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Inviato: ven, 08 ago 2014 12:17
di Ferdinand Bardamu
Marco è un amico, e non avrebbe bisogno di difese d’ufficio, ma
piú sotto, nel medesimo filone, dice: «Sí, la scelta è libera, ma
il buon senso suggerisce di evitare queste doppie i (atone; ovviamente se una è tonica è obbligatorio scriverla, come in
invíi e sim.),
affidando al contesto la rarissima necessità di disambiguare».
Inviato: ven, 08 ago 2014 13:01
di Scilens
E io son completamente daccordo.
Caro Ferdinand, periodicamente ci succede la stranezza di sostenere la stessa posizione in modi diversi. Chissà che pensa chi ci legge.
Inviato: ven, 08 ago 2014 15:24
di PersOnLine
L'accento circonflesso è molto più elegante delle doppia i, come usa anche il Treccani.
Inviato: ven, 08 ago 2014 17:15
di Infarinato
PersOnLine ha scritto:L'accento circonflesso è molto più elegante delle doppia
i, come usa anche il Treccani.
Beh, mi sembra che l’«eleganza», caro PersOnLine, sia un criterio un po’ —come dire?—
soggettivo…
Sull’opportunità del ricorso al circonflesso ammonivano già molti anni addietro il
Camilli e il
Gabrielli.
Quanto all’
esatte modalità del suo [
eventuale e
oggigiorno non raccomandabile] impiego (come di quello della doppia
i),
bisogna poi
esercitare una certa cautela, come ricordato
qui e
qui.
Infine vorrei porre l’accento s’un fatto non proprio trascurabile riguardo all’uso della doppia
i: essa suggerisce infatti una
pronuncia latineggiante che non è mai
stata realmente
in uso: questo fatto solo dovrebbe bastare a sconsigliarne l’impiego.