Inviato: gio, 09 ott 2008 15:20
Che, probabilmente, c'è sotto qualcosa di losco. 

Spazio di discussione sulla lingua italiana / Discussion board on the Italian language
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Io, già ai tempi del vecchio foro della Crusca, ho sempre caldeggiato la forma invariata al plurale. Gli euri per me evocano gli scirocchi.CarloB ha scritto:Allora vi accontenterete anche di 500.000 euro in contanti.
L'autore ha appunto dimostrato che euro può intendersi come accorciamento di eurovaluta, proprio come bici da bicicletta, per via della facilità con cui è usato come prefisso (come disse Sabatini, se non erro).i sostenitori di “euro” basano le loro argomentazioni su un presupposto errato, e cioè che “euro” sia uno scorciamento di “Europa” [...] euro non significa Europa [...] ed Europa non è una parola composta. “Euro” deriva da [...] “Euro-currency” (cioè “eurovaluta”)
Riapro la discussione non perché ci sia qualcosa di nuovo da aggiungere (dopo quattordici anni, e dopo la messe d’ottimi interventi in questo filone, è difficile), ma perché vedo che permane la convinzione che euro sia l’abbreviazione di qualcosa. Infarinato ha già dimostrato, eccellentemente come sempre, che non può essere cosí; oggi però la Crusca, sul Prosopologo, ha riproposto la risposta di Nencioni alla domanda di un lettore sul plurale di euro. Occorre dire, con buona pace della buon’anima del linguista fiorentino, che euro non è l’abbreviazione di europeo, bensí un prefissoide che si è reso grammaticalmente autonomo. Ma bisogna precisare che non è nemmeno la forma accorciata di un’altra parola, perché «non avrebbe nemmeno senso: e.g., *‹L’ho pagato 10 euromonete›» (Infarinato). (Non parliamo poi di *«L’ho pagato 10 eurovalute»!) Dopo quattordici anni, teniamoci euro al plurale, cosí come abbiamo accettato l’invariabilità di video: nessuno si sognerebbe di dire *videi, se non per scherzo.Federico ha scritto:L'autore ha appunto dimostrato che euro può intendersi come accorciamento di eurovaluta, proprio come bici da bicicletta, per via della facilità con cui è usato come prefisso (come disse Sabatini, se non erro).