Pagina 2 di 2

Inviato: mar, 05 gen 2016 12:23
di Ivan92
Ancora qualche dubbio che mi frulla in testa: è corretto dire essere immobile o stare immobile? In questo caso l'uso di stare non istona piú di tanto, ma, essendo l'influenza del mio vernacolo sempre in agguato, potrei prendere una topica. In particolare, mi chiedo se non ci si trovi di fronte al caso della positura.

Inviato: mer, 06 gen 2016 18:24
di marcocurreli
In questo caso stare equivale a rimanere. Essere immobile e rimanerci per un certo tempo. (A mio parere.)

Inviato: mer, 06 gen 2016 20:33
di Ivan92
La ringrazio del contributo. Anch'io la penso come lei, però non mi sembra rientri nei casi sopraccitati. :roll:

Inviato: mer, 06 gen 2016 22:43
di Carnby
Non è equivalente a stare fermi?

Inviato: gio, 07 gen 2016 23:58
di Ivan92
Credo di sì, caro Carnby. Ormai il timore d'usare stare in maniera impropria s'è impossessato di me, e finisco per correggermi anche quando non dovrei. Anch'io credo che sia un uso legittimo, ma, non rientrando nei casi sopraccitati (positura, condizioni di salute, ecc.), m'è venuto il dubbio.

Inviato: gio, 21 gen 2016 21:17
di Ivan92
Riporto un passaggio di Giuliano Baioni tratto dal Prussiano e Melusine, saggio introduttivo ai Romanzi di Theodor Fontane. A pagina 75 leggiamo:
Giuliano Baioni ha scritto:Il suo palazzo, ormai cadente così com'è decrepita chi lo abita, sta in una piazza dove Holk vede soltanto foglie d'autunno spazzate dal vento.
Ora, stando a quello che scrisse il nostro Infarinato, quest'uso di stare è improprio. E non avrei avuto alcun dubbio se Giuliano Baioni non fosse stato di Voltana di Lugo. Trovo strano che un parlante settentrionale confonda i due verbi. Cosa ne pensate? Che sia un ipercorrettismo? O forse una scelta stilistica?