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Inviato: dom, 12 lug 2015 1:39
di PersOnLine
In emiliano, la mia mamma/il mio papà lo dicono quasi solo i bambini, in genere si dice mia mamma/mio papà anche se sentirli dire da un adulto fa un po' specie, all'infuori di un contesto famigliare.

Inviato: lun, 13 lug 2015 15:41
di Ivan92
Ferdinand Bardamu ha scritto:Interessante. Lei, se non ricordo male, si trova suppergiú sopra la linea La Spezia-Ancona.
Ma non è La Spezia-Rimini (o Massa-Senigallia)?

Da noi papà non esiste e si dice babbo, ma l'articolo scombina un po' tutto: il mio babbo, la mia mamma sono innaturali, cosí come mio babbo e mia mamma. Allora ricorriamo alle forme mi' padre e mi' madre. Nonno e nonna rigorosamente senza articolo (mi' nonno, mi' nonna). Figlio è fijo (/'fijjo/), ma se preceduto dall'aggettivo diventa fío, e dunque mi' fío. Figliolo, invece, coll'articolo: el mi' fiòlo o el fiòlo mia (/'fjɔlo/). Infine, da noi si usa ragazza coll'aggettivo possessivo posposto: questa è la ragazza mia, viene cólla ragazza sua, ecc.

Inviato: lun, 13 lug 2015 15:45
di Ferdinand Bardamu
Ivan92 ha scritto:
Ferdinand Bardamu ha scritto:Interessante. Lei, se non ricordo male, si trova suppergiú sopra la linea La Spezia-Ancona.
Ma non è La Spezia-Rimini (o Massa-Senigallia)?
Naturalmente, ha ragione. Chiedo scusa della svista.

Inviato: lun, 13 lug 2015 15:49
di Ivan92
Si figuri. :)

Inviato: lun, 13 lug 2015 16:53
di valerio_vanni
Ivan92 ha scritto:Ma non è La Spezia-Rimini (o Massa-Senigallia)?
Qui da me, la linea è la stessa ;-)
Ivan92 ha scritto:Da noi papà non esiste e si dice babbo, ma l'articolo scombina un po' tutto: il mio babbo, la mia mamma sono innaturali, cosí come mio babbo e mia mamma. Allora ricorriamo alle forme mi' padre e mi' madre.
C'è una cosa che non capisco: "babbo" esiste ma passate a "padre" con i possessivi?
"Il babbo di tizio" (e non "il padre" o "il papà"), ma "suo padre"?

Da me c'è solo "babbo": "papà" non esiste, e "padre" è di registro troppo alto.

Inviato: lun, 13 lug 2015 18:18
di Carnby
valerio_vanni ha scritto:C'è una cosa che non capisco: "babbo" esiste ma passate a "padre" con i possessivi?
"Il babbo di tizio" (e non "il padre" o "il papà"), ma "suo padre"?

Da me c'è solo "babbo": "papà" non esiste, e "padre" è di registro troppo alto.
Legga qui.

Inviato: lun, 13 lug 2015 21:02
di Ivan92
Sì, caro Valerio, ed è strano anche per me. :D In verità, come ho già scritto, è la presenza o no dell'articolo che seleziona automaticamente uno dei due termini. Mi spiego meglio: noi diciamo babbo è un bravo uomo, babbo m'ha dato qualche soldo, babbo è andato via, ecc. Invece, colla comparsa dell'articolo, padre subentra al posto di babbo. Dunque, anche una frase alla stregua di il babbo di Tizio è pressoché inesistente dalle mie parti. Sentirà quasi sempre dire il padre di Tizio. Per ciò che concerne i possessivi, l'unica eccezione è quella che riguarda la posposizione dell'aggettivo di seconda persona singolare al nome: bàbbeto e màmmeta, cioè il tuo babbo e la tua mamma.

Inviato: lun, 13 lug 2015 22:10
di valerio_vanni
Carnby ha scritto:Legga qui.
Ho visto, ma non spiega la situazione particolare raccontata da Ivan.
Lì si dice che il termine (col possessivo) seleziona la presenza dell'articolo.
Da Ivan, invece, il possessivo seleziona il termine.

Per me "padre" o "babbo" appartengono a registri differenti; "papà", pur essendomi estraneo, lo colloco nello stesso registro di "babbo".
Per Ivan invece mi pare che questa differenza non ci sia.

Parlando di differenze regionali, ne aggiungo una che ho notato tra qui e la Romagna: tra familiari, qui, c'è sempre il grado zero ("Vado con babbo" "L'ho detto a mamma" etc); in Romagna, invece, mi è capitato di sentire tra fratelli "Sono col babbo" "È venuta la mamma" etc.

Inviato: mar, 14 lug 2015 15:18
di Ivan92
Piú che il possessivo, è proprio l'articolo a selezionare il termine.

Esatto, proprio cosí: padre fa parte d'un registro linguistico quotidiano, e l'uso del termine in questione in un parlato trasandato non rende affettato il discorso.

Anche qui si dice vado con babbo (vo sa bbabbo), e prevale quasi sempre il grado zero.

Inviato: lun, 20 lug 2015 15:14
di Sixie
Ivan92 ha scritto:Anche qui si dice vado con babbo (vo sa bbabbo), e prevale quasi sempre il grado zero.
A cosa corrisponde quel sa? Lo chiedo perché ho visto sopra che ha riportato un bàbbeto e màmmeta, con posposizione dell'aggettivo possessivo.
Noi, in Veneto, facciamo il contrario : le forme atone vengono poste prima del nome a cui si riferiscono come in to pàre e to màre, le forme toniche dopo il nome, come in el papà too e la mama toa.

Mia morosa, tornando al titolo del filone, potrebbe dirlo un veneziano ( di città o di terraferma ) e non si capirebbe se lo dice in italiano o in dialetto, ché il modello veneziano prevede in posizione atona anche mio/mia : mio pàre/mia mare.

Inviato: lun, 20 lug 2015 15:32
di valerio_vanni
Sixie ha scritto:A cosa corrisponde quel sa?
A con.

Inviato: lun, 20 lug 2015 19:58
di Ivan92
valerio_vanni ha scritto: A con.
Precisamente. :D