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Inviato: mer, 26 lug 2006 19:09
di Marco1971
Ma nel nostro caso, alternativamente è suffragato da tutti i nostri grandi scrittori. Qui occorre farsene una ragione. ;)

Inviato: mer, 26 lug 2006 22:51
di Freelancer
Marco1971 ha scritto:Ma nel nostro caso, alternativamente è suffragato da tutti i nostri grandi scrittori. Qui occorre farsene una ragione. ;)
Non ho problemi ad accettare che alternativo possa essere adoperato anche nel significato in modo alterno quando il contesto disambigui in modo inequivocabile, come nell'esempio che ha dato l'avvio alla discussione.
Tuttavia, poiché alternativamente e alternato consentono di distinguere tra due significati ben diversi (il primo, la possibilità di scelta, il secondo, una configurazione a due aspetti simmetrici ed equivalenti), secondo me si renderà colpevole di uso poco sorvegliato chi userà la prima parola quando dovrebbe usare la seconda o viceversa, lasciando al lettore l'onere di intepretare, a meno che questo non sia proprio lo scopo di chi scrive.

Inviato: mer, 26 lug 2006 23:00
di Marco1971
Non si sta parlando di alternativo, sibbene di alternativamente e alternative forme. Infatti mai alternativo può significare, come lei scrive, in modo alterno.

Mi stupisco di quello che ha scritto, caro Roberto. A meno che lei sia il depositario della correttezza linguistica, fino a prova contraria detta correttezza viene dall’uso cólto, e quando tal uso ha avuto corso plurisecolare non vedo la necessità d’instaurare simili bizantine e arbitrarie distinzioni.

Inviato: mer, 26 lug 2006 23:25
di Freelancer
Marco1971 ha scritto:Non si sta parlando di alternativo, sibbene di alternativamente e alternative forme. Infatti mai alternativo può significare, come lei scrive, in modo alterno.

Mi stupisco di quello che ha scritto, caro Roberto. A meno che lei sia il depositario della correttezza linguistica, fino a prova contraria detta correttezza viene dall’uso cólto, e quando tal uso ha avuto corso plurisecolare non vedo la necessità d’instaurare simili bizantine e arbitrarie distinzioni.
Infatti vorrei evitare di impelagarmi in bizantinismi. Intendevo scrivere in modo alternato, mi scusi. Mi è sembrato che anche altri intervenuti sull'argomento sentino alternativo come implicante una scelta, o mi sbaglio?

Inviato: mer, 26 lug 2006 23:27
di Marco1971
Altri due esempi novecenteschi:
La scommessa si dimostrò perniciosa. Non ero piú alternativamente padrone ma soltanto schiavo e di quell’Olivi che non amavo! (Svevo, La coscienza di Zeno)

A partire dai duemila metri di quota, feci alternativamente l’osservazione oftalmica e la fumata per tenere il gruppo riunito dietro la mia fiamma blu. (D’Annunzio, Notturno).
Si può rimproverar qualcosina a Svevo (gli eccessi di di in costrutti come È bello di andare, ecc.); ma non credo proprio che D’Annunzio scrivesse un italiano sciatto...

Se poi ad alcuni parlanti suona strano, è un conto; ma non si può far repulisti della storia con un colpo di spugna sol per questo.

Inviato: mer, 26 lug 2006 23:49
di Marco1971
Freelancer ha scritto:Intendevo scrivere in modo alternato, mi scusi. Mi è sembrato che anche altri intervenuti sull'argomento sentino alternativo come implicante una scelta, o mi sbaglio?
La mia critica si riferiva al suo definire in modo avverbiale un aggettivo.

A ogni modo, alternativamente, per tutti i dizionari monovolume, ha solo il significato doviziosamente illustrato sopra. Nel Battaglia c’è quest’altro:
2. Dir. Secondo il principio dell’obbligazione alternativa.
Codice civile, 1287: Quando il debitore, condannato alternativamente a due prestazioni, non ne esegue alcuna..., la scelta spetta al creditore.

Inviato: gio, 27 lug 2006 0:05
di Freelancer
Marco1971 ha scritto:A ogni modo, alternativamente, per tutti i dizionari monovolume, ha solo il significato doviziosamente illustrato sopra. Nel Battaglia c’è quest’altro:
2. Dir. Secondo il principio dell’obbligazione alternativa.
Codice civile, 1287: Quando il debitore, condannato alternativamente a due prestazioni, non ne esegue alcuna..., la scelta spetta al creditore.
Lei quando afferra qualcuno non lo molla più, vero? Lo stesso Serianni, nella sua Grammatica italiana, ogni volta riporta al massimo due esempi per fare il punto.

Inviato: gio, 27 lug 2006 0:08
di Federico
Freelancer ha scritto:si renderà colpevole di uso poco sorvegliato chi userà la prima parola quando dovrebbe usare la seconda o viceversa, lasciando al lettore l'onere di intepretare, a meno che questo non sia proprio lo scopo di chi scrive.
Questa è l'unica critica possibile, derivante dall'evoluzione del significato e dell'uso di alterno; ma non mi pare che alternativo usato nel suo semplice significato originario lungamente applicato possa davvero provocare dubbi: tuttalpiú potrà sembrare poco opportuno a chi è troppo abituato agli usi recenti per calarsi nei panni di chi sfrutta ancora i vecchi; ma questa è cosa comune, che accade per tante, tantissime delle nostre parole dalla lunga storia.
Non credo che si potrebbe accusare di uso poco sorvegliato chi usasse però nel senso di perciò: si potrebbe semmai ritenere che pecchi di affettazione, specie se il contesto del suo registro linguistico generale non inclina a suggerire usi arcaicizzanti.

Inviato: gio, 27 lug 2006 0:16
di Marco1971
Freelancer ha scritto:Lei quando afferra qualcuno non lo molla più, vero? Lo stesso Serianni, nella sua Grammatica italiana, ogni volta riporta al massimo due esempi per fare il punto.
Mi scusi. Non intendevo infastidirla, ma solo appoggiare, anche musicalmente, le cose dette con esempi autorevoli. E in questa sede si può anche abbondare. ;)

Inviato: gio, 27 lug 2006 0:19
di Federico
Marco1971 ha scritto:
Freelancer ha scritto:Lei quando afferra qualcuno non lo molla più, vero? Lo stesso Serianni, nella sua Grammatica italiana, ogni volta riporta al massimo due esempi per fare il punto.
Mi scusi. Non intendevo infastidirla, ma solo appoggiare, anche musicalmente, le cose dette con esempi autorevoli. E in questa sede si può anche abbondare. ;)
Be', ma comunque si vuole forse delegittimare l'uso del suffisso -mente? Ovviamente no, ma allora come si può dire che l'avverbio vuol dire solo quello se nel frattempo l'uso dell'aggettivo da cui deriva è cambiato? Non si può impedire o negare che si influenzino a vicenda.
Neanche gettare via il passato, dice lei: naturalmente, ma è inutile sommare a un errore l'errore opposto, anche solo per abbondare.

Inviato: gio, 27 lug 2006 0:33
di Marco1971
L’aggettivo alternativo significa primieramente, se non erro, «Che si alterna, alternante; alternato». ;)

Non illustro per non tediare.

Inviato: gio, 27 lug 2006 0:36
di Federico
Naturale: per questo non ripudio nessuna delle due (serie di) accezioni, né nell'aggettivo né nell'avverbio.

Inviato: gio, 27 lug 2006 8:48
di Bue
Federico ha scritto:
Bue ha scritto:Oggi significa un'altra cosa, punto.
Mi sembra esagerato: direi piuttosto che si sono stratificati altri significati e usi che le conferiscono una certa sfumatura per la quale appare meno naturale e opportuna in certi casi come può essere la corrente alternativa.
La frase era riferita a pellegrino.

Inviato: gio, 27 lug 2006 15:47
di Federico
Bue ha scritto:La frase era riferita a pellegrino.
Però prima c'era un come se.
È appunto il paragone fra pellegrino e alternativamente che è esagerato; senza contare che di per sé nemmeno l'uso (letterario, certo) di pellegrino nel senso di peregrino è da biasimare.

Inviato: gio, 27 lug 2006 15:53
di Marco1971
Infatti pellegrino è letterario, non obsoleto, e lo usa anche Carducci.