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Inviato: mar, 07 apr 2015 8:30
di domna charola
Ferdinand Bardamu ha scritto:In piú, come ci si regola col saluto legato alle parti del giorno? Di solito, se credo che il destinatario mi leggerà nel giro di pochi minuti, uso la parte del giorno in corso nel momento in cui scrivo; se invio il messaggio di notte, in ispecie se è un messaggio di lavoro, di solito adopero
Buongiorno, perché presumo che il ricevente mi leggerà l’indomani mattina.
Io seguo la regola "astronomica" (che non è detto coincida con la buona lingua... però ha un fondamento scientifico): il giorno, rotazione grossomodo completa del pianeta sul suo asse, è composto da dì e notte.
Quindi, nel dubbio, sino alla chiusura degli uffici, almeno uno scampolo di "giorno" c'è ancora... poi si passa al giorno successivo.
"Buondì", anche se ineccepibile prima del mezzogiorno, mi ricorda troppo un insulso panettoncino spugnoso che imperversava nelle nostre merende da bambini...

Inviato: mar, 07 apr 2015 19:45
di Carnby
Meno male.
domna charola ha scritto:"Buondì", anche se ineccepibile prima del mezzogiorno, mi ricorda troppo un insulso panettoncino spugnoso che imperversava nelle nostre merende da bambini...
Non era così cattivo inzuppato nel latte.

Inviato: mer, 08 apr 2015 9:57
di domna charola
Mancava di cioccolata...

Inviato: sab, 16 mag 2015 15:42
di fiorentino90
Ferdinand Bardamu ha scritto:Io in genere distinguo tra due gradi di formalità. Uso
Gentile + nome e cognome per la corrispondenza molto formale;
Buongiorno o
Buonasera +
signor o
signora + cognome per tutte le altre situazioni.
Ho notato che la maggior parte delle persone si comporta come lei. Se potessi dettare delle regole, direi (dalla piú formale alla meno formale):
Bruno Migliorini, Gentile Bruno o
Buongiorno/Buonasera Bruno, Bruno. Tanto nel corpo della lettera s'usa la forma di cortesia e uno stile abbastanza formale (o comunque non colloquiale).
Re: «Gentile» ed «egregio»
Inviato: mar, 24 set 2024 14:48
di ✺✺✺ (cancellato)
C'è chi ha voluto immaginare una motivazione cavalleresca alla differenziazione:
Gentile deriva da
gens ovvero stirpe (buona stirpe

ma il suo significato si è poi esteso e ha acquisito numerose sfumature. Esiste anche l'espressione
gentil sesso per indicare il genere femminile, e
probabilmente questo è il motivo per cui, nei tempi passati, si usava nelle intestazioni gentile al femminile ed -egregio- al maschile.
Egregio, di derivazione latina, significa che esce dal gregge e quindi si distingue per doti particolari. Secondo me è termine un po' fuori moda e che raramente vedo diretto a una donna, se non in termini canzonatori.
Tratto da
http://forum.corriere.it/bon_ton/27-10- ... 44664.html
Questa percezione canzonatoria di
egregia mi pare un po’ sessista o
patriarcale, per usare termini cari a qualcuno. Di sicuro
egregio è molto meno usato di
gentile, oggigiorno, e
gentile è accomunante tra maschile e femminile, quindi ben accetto anche da chi vorrebbe una parificazione incondizionata tra i generi grammaticali e non, quindi non vedo ragioni per non usarlo indistintamente, per una volta che un approccio ideologico non calpesta la realtà.