lug 2012 13:54
di Carnby
Ozioso ha scritto:Chi ha l'abitudine di raccontare storie non vere, bugie
Una definizione pressoché identica c'è sullo Zingarelli mentre il Devoto–Oli non ha neppure il lemma. In ogni caso uno che racconta bugie lo chiamerei, spontaneamente, contaballe più che contastorie.

Inviato: sab, 14 lug 2012 14:42
di PersOnLine
La ricerca dei traducenti devi concentrarsi su proposte ricevibili: uno che si definisce storytoller userebbe mai per sé contaballe o contastorie?

Inviato: sab, 14 lug 2012 19:42
di Ozioso
PersOnLine ha scritto:La ricerca dei traducenti devi concentrarsi su proposte ricevibili: uno che si definisce storyteller userebbe mai per sé contaballe o contastorie?
Condivido pienamente i suoi dubbi riguardo a contaballe, meno riguardo a contastorie, anche se forse ha ragione. Cantastorie, dunque?

In fondo, però, se si considera in senso etimologico, contastorie è esattamente storyteller, no?