Inviato: dom, 01 set 2013 17:11
Uhm, non basterebbe sostituire «1 following» con «1 [utente] seguíto» e «71.686 follower» con «71.686 [utenti] lo/la/ti seguono»? 

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In questo caso sì.Souchou-sama ha scritto:Uhm, non basterebbe sostituire «1 following» con «1 [utente] seguíto» e «71.686 follower» con «71.686 [utenti] lo/la/ti seguono»?
Scritto l’intervento precedente, mi sono accorto che il mio discorso cadeva nell’altra trappola, quella del «non c’è altra scelta»: sostituire following e follower con traducenti naturali non è impresa impossibile. Ma contavo sulla Sua risposta, che mi soddisfà.Souchou-sama ha scritto:Uhm, non basterebbe sostituire «1 following» con «1 [utente] seguíto» e «71.686 follower» con «71.686 [utenti] lo/la/ti seguono»?
In realtà, come abbiam detto su, è un problema di semplicissima soluzione: se Tizio è follower di Caio, Tizio segue Caio (magari si potrà precisare: su Twitter).valerio_vanni ha scritto:In questo caso sì.
Il problema si pone più quando qualcuno afferma di essere follower di tizio.
Mi trovo d'accordo col discorso in generale, ma non mi sembra che "seguitore" rientri tra i casi improponibili.Souchou-sama ha scritto:Troppo spesso, qui, abbiamo agito in questo modo; senza renderci conto, cioè, che se un traducente è davvero difficile da trovare allora probabilmente si sta percorrendo la strada sbagliata, perché un traducente «improbabile» è, per definizione, un traducente che non emerge spontaneamente dalla coscienza linguistica del parlante medio — in altre parole, è un traducente che non userà mai nessuno.
Abbiamo parlato di queste cose tante volte, ma vedo che valerio_vanni ci segue da appena un anno, e repetita iuvant, quindi mi permetto qualche ulteriore considerazione in merito sperando di non annoiare chi ha già sentito parte questi argomenti.valerio_vanni ha scritto:Mi trovo d'accordo col discorso in generale, ma non mi sembra che "seguitore" rientri tra i casi improponibili.Souchou-sama ha scritto:Troppo spesso, qui, abbiamo agito in questo modo; senza renderci conto, cioè, che se un traducente è davvero difficile da trovare allora probabilmente si sta percorrendo la strada sbagliata, perché un traducente «improbabile» è, per definizione, un traducente che non emerge spontaneamente dalla coscienza linguistica del parlante medio — in altre parole, è un traducente che non userà mai nessuno.
Nel rigraziarla per la Sua considerazione, davvero molto interessante, Le chiederei il riferimento bibliografico di quest’articolo.Freelancer ha scritto:Secondo me giova qui richiamare quanto Bruno Migliorini ci ha detto in merito nell'articolo Viveur = vitaiolo?…