Inviato: gio, 03 gen 2013 15:19
Quindi non —come sarebbe in italiano— [piˈtœˑi]?…Carnby ha scritto:Canepari mi ha suggerito la pronuncia [pi'tœi] per Pitëi, basandosi sulle fonosintesi di Pontremoli e Filattiera.
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Quindi non —come sarebbe in italiano— [piˈtœˑi]?…Carnby ha scritto:Canepari mi ha suggerito la pronuncia [pi'tœi] per Pitëi, basandosi sulle fonosintesi di Pontremoli e Filattiera.
Lo ha scritto in quel modo, senza semicrono.Souchou-sama ha scritto:[Quindi non —come sarebbe in italiano— [piˈtœˑi]?…
Una base PITT- potrebbe avere buone possibilità, anche perché foneticamente congruente con la forma dialettale. Per quanto riguarda Alinei, grande studioso sì, ma un tantinello integralista. La sua teoria in generale mi sembra valida, ma sicuramente non nella parte in cui pretende che gli attuali dialetti italiani (e romanzi in genere) derivino da italidi vari coevi del latino. Io, personalmente, sono propenso ad aderire alla cosiddetta teoria debole della continuità.caixine ha scritto:Un’altro contributo; lo metto per alcuni dati ivi contenuti anche se non ritengo sensati i concetti di preindoeuropeo e indoeuropeo adoperati dall’autore P.L. Roussett.
Approfitto dell’occasione per ringraziare u merlu rucà d’avermi fatto conoscere il glottologo Mario Alinei nominandomelo nella lunga discussione che avemmo sul forum della Crusca, studioso che per me è stato di grandissimo, insostituibile e impagabile aiuto.
Io la condivido, ma non sulle posizioni estremistiche e dogmatiche di Alinei.Marco1971 ha scritto:Sono anni ormai che sappiamo della sua posizione sulla teoria della continuità. Ne abbiamo preso atto. Non serve insistere se noi (dico noi a nome di molti utenti regolari) non la condividiamo.
Carnby ha scritto:Canepari mi ha suggerito la pronuncia [pi'tœi] per Pitëi, basandosi sulle fonosintesi di Pontremoli e Filattiera.
Comunque spezzino con /ʣʣ/è attestato anche in Toscana (non da me).ippogrifo ha scritto:segnalo a chi fosse interessato ad aspetti fonetici l’incongruenza della pronuncia - nell’italiano locale (della Spezia) - tra “spezzino” - z sonora – e Spezia - z sorda – . Siccome in dialetto spezzino si ha s sonora in ambo le voci - “spezin” e “Spèza” (a Genova - egualmente con s sonora rappresentata graficamente da “z”- “spezin” e “Spézza”) -, sembrerebbe proprio che sia il nome Spezia a non rendere fedelmente il toponimo locale. In dialetto, invece, i due vocaboli concordano e, quindi, il termine “spezzino” dell’italiano locale - pronunciato con con z sonora - dovrebbe essere forma corretta perché rispetta precisamente il toponimo e l’etnico locali. E’ esistita, infatti, una forma antica del toponimo -“Spedia”