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Inviato: sab, 08 gen 2005 22:41
di marcri
Ho seguito il consiglio di Ladim, e ho chiesto ai miei figli cosa pensassero dell'espressione "viaggiarsela".
La risposta ha stupito anche me. In sintesi, secondo loro il "la" di viaggiarsela" non sottintende proprio nulla, è solo un'estensione dell'uso del suffisso "-sela" nei verbi, a sottolineare molto fortemente che si tratta di qualcosa che riguarda sé stessi.
La mia proposta di confrontare la risposta con l'analisi fatta qualche giorno fa su "tirarsela", ha sortito una loro reazione stupita. Sempre secondo loro, si tratterebbe di estendere il significato del "la" anche a espressioni che nulla sottintendono, proprio come "viaggiarsela", perché "rendono bene l'idea allo stesso modo", senza dare peso al fatto che il "la" sottintenda o no qualcosa.
Lascio volentieri agli esperti l'onere di commentare, sperando di aver dato un ulteriore contributo alla discussione.
Inviato: gio, 22 set 2005 1:21
di cuci
Consiglio il
"Dizionario storico dei linguaggio giovanile - Scrostati, gaggio!" scritto da Renzo Ambrogio e Giovanni Casalegno per Utet (Torino, 2005).
Di piacevolissima lettura e vastissima varietà di termini giovanili un po' da tutta italia, con citazioni letterarie (quasi tutti testi di canzoni rap), etimologia ed esempî.
"Tirarsela", come già segnalata era inizialmente prerogativa femminile ed il "tirare" era inteso come "trarre a sé", che cosa si tragga a sé è facilmente intuibile. (sin. "menarsela")
A mio parere l'uso del "-sela" lo si potrebbe dedurre dall'espressione «Se la canta e se la suona», ossia la tal cosa la fa il soggetto per se stesso, è un modo per avvicinare il verbo al soggetto isolandolo, rendendolo molto personale.
Inviato: gio, 22 set 2005 10:58
di Incarcato
Cuci
dixit:
ossia la tal cosa la fa il soggetto per se stesso
Una specie di diatesi media?

Inviato: ven, 23 set 2005 16:00
di cuci
incarcato ha scritto:Cuci
dixit:
ossia la tal cosa la fa il soggetto per se stesso
Una specie di diatesi media?

Uhm... sì, si potrebbe dire anche così; con valore medio d'interesse, per la precisione.
Inviato: mar, 25 ott 2005 12:13
di cuci
Dal succitato "Dizionario Storico dei Linguaggi Giovanili"
Tirarsela: darsi molte arie, atteggiarsi;
registr. anche da Ferrero, Gerghi [Ernesto Ferrero, Dizionario storico dei gerghi italiani. Dal quattrocento a oggi, Milano, Mondadori, 1991], Banfi 1992, 120, 129 in area milanese e trentina [Emanuele banfi, "Conoscenza e uso di lessico giovanile a Milano e a Trento" in AA.VV., Il linguaggio giovanile degli anni Novanta. Regole, invenzioni, gioco, a cura di Emanuele Bandi e Alberto Sobrero, Roma-Bari, Laterza, 1992] e Marcato-Fusco, Parlare Giovane [Carlo Marcato - Fabiana Fusco, Parlare "giovane" in Friuli, Alessandria, Edizioni dell'Orso, 1994].
Poi vi sono le varie citazioni.
Inviato: sab, 21 feb 2015 20:40
di Zabob
Non so se stabilisco qualche
record riaprendo un filone dopo oltre nove anni...
Il fatto è che mi domando se l'espressione «tirare il pacco» (nel noto senso di "fare un bidone", ossia "annullare o non presentarsi a un appuntamento") si possa ricollegare a «tirarsela», considerando la probabile allusione sessuale eviscerata negl'interventi precedenti per quest'ultima e presente anche (
mutatis... mutandis!

) nel sost.
pacco.
Inviato: dom, 22 feb 2015 0:18
di PersOnLine
Secondo la
Treccani,
tirarsela avrebbe un sottinteso che riguarda la masturbazione, come
menarsela.
Inviato: dom, 22 feb 2015 1:34
di Zabob
PersOnLine ha scritto:Secondo la
Treccani,
tirarsela avrebbe un sottinteso che riguarda la masturbazione, come
menarsela.
Si evinceva anche dall'
intervento di cuci. Una ragazza che
se la tira sarebbe quindi vista, in origine, come una che preferisce "far da sé" piuttosto che cedere alle
avance di un pretendente.
Re: "Tirarsela"
Inviato: dom, 22 feb 2015 20:04
di Scilens
Max ha scritto:incarcato ha scritto:Cosa si tireranno mai costoro? Il suono non mi piace ma, non capendo, sospendo il giudizio.
“
Se la tira”, infine, era inizialmente un’espressione riferibile a una ragazza che si dà delle arie, che “tirandosela” (ossia “chiudendosela come se avesse una zip" - e non è il caso di spiegare cosa…) non si/la concede a nessuno.
Anch'io la sapevo così.
Inviato: lun, 23 feb 2015 8:29
di domna charola
Concordo e aggiungo anche un abbozzo di spiegazione per l'estensione del termine al maschile.
Ricordo che lo usavamo (lo usavano, per essere precisi, nel senso che non era uso femminile, bensì uso giovanile dei miei bei tempi...) in connessione con la definizione di "fighetta" applicata a quei maschi con mille fisime, sempre con qualcosa da ridire o a cui non sapevano adattarsi. Oppure accuratissimi e azzimati. Insomma, una specie di dispregiativo legato a un atteggiamento ritenuto poco mascolino; a volte era dettato da una sottintesa invidia, perché questa tipologia poteva anche riscuotere più successo del "vero duro".
Per logica conseguenza, se un vero maschio è uno "sborone" (qui ci sarebbero anche delle derivazioni dialettali del termine da esaminare), una "fighetta" ovviamente "se la tira" (la cosa di cui si è disquisito sinora).
Inviato: lun, 23 feb 2015 9:19
di Carnby
domna charola ha scritto:in connessione con la definizione di "fighetta" applicata a quei maschi con mille fisime, sempre con qualcosa da ridire o a cui non sapevano adattarsi. Oppure accuratissimi e azzimati.
Qui, per il «maschio curato» (ben vestito, di classe sociale superiore ecc.), perlopiù
pottaione (
pottino è più delicato).
domna charola ha scritto:Per logica conseguenza, se un vero maschio è uno "sborone" (qui ci sarebbero anche delle derivazioni dialettali del termine da esaminare)
Qui perlopiù
ca(
c)
one, come quelli che sgommano al semaforo con la macchina sportiva.

Inviato: lun, 23 feb 2015 20:00
di PersOnLine
Al maschile, ho sentito anche io dire che "è un fighetta", ma la parola mi sembra tradire una certa origine milanese.
Inviato: lun, 23 feb 2015 23:13
di Carnby
PersOnLine ha scritto:Al maschile, ho sentito anche io dire che "è
un fighetta", ma la parola mi sembra tradire una certa origine milanese.
Figa e
fighetta sono sostantivi non indigeni, ma che hanno conosciuto una certa fortuna anche qui: qualcuno di zona veniva chiamato, già qualche tempo fa,
il Figa (anzi
i' Figa).

Inviato: mar, 24 feb 2015 0:12
di Zabob
C'è anche infighettato (part. passato di infighettarsi).
Inviato: mar, 24 feb 2015 0:33
di Scilens
Sborone = in Toscana gradasso, smargiasso e gagarone.
Un'altra connotazione del 'tirarsela' è il cercare di farla sembrare stretta. Se fosse nota la volgarità di questa locuzione non sarebbe così usata.